1.
Erdogan e altre democrature avanzano
2.
in Europa tornano i reati di opinione punibili con decenni di carcere
3.
i feudo-tecnocrati colonizzano le menti
4. e il problema democratico sarebbero le presidenze delle Camere in Italia?
. . .
1. Erdogan e altre democrature avanzano.
dopo avere attaccato e invaso la Siria, Erdogan attacca e invade l’Iraq.
dopo avere provato a destabilizzare il Medio oriente per interposta ISIS,
ora l’esaltato mitomane di Ankara è arrivato alla guerra in prima persona,
avendo perso per strada i propri esecutori mascherati.
è Erdogan il nuovo Hitler, col quale le cosiddette democrazie occidentali
provano a fare accordi, nell’illusione di controllarlo, come fecero ottant’anni
fa col primo.
ma c’è una differenza di fondo che fa rimpiangere l’Hitler tedesco.
questo si espandeva ed attaccava gli stati vicini in nome della presunta
difesa del popolo tedesco e delle sue minoranze.
Erdogan invece trascina in guerra la Turchia in odio ad un popolo, quello
turco, che non sopporta abbia riconosciuti elementari diritti fuori dalla
Turchia.
ma no, che dico: i curdi rappresentano per l’Hitler ottomano quel che gli
ebrei erano per l’Hitler tedesco: i nemici contro cui attizzare l’odio, la
propria minoranza interna da perseguitare, il cemento del consenso nazionalista
che si e` costruito.
ma l’indifferenza con la quale accettiamo questa aggressione permanente
contro un popolo vicino, oltre che presente al suo interno, e la guerra di
aggressione ad altri stati dimostra da sola quanto il nazismo interiore si e`
impadronito dei nostri cuori, sotto forma di cinico disprezzo dei diritti umani
altrui.
. . .
.2. in Europa tornano i reati di opinione punibili con decenni di carcere
c’è bisogno di un’altra prova?
noi accettiamo senza reagire che nel cuore stesso dell’Unione Europea
siano perseguitate come crimine delle semplici dichiarazioni verbali.
ora, ho sempre ritenuto una solenne cazzata la dichiarazione di
indipendenza della Catalogna, fatta a nome di una semplice maggioranza relativa
della popolazione.
ma di qui ad arrestare, processare e incarcerare per decenni chi ha
semplicemente espresso delle opinioni stupide e fatto delle dichiarazioni
inconsistenti, dimostra da sola la fine della democrazia in Europa.
se puo` esistere un mandato di cattura europeo per delitti di questo
genere, allora significa che la costruzione stessa dell’Unione Europea è malata
alle radici.
se anche in Europa dobbiamo avere una democratura al posto della
democrazia perche` tutto il mondo vuole le democrature, allora possiamo anche
venderci a russi e cinesi.
. . .
.3. i feudo-tecnocrati colonizzano le menti
ha detto Soros, in un discorso al World Economic Forum di Davos a
gennaio, che risulta abbastanza profetico, che i giganti dei social media
rappresentano una minaccia per la democrazia, e non mi pare abbia torto.
Le società
di social media sfruttano l’ambiente sociale, ingannano i loro utenti
manipolando la loro attenzione e indirizzandola verso i propri scopi
commerciali e “deliberatamente ingegnano la dipendenza dai servizi che
forniscono, cosa che può essere molto dannosa, in particolare per gli
adolescenti.
E questo è particolarmente nefasto perché le società dei social media influenzano il modo in cui le persone pensano e si comportano senza che nemmeno loro ne siano consapevoli.
Ciò ha conseguenze negative di vasta portata sul funzionamento della democrazia, in particolare sull’integrità delle elezioni.
Il potere di plasmare l’attenzione delle persone è sempre più concentrato nelle mani di poche aziende. Ci vuole uno sforzo reale per affermare e difendere ciò che John Stuart Mill ha definito “la libertà della mente”. C’è una possibilità che una volta perse, le persone che crescono nell’era digitale avranno difficoltà a riconquistarla. Ciò potrebbe avere conseguenze politiche di vasta portata.
Prospettiva ancora più allarmante è che aziende internet come Facebook e Google abbinino i loro sistemi di sorveglianza aziendale con la sorveglianza dello stato – una tendenza che sta già emergendo in luoghi come le Filippine.
Ciò potrebbe comportare una rete di controllo totalitario che nemmeno Aldous Huxley e George Orwell avrebbero potuto immaginare.
E questo è particolarmente nefasto perché le società dei social media influenzano il modo in cui le persone pensano e si comportano senza che nemmeno loro ne siano consapevoli.
Ciò ha conseguenze negative di vasta portata sul funzionamento della democrazia, in particolare sull’integrità delle elezioni.
Il potere di plasmare l’attenzione delle persone è sempre più concentrato nelle mani di poche aziende. Ci vuole uno sforzo reale per affermare e difendere ciò che John Stuart Mill ha definito “la libertà della mente”. C’è una possibilità che una volta perse, le persone che crescono nell’era digitale avranno difficoltà a riconquistarla. Ciò potrebbe avere conseguenze politiche di vasta portata.
Prospettiva ancora più allarmante è che aziende internet come Facebook e Google abbinino i loro sistemi di sorveglianza aziendale con la sorveglianza dello stato – una tendenza che sta già emergendo in luoghi come le Filippine.
Ciò potrebbe comportare una rete di controllo totalitario che nemmeno Aldous Huxley e George Orwell avrebbero potuto immaginare.
Soros invoca forme di controllo e regolamentazione: ma saranno ancora
possibili, se si pensa che perfino il controllo della moneta è sfuggito agli
stati?
certo, ora o mai piu`.
ma questo non è nazismo che avanza?
e pensare che sia proprio Soros a lanciare l’allarme della democrazia non
basta da solo a dimostrare che la democrazia è morta?
qualcosa non torna, qualcosa non torna…
. . .
.4. e il problema democratico sarebbero le presidenze delle Camere in
Italia?
questi sono i veri pericoli che corre la democrazia.
la democrazia non viene messa in pericolo se in Italia in elezioni alle
quali la maggioranza del popolo ha deciso di partecipare, nonostante il loro
carattere truffaldino, emergono due forze dotate del consenso maggioritario dei
votanti e queste si attribuiscono le presidenze delle due Camere.
dove erano i grandi difensori della democrazia che non trovavano invece
nulla di strano nella situazione precedente? quando queste due cariche andavano
entrambe, e assieme al governo, ad un partito che aveva preso il 25% dei voti…
per favore, tacete: per sette anni avete governato alle spalle del
popolo, con i trucchi piu` vari.
il consenso a questa gente sgradevole lo avete costruito voi, giorno per
giorno.
ora governi chi ha il consenso: non smetteremo di criticarli quando
sbagliano, di riconoscere dove ci pare che abbiano ragione, e soprattutto di
provare a costruire una alternativa basata sul consenso vero e sui bisogni di
massa.
ma chi non lo vuole fare si rassegni a sparire; ma non contesti a chi non
la pensa come lui di governare in nime di qualche presunta superiorita`.
anche questo è crisi della democrazia: sono anche queste critiche che
dimostrano che il senso vero della democrazia e` morto e che qualcuno pensa di
essere piu` democratico degli altri proprio perché non lo è affatto.
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