Persino Sileri, il sottosegretario alla Salute, l'ha ammesso!
"Anche a scuola, oggi come oggi, la mascherina è inutile. Un ragazzo
ha molte più chance di infettarsi fuori dalla scuola che dentro. La scuola è un
posto sicuro".
Non ci posso credere. Finalmente hanno il coraggio di ammetterlo.
So che non arriveranno mai le scuse ma non importa, quello che non possiamo
fare è dimenticare. Nel mio archivio sto collezionando queste dichiarazioni,
perché dobbiamo leggere con senso critico quello che è successo.
È importante farlo per senso di giustizia, perché la storia andrà letta
senza manipolazioni e strumentalità. Sono state imposte misure in modo molto
violento e non possiamo dimenticare.
Tengo il punto per senso di responsabilità, perché voglio poter dire a mia
figlia: io ci ho provato con tutta me stessa.
Ma va fatto anche perché, se non mostriamo che siamo consapevoli di quello
che è accaduto, alla prossima emergenza (e ce ne aspettano una serie) la
politica paternalista, che ha puntato in modo autoritario sulla
infantilizzazione della cittadinanza, riprenderà piede.
Noi siamo arrivati a chiudere le scuole, biblioteche, librerie, teatri...
più di qualsiasi altro paese, ed è stato fatto con un livello di propaganda, di
aggressività, denigrazione, discredito... impressionante. Complici i media
mainstream più dei social.
E non va dimenticato anche perché il modo con cui stiamo trattando la
comunicazione e la discussione sulla guerra, così come le censure che sto
subendo ancora adesso (io e i pochi scienziati che hanno il coraggio di
parlare), mostrano che non è finita.
È chiaro che la mascherina da strumento di protezione, come può essere in
un ospedale, è diventato un simbolo gerarchico e di potere. La devono portare i
camerieri ma i loro clienti no. Le devono portare gli studenti ma i ministri
no. E questo sta accadendo in questo modo solo in Italia. È stato mostrato da
tempo che a scuola i contagi accadono raramente e che gli studenti si
infettano, infettano e si ammalano meno degli adulti. Se c'è qualcuno che corre
rischi sono i ministri, essendo anziani. Loro la impongono ma non la portano,
mostrando chiaramente che non credono sia uno strumento utile di protezione.
Quale messaggio quindi stanno mandando a bambini di 6 anni che da due anni
devono portare le mascherine per una marea di ore ogni giorno, che faticano ad
imparare a leggere e scrivere, che faticano a leggere le emozioni delle maestre
e dei compagni, che vedono adulti comportarsi in modo insensato, fuori e dentro
la scuola?
Ci tengo anche a ricordare che se i camerieri devono portare le mascherine
ma non i loro clienti è grazie agli accordi sindacali. Non si aumenta il
personale scolastico, i fondi per la sanità sono ridotti, non si investe sul
trasporto pubblico... ma loro si preoccupano per 'la sicurezza' dei lavoratori
(?!).
Di nuovo si spostano le responsabilità sui lavoratori, così come ha fatto
chi ci governa, dopo decenni di tagli alla sanità e all'educazione: chiudendoci
in casa, tra lockdown, misure draconiane, coprifuoco e dad, più di ogni altro
paese. Mentre la gente perdeva il lavoro e il paese si impoveriva. Ed è sempre
peggio.
La dichiarazione del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri è stata
fatta ieri quando era ospite di 'Un Giorno da pecora' su Rai Radio1.
https://www.orizzontescuola.it/sileri-a-scuola-la.../
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