lunedì 10 aprile 2023

IL PARTITO DEMOCRATICO STATUNITENSE - Federico Leo Renzi

  

LA VITTORIA DELLA SCHLEIN AMERICANIZZA IL NOSTRO QUADRO POLITICO

 

Dopo quasi due decenni di tentennamenti, il PD grazie al voto dei suoi militanti e di qualche centinaio di migliaio di esterni diventa quello che ha sempre voluto essere:

la versione italiana del Partito Democratico statunitense.

Lo fa grazie ad una donna, millennial, di classe medio-alta, di ascendenze svizzero-americane.

Anche a livello biografico dunque Elly Schlein è quanto di più americano potesse offrire la classe dirigente del PD.

ci sono vari punti d’interesse nella vittoria della Schlein, ne elencheremo alcuni

1- Vince grazie al voto della base contro i notabili del partito che speravano nel renziano di ferro Bonaccini.

2- Parla espressamente di narrazione, e i temi forti del suo racconto sono diritti dei migranti, diritti LGBTQI, giovani e rivoluzione green. Un’Ocasio-Cortez de noaltri quindi, ma senza il radicamento fra le minoranze etniche e i poveri.

3- La Schlein ha compreso che parlare di diritti civili senza diritti sociali fa il gioco della destra.

Quindi ecco che nella sua narrazione ricompaiono di botto e senza senso i diritti dei lavoratori, senza però andare nello specifico di quali siano (ha promesso più contratti a tempo indeterminato per tutti).

4- Dopo la vittoria grazie ad una leader donna della destra, bisognava eleggere una donna a sinistra.

Era una questione di orgoglio tribale che ha mobilitato persino molti esterni del PD che si riconoscono nelle idee della sinistra.

Quello che li ha spinti a votare Schlein non è stato quindi un programma, ma il far vedere alla destra che la sinistra è moralmente superiore perché non solo ha eletta a leader una donna, ma una donna bisessuale.

Ha vinto quindi l’americanissima nozione delle identity politics, dove conta non è ciò che politico pensa, ma il gender, l’orientamento sessuale e l’etnia a cui appartiene.

5- Nella narrazione della Schlein come di molti suoi militanti, l’avversario non è la destra, un modello politico ed antropologico incompatibile con il proprio, un’idea di economia e lavoro irricevibile… Il nemico è Giorgia Meloni, la prima donna premier della repubblica italiana.

Lo scontro è quindi fra due donne leader, che si contendono la guida del paese come fossero due aspiranti al trono inglese del ‘500, sorrette dai propri notabili e boiardi.

6- In molti sperano che la vittoria della Schlein porti alla scissione definitiva della componente cattolica e renziana del PD.

Il voto a Elly quindi non era alla sua persona e al suo programma, ma contro un’ala del partito ormai ritenuta obsoleta dalla maggioranza dei suoi votanti e notabili.

In definitiva la vittoria della Schlein non riporta alla ribalta la sinistra in Italia (come narrano i suoi followers e i suoi simpatizzanti), ma dona un’identità finalmente statunitense ad un partito nato per copiare pedissequamente le ideologie e le prassi del progressismo americano.

da qui

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