giovedì 2 marzo 2023

Sempre per la liberazione di Julian Assange


il 7 marzo un incontro a Bologna e il 19 marzo si ricorderà il 20° anniversario dell’invasione statunitense dell’Iraq

La giornalista e parlamentare europea Sabrina Pignedoli organizza a Bologna, il prossimo 7 marzo 2023 alle ore 20, presso la Sala Borsa, Auditorium Enzo Biagi, piazza Nettuno, 3. L’incontro si intitola “Julian Assange: rivelare crimini non è un crimine” e vedrà la partecipazione della moglie del fondatore di WikiLeaks, Stella Assange, della deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari e del giornalista Rai Luca Ponzi, che modererà l’incontro.

Sarà questo un momento di riflessione sul caso Assange e sui rischi che esso comporta sulla libertà di informare ed essere informati, soprattutto riguardo a gravi crimini. La testimonianza di Stella Assange vuole essere l’occasione per far conoscere più da vicino ai cittadini di Bologna gli ultimi sviluppi di questo caso, che riguarda da vicino lo stato di diritto e la democrazia nei Paesi occidentali.

link contenente il form per registrare eventuale partecipazione.

https://forms.gle/65b3PuMzDWw8GxJq9

 

 


Giornata globale di azione per Julian Assange il 19 marzo, 20° anniversario dell’invasione statunitense dell’Iraq

Hobart 4 Assange e Melbourne for Assange Australia stanno organizzando manifestazioni per Julian Assange e propongono una Giornata globale di azione il 19 marzo, 20° anniversario dell’invasione statunitense dell’Iraq.

Il 19 marzo 2003 gli Stati Uniti hanno lanciato un’invasione militare illegale in Iraq, basandosi su informazioni segrete inventate, secondo le quali l’Iraq nascondeva armi di distruzione di massa e collaborava con i terroristi. L’invasione è avvenuta nonostante almeno 6-11 milioni di persone in almeno 650 città avessero manifestato contro il piano degli Stati Uniti di invadere l’Iraq, nella più grande protesta contro la guerra mai vista al mondo.

Non sono mai state trovate armi di distruzione di massa o prove di legami tra Al-Qaeda e il regime iracheno e l’Iraq sta ancora subendo le conseguenze catastrofiche di questa invasione, che ha portato alla morte violenta di almeno 1 milione di cittadini, alla continua destabilizzazione e alla nascita di nuove organizzazioni terroristiche, a cui gli Stati Uniti hanno fornito armi e addestramento militare.

Sette anni dopo Wikileaks, con i documenti forniti da Chelsea Manning, ha svelato il vero volto della guerra in Iraq e le prove concrete dei crimini di guerra degli Stati Uniti, compreso il famigerato video “Collateral murder”.  Invece di perseguire i responsabili dei crimini, gli Stati Uniti perseguitano politicamente e torturano il messaggero, Julian Assange.

Chi ha svelato la verità sulla guerra in Iraq non può morire in prigione! Non possiamo permettere che questa data venga dimenticata.

Riuniamoci di nuovo, come molti di noi hanno fatto 20 anni fa, per denunciare le guerre del regime statunitense e per chiedere la libertà di Julian ora!

Registrate la vostra azione su https://assangefreedom.network/ o inviate i dettagli via e-mail a hobart4assange@proton.me per condividerla e aggiungerla a qualsiasi altra lista globale possiate trovare.

Può essere qualcosa di piccolo, come una veglia, o appendere degli striscioni a un ponte, o proiettare un messaggio su un muro, o anche un’azione in Internet.

Molti gruppi pacifisti stanno pianificando iniziative il 19 marzo. Colleghiamo la protesta contro la guerra alla richiesta di libertà per Julian Assange!

da qui

 

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