[Estratto dei documenti sulle conversazioni emerse tra il direttore
dell’AIFA Magrini e il capogabinetto del ministro Speranza, Zaccardi; da “La
Verità” di oggi 21/03/2023]
22 novembre 2020. Magrini riceve alcuni dettagli sulla negoziazione dei
contratti con le case farmaceutiche e scrive a Zaccardi (presso Speranza):
«Caro Ministro ricevo questo da un giornalista. Lo ritengo molto serio e
anche grave. Non credo di poter essere tenuto all’oscuro di queste cose». «Il
protocollo Pfizer recita: “I dati saranno messi a disposizione [dei ricercatori
che li chiederanno] 24 mesi dopo la conclusione dello studio” a certe
condizioni: 1) tra i ricercatori ci deve essere uno statistico 2) i dati non
potranno essere usati in tribunale. Secondo i documenti di registrazione, il
completamento del trial è previsto per l’11 dicembre 2022. Quindi, i dati
grezzi saranno disponibili a partire dall’11dicembre 2024. Probabilmente il
vaccino sarà già stato somministrato a miliardi di persone».
Dialogo successivo:
Magrini:
“Ritieni sia normale che i contratti che abbiamo firmato per farmaci e
vaccini nessuno li abbia letti? O tu li hai letti?”
Zaccardi:
“No il ministro ha voluto fare da solo. Mandami in sintesi le condizioni
ordinarie di questa tipologia di contratti.
Magrini:
“Grazie, capisco meglio ora. No non vi sono tipologie tipo contratti ma
manco sto capestro che sembra scritto come una presa in giro per analfabeti con
l’anello al naso. . . E sapere chi se ne occupa e come sarebbe il minimo tra di
noi del gabinetto ristretto.
(…)
Zaccardi: “Domani alle 12 da me con Ruocco.”
Magrini:
“Incontro di oggi assai problematico e soprattutto inconclusivo.”
Zaccardi:
“Non è vero, ora sei dentro il nucleo decisionale come è giusto che sia.”
Magrini:
“Non si capisce che ci faccia Ricciardi, coi gravi conflitti di interesse
che ha. La situazione mi preoccupa ed è seria.”
Zaccardi: “Anche questo è tema del ministro e non di altri. Non trascurare che
la trattativa Ue ci mette abbastanza al riparo.”
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COMMENTO
Tralasciamo quella che sarebbe un'impietosa comparazione con quanto veniva
negato e censurato mediaticamente in simultanea (e anche mesi dopo) e che
ripercorreva esattamente quanto riportato (mancanza di evidenze scientifiche,
carattere sperimentale dell’operazione, totale opacità contrattuale, ecc.)
Il punto che voglio sottolineare è solo uno, perché è lo stesso che è riemerso
più volte in questi giorni, ad esempio nell’intervista a Sileri, ovvero la
funzione cruciale dell’omertà e della copertura reciproca di questi
“responsabili”, con la specifica funzione di “mettersi al riparo”.
Credo che solo se si comprende questo meccanismo fondamentale sia possibile
avviare un processo di risanamento.
Per tutti questi personaggi le parole pubblicamente espresse non hanno niente a
che vedere con ciò che ritengono essere la verità.
Essi dicono ciò che ritengono di dire con la sola fondamentale funzione di
proteggere sé stessi e i propri interessi. E questo risultato si ottiene in due
modi:
1) facendo corpo comune contro ogni critica e 2) subordinandosi ad una catena
di comando ritenuta adeguatamente potente.
Così il ministero e il CTS si arroccano sulle stesse posizioni, pur sapendole
prive di fondamento, e si trincerano dietro la catena di comando UE, che a sua
volta viene gestita privatisticamente da Ursula von der Leyen, con contratti
secretati, email cancellate, su dirette indicazioni di multinazionali americane
che collaborano con la Difesa USA. La trincea è chiusa, la catena di comando
solida, la verità crocifissa; bene così.
Ecco, questo scolo a cielo aperto è ciò che è stato fatto passare per “fede
nella scienza” e “lotta alla disinformazione”.
Finché non si farà pubblica ammenda per tutto questo e non si metteranno in
campo riforme legali che rendano impossibile il ripetersi di tutto ciò, le
istituzioni italiane ed europee avranno la credibilità di una televendita di
bigiotteria.
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