Da un po’ di tempo in Italia sparare sugli africani è
diventata un’agghiacciante abitudine di alcuni. C’è
chi lo fa per perseguire atti di terrorismo di matrice fascista come avvenuto a
Macerata e c’è chi, come è avvenuto ieri a Firenze, sostiene che non avendo
avuto il coraggio di suicidarsi ha scelto di freddare un ambulante senegalese
sul Ponte Vespucci.
I cinque colpi sparati
dell’italiano di 65 anni non avrebbero sfondo razziale secondo gli inquirenti.
Ma nonostante il sindaco di Firenze Nardella e il presidente della regione
Toscana Rossi abbiano espresso solidarietà e invitato alla calma la comunità senegalese
c’è una domanda che rimane ancora senza risposta: Perché sparano sugli
africani?
Non è la prima volta che a
Firenze accade una cosa del genere. Il 13 dicembre 2011 c’era gia stata la
strage razzista e fascista di piazza Dalmazia durante la quale due senegalesi,
Samb Modou e Diop Mor, furono uccisi da Gianluca Casseri, un estremista di
destra sostenitore e attivista neofascista di CasaPound, che si suicidò mentre
le forze dell’ordine gli davano la caccia. Idy Diene, l’uomo ucciso ieri a
Firenze, era il nuovo compagno della vedova di una delle vittime di Piazza
Dalmazia.
Chi si scandalizza per la rabbia
sfogata in centro a Firenze dai connazionali dell’ambulante senegalese
ammazzato dovrebbe ricordarsi ogni tanto del Paese in cui viviamo e del pericoloso
piano inclinato di odio e violenza in cui stiamo scivolando. Perché il sindaco
Nardella non si scandalizza anche delle leggi che hanno alimentato il razzismo
e la xenofobia sostenute dal suo partito? Perché non si scandalizza anche per
la legge Bossi Fini che equipara l’esistenza stessa degli stranieri ad un grave
crimine?
Perché nessuno si scandalizza per
lo sfruttamento della manodopera straniera resa clandestina dalle nostre leggi
in Italia e costretta a vivere in condizioni di violenta emarginazione? Perché
fanno più scandalo una decina di senegalesi che protestano in centro a Firenze
delle deportazioni, delle politiche di internamento nelle galere per migranti,
dei respingimenti e delle stragi quotidiane di profughi che si svolgono oggi
sotto i nostri occhi?
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