Il 6 luglio è stato assolto il soldato israeliano che il 30 maggio 2020 uccise Eyad al-Hallaq, palestinese di 32 anni. Un assassinio che ha avuto vasta eco sui media internazionali perché la vittima era un pover’uomo affetto da autismo.
Rogel Alpher
commenta l’assoluzione su Haaretz: “Nel caso di
Eyad al-Hallaq, alcuni fatti sono incontrovertibili. Non era un
terrorista. Non era armato. E non stava mettendo in pericolo nessuno. Quando è
stato colpito a morte era già a terra, ferito, in un deposito di rifiuti,
sanguinante a causa di un proiettile che lo aveva colpito allo stomaco”.
“Accanto a
lui c’era il suo assistente scolastico. Ha detto ai poliziotti che era con lui.
Ha detto loro in ogni modo possibile che Eyad era autistico, che aveva una
disabilità. Il comandante ha capito che Eyad non era una minaccia. Ha urlato
“stop” al suo subordinato, ma questi ha sparato e ucciso Eyad”.
Autodifesa
“A mio
avviso, questo è stato un omicidio. L’accusa presentata contro di lui era di
omicidio colposo. Il giudice del tribunale distrettuale di Gerusalemme, Chana
Miriam Lomp, lo ha definito un moto soggettivo, ma giustificato, di
autodifesa”.
“Eyad
al-Hallaq è stato assassinato mentre era impotente e spaventato a morte. Era la
vittima più innocente del mondo. Anche se autistico, capiva la situazione.
Le parole dette al suo assassino lo dimostrano”.
“Non solo è
stato assassinato a sangue freddo, ma sapeva che stava per essere giustiziato
e, a modo suo, ha implorato il suo assassino di risparmiargli la vita. Quella
foto non mi lascerà mai più in pace – Eyad, che sanguinava dallo stomaco vicino
ai bidoni della spazzatura, mentre perde sangue, vede le pistole puntate contro
di lui e implora per la sua vita”.
“In aula,
suo padre ha gridato: ‘Vergogna!’ Questo è anche il grido di battaglia dei
manifestanti contro il tentato golpe giudiziario del governo. Ma come Benjamin
e Sara Netanyahu, anche l’occupazione [del territorio palestinese] e il colpo
di stato giudiziario non conoscono la vergogna”.
Tutte le
iniziative muscolari di Israele, secondo il cronista di Haaretz, sono
giustificate nel nome della “autodifesa”. Per rendere più esplicito il cenno
del cronista, si può osservare come Netanyahu abbia varato la riforma della
giustizia per difendere se stesso e la sua parte politica da una magistratura
reputata politicizzata, mentre il regime imposto ai palestinesi è legittimato
dalla minaccia posta alla sicurezza dello stato israeliano.
La vendetta palestinese
“Chiunque
non riesca a vedere Eyad in ciò che sta accadendo adesso è cieco. – prosegue
Alpher – L’esponente del Likud Tally Gotliv, lei stessa madre di una figlia
(ebrea) autistica, ha twittato alcuni giorni fa: ‘Un palestinese che fugge
dall’IDF [Israel defence force] deve essere fucilato. Un palestinese che si
avvicina a un soldato dell’IDF deve essere fucilato”. Peraltro, Eyad non è
nemmeno il motivo di questo tweet, in cui si legge anche che ‘chi è
misericordioso con il crudele finirà per essere crudele con il
misericordioso'”.
“Ciò ricorda
il satirico ‘Ordini per la sicurezza nei territori occupati’ di Hanoch Levin:
‘Un uomo che passa per strada e si guarda nervosamente attorno o guarda dietro
di sé deve essere considerato un sospetto terrorista arabo…. Un uomo che non
passa per strada deve essere considerato un sospetto terrorista arabo ammalato…
In caso di tentativo di fuga, si deve sparare un colpo di avvertimento in aria.
La salma sarà inviata all’Istituto di medicina legale”
Il dramma,
commenta Alpher è che “ciò che per metà del Paese è satira, per l’altra metà
sono regole di ingaggio. Il male prevale”.
N.B. nella
foto di apertura un murales dedicato al palestinese Eyad-al-Hallaqs
Quello che accade in Israele è indigeribile per la coscienza umana...
RispondiEliminagli israeliani sono pessimi almeno quanto gli inglesi e gli statiunitensi (e tutti gli u-ccidentali che li sostengono)
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