Ho visto che la Bestia, la sua macchina
di propaganda e manipolazione, ha pubblicato le immagini dei 31 profughi alla
notizia che finalmente sarebbero sbarcati.
Erano felici. Una cosa scandalosa per
lei… ”Paralitici e infermi questi? Gli italiani non sono scemi”.
Stando al suo modo di pensare, una
persona che ha sofferto non ha diritto alla felicità. Un infermo non ha diritto
alla gioia.
Che infinita tristezza! Lei non ha
cuore.
La vita mi ha regalato l’esperienza del
dolore. Quello più atroce e più vero.
Ho calpestato le terre dell’ingiustizia
e dell’odio bagnate dal sangue degli innocenti. Ho visto morire tanti esseri
umani piegati e piagati dalla fame e dalle guerre. Le mie notti, i miei
pensieri quotidiani, sono segnati per sempre dai loro volti e dalle loro
storie.
Ricordo bambini ridotti a scheletri
deformi, l’anima spezzata da ogni dolore. E sa una cosa? Nonostante tutto
sorridevano ad ogni gesto di umanità. Facevano festa per un tozzo di pane, per
un bicchiere d’acqua. Per una carezza che li faceva sentire importanti, amati.
Ne ricordo uno piccolo piccolo, in
Angola. La fame lo aveva condannato a morte. La sua mamma lo carezzava e gli
cantava una dolcissima ninnananna con la voce tremula per la paura di perderlo.
E prima di abbandonarsi all’ultimo sonno, quel bimbo sorrideva.
Ha sorriso anche Guido, mio nipote,
pochi giorni fa, prima di andar via per sempre divorato da un terribile male.
Ha sorriso alle carezze di sua madre, di suo padre, di sua sorella. E’ morto
facendo festa.
Sa signor Salvini, Guido, “terrun” nato
storpio, impossibilitato a mille cose, sorrideva sempre. Era sempre pronto a
far festa. Per una vittoria del suo amatissimo Napoli, per una buona notizia
nella vita della gente che amava e che lo amava.
Gli ultimi della Terra sono “stolti” per
natura. Vanno all’osso delle cose e hanno il coraggio della gioia appena si
apre uno spiraglio di speranza nella loro vita.
Voleva che non facessero festa alla
notizia dello sbarco uomini e donne che hanno lasciato paesi che marciscono
nella miseria e nella guerra? Voleva non danzassero povere vite che hanno
attraversato deserti, sopportato l’orrore della prigionia nei lager libici da
lei finanziati, rischiato la vita in mare pur di ottenere l’umano diritto a una
piccola speranza? Solo un folle o un miserabile, un uomo dalla pancia piena e
il cuore vuoto, può ritenere scandalosa la loro gioia.
Lasci che sorridano, almeno una volta.
E ritrovi il suo cuore.
Se ancora le è possibile.
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