LETTERA APERTA A LILLI GRUBER
Cara Lilli Gruber,
nel corso della sua trasmissione l'altro ieri ha intervistato il
procuratore Gratteri.
Durante l'intervista il magistrato ha erroneamente attribuito al nostro
partito - Rifondazione Comunista - una collocazione nella coalizione di larghe
intese che sostiene il governo Draghi e alle sue "riforme" e dunque
che saremmo alleati della Lega.
Lei non ha fatto notare a Gratteri che si era confuso.
Probabilmente siamo talmente oscurati dai media che neanche lei e il
direttore de La Stampa Massimo Giannini avete notato che si trattava di un
errore.
Però ieri abbiamo inviato una richiesta di rettifica e ci aspettavamo una
precisazione.
Invece nel corso della puntata non si è fatto cenno alla cosa.
Riuscirà almeno stasera a precisare che noi di Rifondazione Comunista non
appoggiamo questo governo e non siamo alleati della Lega?
Sarebbe molto triste constatare che in questo paese se non si è potenti si
può diventare oggetto passivo di disinformazione in prima serata.
La nostra tessera del 2022 è dedicata a una nostra compagna partigiana e
pacifista che lei ben conosceva. Si immagina cosa direbbe Lidia Menapace nello
scoprirsi arruolata nel governo che invia armi e aumenta le spese militari per
giunta in compagnia degli xenofobi leghisti?
Il pubblico ha il diritto di sapere che noi comuniste/i non siamo
sostenitori del governo?
Grazie per l'attenzione.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della
Rifondazione Comunista
P.S.: il dott. Gratteri raggiunto da me al telefono si è scusato per averci
confuso con altre formazioni politiche e mi ha detto che stasera a #PiazzaPulita
rettifichera'.
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