domenica 5 giugno 2022

Haiducii - Tommaso Labranca

una storia italo-romena.

una famiglia di emigrati in Italia, trattati abbastanza male, entra nelle simpatie del protagonista, italiano, che li aiuta in mille modi.

nato come un romanzo a puntate su una rivista riesce a essere interessante e divertente anche se letto tutto insieme.

non trascuratelo, Tommaso Labranca era, ed è, uno bravo, sa scrivere e far pensare, senza annoiare mai.

buona lettura.





In questo paese esistono due tipi di intellettuali: quello silente, che non lo vedi, un po' come la nebbia nel film 'milanese' di Totò e quello rumoroso e querulo. Alla tipologia silente appartiene anche l'uomo style-Salinger, che a volte rompe pure i coglioni (morto tra l'altro) sullo schifo del mondo. Alla tipologia querula invece aderisce l'homo piacionico, presenzialista in tv, che cambia pettinatura anche con l'andar della moda. E poi c'è Tommaso Labranca (che seppur respinge in qualche modo tale etichetta, lo è: perché contrariamente al 'volgo' è molto informato, e di questi tempi essere informato vuol dire essere sano).

Labranca è pure scrittore inusuale, a metà strada tra narratore a tutti gli effetti e sociologo: ma forse la distinzione ha valore solo se si considera la letteratura ormai preda del virus autobiografico, dell'essenza nell'inessenza (perché spesso capita che queste vite nel loro piatto svolgersi, muoiono ancor prima di illuminarsi) e quindi l'esatto suo contrario ha necessità di essere qualificato comunque…

da qui

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