Un estratto da Desiderio Postcapitalista: la trascrizione delle
ultime lezioni di Mark Fisher.
Lezione 1. [Conferenza introduttiva all’ultimo
corso che Mark Fisher tenne alla Goldsmiths University di Londra prima
della morte. N. d. R.]. Cos’è il postcapitalismo? 7 novembre 2016.
MARK FISHER: Passeremo
rapidamente in rassegna la struttura del corso, così come lo immagino in questo
momento. Potete intervenire per modificarla e cambiarle forma – questo corso è
un esperimento, che comincia adesso…
Ok. Bene, per iniziare volevo parlare dell’ispirazione
negativa del corso. La mia intenzione originaria era quella di farvi vedere tre
filmati, ma temo che dovrò parlarvene perché per qualche motivo a me ignoto non
si riesce a far funzionare il sonoro…
Fisher mostra lo spot lanciato dalla Apple in
occasione del Super Bowl 1984: si vede una giovane donna in colorati abiti
sportivi, inseguita da addetti alla sicurezza in tenuta antisommossa, nell’atto
di scagliare una grossa mazza contro uno schermo gigante, di fronte al quale
siede un esercito di uomini grigi privi di espressione; la scena ricorda gli
annunci del Grande Fratello in 1984 di George Orwell. Alla fine del filmato,
una voce e una scritta annunciano: “Il 24 gennaio Apple Computer presenta
Macintosh. E capirete perché il 1984 non somiglierà a 1984“.
Questo era il primo. Qualcuno lo riconosce? Qualcuno
di voi l’ha già visto? (Mormorio generale). Esatto. Sta nel film su Steve Jobs,
giusto? Qualcuno di voi l’aveva già visto?… Sì? Dove l’avete visto?
STUDENTE 1: Be’, io il film
non l’ho visto…
MF: Ah, non hai visto il film su
Steve Jobs…
STUDENTE 1: Ma mi pare che
qualcuno l’abbia postato su Facebook, credo. Non conosco il contesto: so
soltanto che è uno spot Apple per il Super Bowl.
MF: Esatto, vale di sicuro la pena
di rivederlo più tardi con il sonoro… Come dicevo, in questo momento non riesco
a far funzionare l’audio… Ma la semplice immagine basta a raccontare la storia.
Spesso, in termini polemici, dico che “questo è il film più influente degli
ultimi trentacinque anni”. È stato realizzato da… Chi mi sa dire il nome del
regista?
STUDENTE 2: Ridley Scott.
MF: Sì, è diretto da Ridley Scott,
e si vede, giusto? Si nota dallo stile che è molto simile ai film che aveva
realizzato poco prima. Scott aveva ridefinito lo stile della fantascienza di
Hollywood con Alien e Blade Runner, usciti
rispettivamente nel 1979 e nel 1982 mi pare, perciò lo spot è di due anni dopo.
È davvero il miglior film che ha realizzato dall’epoca, a mio giudizio.
Probabilmente il suo unico film rilevante da allora.
Questo spot, non scherzo, ha disseminato tropi che
oggi sono ormai parte integrante del nostro immaginario: l’idea dei sistemi di
controllo burocratici che operano dall’alto, contrapposti al dinamismo di
mentalità interconnesse.
E la cosa astuta, credo, o perlomeno significativa…
tutta la pubblicità può essere considerata una forma di dreamwork… Il
dreamwork, come diceva Freud, implica la combinazione, la compressione, la
condensazione di idee diverse. Lo spot, se osservate le immagini, non fa altro
che condensare tutto l’immaginario della guerra fredda – che nessuno di voi è
abbastanza vecchio per ricordare davvero, se non sul piano storico –
l’immaginario della guerra fredda associato in particolar modo all’Unione
Sovietica: un immaginario negativo legato a un’idea di tetraggine, di
sottomissione burocratica dell’individuo. Se osservate il video, vedete che gli
automi grigi si trascinano sottomessi agli ordini impartiti dall’alto dal
mezzobusto, in un chiaro riferimento a 1984 di Orwell. (Gli
eredi di Orwell non furono molto contenti dello spot, ma questa è un’altra
storia, e per il momento la accantoniamo). Il filmato però combina un
immaginario a lungo identificato con il blocco sovietico con l’immaginario
associato a grandi aziende come ibm, che all’epoca dominava il mondo dei
computer.
Possiamo immaginare un postcapitalismo? È possibile
conservare parte delle infrastrutture libidinali e tecnologiche del capitale e
muovere al di là di esso?
Apple qui si presenta nel ruolo dell’ultima arrivata,
del colore che si insinua in un mondo grigio, cupo e burocratico. Apple è
nuova. Fatto interessante, è una donna. È il colore che irrompe in un mondo
grigio di monoliti burocratici dove, nel dreamwork pubblicitario, ibm è
equiparata all’Unione Sovietica. Vediamo il nuovo mondo che sta per liberarsi
da un regime poliziesco noioso, livido, cupo, monolitico. Ed è esattamente ciò
che poi è successo! In un certo senso, il filmato è stato profetico. Più che
profetico: potremmo dire iperstizionale. Ha contribuito a far succedere
esattamente ciò che descriveva. [Iperstizione è un termine coniato a fine anni
Novanta, quando Fisher faceva parte della Cybernetic Culture Research Unit
dell’Università di Warwick. Nel suo significato più semplice la parola
iperstizione fa riferimento a un processo attraverso cui le finzioni si
avverano. La CCRU la definisce così: “Elemento della cultura che si fa reale,
per mezzo di dosi di fiction che aprono a potenziali viaggi nel tempo.
L’iperstizione agisce come un intensificatore di corrispondenze, dando origine
a una chiamata agli Antichi”].
Dal mio punto di vista, la cosa interessante è la
capacità dello spot di indicare che esiste un problema di desiderio sul piano
del capitale. L’immaginario legato alla guerra fredda lascia intendere che non
esista davvero un desiderio… O meglio, che esiste soltanto il desiderio del capitalismo.
Il mondo comunista, così come la IBM e il mondo delle imprese capitaliste
allora dominanti, è noioso e tetro, ed è un’obiezione a tutto questo! Il nuovo
mondo capitalista sarà totalmente diverso. Il nuovo mondo capitalista parla di
desiderio, cosa che nel mondo comunista non succede mai.
Ecco in parte spiegato il mio interesse per quel
video. Metterò il mio Powerpoint sul VLE in modo che più tardi possiate
guardarlo con il sonoro. Purtroppo questi problemi sono inevitabili… in pratica
contraddicono subito il messaggio degli spot, e cioè che Apple e Microsoft
sarebbero state efficienti e prive di intoppi. Siamo qui da cinque minuti e già
sappiamo che non è vero… (Risate). Quindi non vedo nessuna ragione per cui il
sonoro non debba funzionare, ma continuo a non sentire nulla…
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