NTI: nel maggio 2022 inizierà l'epidemia da vaiolo delle scimmie
La Nuclear Threat Initiative aveva
previsto tutto: in un’esercitazione sui pericoli di una nuova pandemia,
condotta a marzo del 2021, aveva infatti indicato il 15 maggio 2022 come data
in cui avrebbe potuto iniziare una nuova pandemia, causata stavolta dal vaiolo
delle scimmie (monkeypox).
La NTI, come spiega il suo sito, è un’organizzazione senza scopo di lucro a tutela della
sicurezza globale, nata per contrastare le minacce nucleari e biologiche che
mettono in pericolo l’umanità.
Riprendiamo ancora dal sito ufficiale: “Nel marzo 2021, la NTI, in collaborazione con la
Conferenza sulla sicurezza di Monaco, ha condotto un’esercitazione simulata
sulla riduzione delle minacce biologiche ad alto rischio”.
“La simulazione ha esaminato le lacune
nelle architetture nazionali e internazionali relative alla biosicurezza e al
contrasto di una pandemia, esplorando le opportunità per migliorare le capacità
di prevenzione e risposta ad avvenimenti biologici ad alto rischio. Tra i
partecipanti, 19 leader e autorevoli esperti provenienti da Africa, Americhe,
Asia ed Europa con decenni di esperienza nella sanità pubblica, nell’industria
delle biotecnologie, nella sicurezza internazionale e nella filantropia” (sic).
La simulazione prevedeva una “pandemia
globale nata da un ceppo insolito di vaiolo delle scimmie”, innescata da un
attacco terroristico condotto in un Paese immaginario dell’Africa (Brinia), nel
quale i terroristi usano un “agente patogeno ingegnerizzato
in un laboratorio con biosicurezza inadeguata e con poco controllo. La
simulazione si conclude con più di tre miliardi casi e 270 milioni di morti a
livello globale”.
In calce all’articolo riportiamo la
figura dello studio nel quale viene riportata la data dell’attacco terroristico
che innesca la pandemia di vaiolo delle scimmie che si trova a pagina 10 dello
stesso: 15 maggio 2022, appunto.
Per il resto, la simulazione riferisce
come si sviluppa la pandemia, come si contrasta, etc. Chi volesse approfondire,
rimandiamo alla descrizione della simulazione in questione, che si può
leggere cliccando qui.
La NTI non è nuova a profezie similari.
Fondata dal senatore Sam Nunn e da Ted Turner, mitico fondatore della Cnn, fu
profetica – in uno studio condotto in collaborazione con il Johns Hopkins
Center – nell’allarmare su una possibile, disastrosa, pandemia.
Un allarme che era stato riportato dal
Washington Post il 14 ottobre del 2019, prima cioè dell’epifania del Covid-19,
e rilanciato il giorno dopo, tramite un tweet, da Joe Biden,
non ancora asceso alla Casa Bianca, il quale aveva evidentemente compreso la
portata dell’allarme.
Lo scorso anno, quindi, la NTI si è
ripetuta con il vaiolo delle scimmie, virus che finora era rimasto confinato a
pochi sfortunati casi e all’Africa.
Ad allarmare sul vaiolo, senza specifiche
riguardanti le scimmie, anche Bill Gates, nel novembre dello scorso anno (Piccolenote). Un
allarme che allora risuonò del tutto bizzarro, essendo stato il vaiolo
eradicato dall’umanità, con gli ultimi virus custoditi solo in due
biolaboratori di massima sicurezza (uno negli Usa e uno in Russia). Infatti,
nessuno poteva immaginare che il vaiolo delle scimmie, finora innocuo, potesse
diventare una potenziale minaccia.
Ma al di là, resta la simulazione della
NTI e la sua accurata preveggenza, sia per quanto riguarda il virus potenzialmente
pandemico, che nella tempistica della sua insorgenza, azzeccata quasi al
giorno. Più che nel campo scientifico sembra che la NTI si muova nel campo
della stregoneria.
Detto questo, ancora l’attacco del virus
delle scimmie riguarda pochi e isolati casi, anche se la sua diffusione non può
non destare le preoccupazioni del caso, soprattutto dopo la devastazione
causata dal Covid-19.
Preoccupazioni che, però, a oggi restano
relative, dal momento che per ora ci troviamo di fronte a pochi casi, cioè a qualcosa
di gestibile e circoscritto. Non essendo stregoni, ci limitiamo a registrare il
dato e ad attendere gli sviluppi.
IL VAIOLO DELLE SCIMMIE COME ARMA BIOLOGICA
Il vaiolo sarà scomparso, ma la ricerca sui virus del vaiolo è fiorente,
stimolata dallo spettro del bioterrorismo. Nel numero
di maggio 2004 del Journal of Virology, un team di ricercatori
dell’esercito americano riferisce che un nuovo vaccino a DNA può proteggere le
scimmie da una dose altrimenti letale di vaiolo delle scimmie. Questo è
avvenuto negli Stati Uniti. Quindi stavano lavorando sul vaiolo delle scimmie.
Ed eccoci di nuovo a Wuhan.
L’Istituto di virologia di Wuhan non solo ha condotto diligentemente
ricerche sui coronavirus prima che venissero scatenati sull’umanità. Altri
esperimenti hanno riguardato pure il vaiolo delle scimmie, che da tempo è
oggetto di attenzione da parte dell’esercito come potenziale arma da guerra.
Nel febbraio 2022, l’istituto ha pubblicato uno studio sul riconoscimento del
genoma virale mediante il test PCR da virus del vaiolo delle scimmie
appositamente assemblati per questo scopo.
Nello studio “Efficient
assembly of a large fragment of monkeypox virus genome as a qPCR template using
dual-selection based transformation-associated recombination”, il laboratorio di
Wuhan ha pubblicato sequenze del genoma del virus del vaiolo delle scimmie che
consentono una “rapida identificazione” mediante test PCR. L’acronimo
scientifico del vaiolo delle scimmie è “MPXV”.
Il genoma completo del vaiolo delle scimmie è stato pubblicato da
scienziati israeliani nel 2018 e può essere consultato qui: Diagnosis
of Imported Monkeypox, Israel, 2018. Quindi ci si deve chiedere perché mai i
virus del vaiolo delle scimmie debbano essere manipolati in numerosi altri
laboratori in tutto il mondo?
Il fatto che ora stia scoppiando il vaiolo è una coincidenza, oppure, visto
che in questi giorni i russi sono accusati di tutto, anche in questo caso
certamente sentirete dire che la Russia aveva pianificato di usare il vaiolo
come arma biologica. È vero che anche i russi hanno giocato con i virus del
vaiolo delle scimmie in laboratorio.
Che il vaiolo delle scimmie possa essere usato come arma biologica è la
valutazione esplicita di uno dei più noti esperti di armi biologiche, secondo un articolo del 2002.
Un tempo, il col. Kanatzhan “Kanat” Alibekov supervisionava
quella che in seguito avrebbe definito la prima fabbrica di armi biologiche su
scala industriale nell’Unione Sovietica.
Essa ha prodotto il materiale per gli incubi ‘biologici’, tra cui
l’antrace, il vaiolo, la peste, la tularemia e l’ebola. Tutti in grado di
uccidere milioni di persone.
I russi hanno lavorato anche con il virus del vaiolo delle scimmie, un
cugino stretto del vaiolo, nel loro programma di armi biologiche.
In un’intervista del 1998, recentemente scoperta, rilasciata al Chemical
and Biological Weapons Nonproliferation Project (CBWNP) americano, Ken
Alibekov, che aveva supervisionato 32.000 dipendenti in 40 strutture dell’URSS,
ha affermato che l’Unione Sovietico aveva un programma per utilizzare i virus
come armi.
“Abbiamo quindi sviluppato un programma speciale per determinare quali
virus “modello” potessero essere utilizzati al posto del vaiolo umano. Abbiamo
testato il virus vaccinia, il virus del vaiolo dei topi, il virus del vaiolo
dei conigli e il virus del vaiolo delle scimmie come modelli per il vaiolo”.
Prima di cambiare cittadinanza e nome, il col. Kanatzhan “Kanat”
Alibekov è stato quindi vicedirettore, dal 1988 al 1992, della Biopreparat.
Alibekov, tuttavia, risiede dal 1992 negli Stati Uniti.
Una volta negli Stati Uniti è diventato consulente esterno del Dipartimento
della Difesa, ha testimoniato davanti al Congresso, ha lavorato per aziende di
ricerca e ha fondato le proprie aziende. È stato anche direttore del Center
for Biodefense della George Mason University in Virginia.
Nel 2007, il Los Angeles Times ha pubblicato un articolo intitolato “Vendere
la minaccia del bioterrorismo”, in cui si criticava Alibek.
Sono state le rivelazioni del col. Kanatzhan “Kanat”
Alibekov, diventato Ken Alibek dopo essere
disertato, a fornire le prime informazioni sulla portata del programma
sovietico e sulla possibile proliferazione in Iran e Iraq, aveva dichiarato
il dottor Thomas Monath, che è stato uno dei maggiori specialisti
di biodifesa dell’esercito americano.
“Credo che abbia influenzato molte persone che erano in grado di prendere
decisioni sulla risposta”, ha detto Monath, aggiungendo: “La preoccupazione per
il vaiolo, in particolare, è stata guidata da Alibek”. Monath, che ha poi
diretto un gruppo di esperti per consigliare la Central Intelligence Agency
degli Stati Uniti sulla lotta agli attacchi biologici, ha affermato che le
informazioni di Alibek erano state ascoltate ai livelli più alti del governo
statunitense e ” sono state ulteriormente rafforzate” dagli eventi dell’11
settembre.
Il giornale riportava che Alibek aveva approfittato dei timori di
bioterrorismo per ottenere 28 milioni di dollari in sovvenzioni o contratti
federali per sé o per i suoi datori di lavoro. Il giornale sottolineava, che
Alibek era una delle voci che assicuravano al governo degli Stati Uniti che
l’Iraq aveva armi di distruzione di massa, un’affermazione che si è rivelata
falsa, ma che è stata usata come motivo per la brutale invasione dell’Iraq.
Torniamo all’articolo del 2002 che dice:
… gli esperti russi di guerra biologica sono noti per aver lavorato
con il virus (ndr vaiolo) nel programma di armi biologiche dell’Unione
Sovietica.
Alla fine degli anni ’80 i sovietici decisero di non voler lavorare con il
vaiolo “e si discusse molto sul possibile uso del vaiolo delle scimmie come arma
biologica al posto del vaiolo”, ha dichiarato all’UPI Ken Alibek, ex vice capo
del programma sovietico per le armi biologiche e ora residente negli Stati
Uniti.
Il vaiolo delle scimmie, che provoca sintomi simili a quelli del vaiolo,
può essere fatale, ma solo in una minoranza di casi, ha dichiarato James LeDuc,
direttore della divisione di malattie virali e rickettsial presso i Centri per
il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta. Ha dichiarato di non
essere a conoscenza di alcun caso al di fuori dell’Africa.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità attribuisce l’aumento dei casi di
vaiolo in Africa al fatto che i vaccini contro il vaiolo, che possono
proteggere dal vaiolo, non vengono più somministrati…
Il “vero timore è che (il vaiolo delle scimmie) possa essere progettato
come arma biologica”, ha dichiarato Jonathan Tucker, ex
ispettore di armi per la Commissione speciale delle Nazioni Unite, che ora
lavora presso il think tank Monterey Institute di Washington (ndr sempre nel
2002)
Il vaiolo delle scimmie non è contagioso come il vaiolo, ma non si sa se
potrebbe esserlo o se è stato modificato per essere più virulento. I sovietici non si
preoccupavano della contagiosità, ha detto Alibek, perché progettavano di
produrre “tonnellate e tonnellate” del virus, sufficienti a infettare
“centinaia di migliaia di persone o anche di più”.
Tucker ha osservato che il vaccino antivaioloso protegge sia dal vaiolo
delle scimmie che dal camelpox, ma gli americani non hanno accesso a questo
vaccino. Il CDC, che detiene una scorta di vaccino antivaiolo, sta attualmente
(ndr 2002) riconsiderando la propria strategia di vaccinazione e sta valutando
se vaccinare tutti o se aspettare che si verifichi un’epidemia e cercare di
vaccinare solo le persone esposte.
Si teme che il vaiolo russo possa essere trapelato ai terroristi, e non è
certo che sia successo qualcosa di simile con il vaiolo delle scimmie. Un altro
ex ispettore delle Nazioni Unite, che ha richiesto l’anonimato, ha dichiarato
all’UPI: “Non c’è alcuna conferma che (il vaiolo delle scimmie) sia trapelato,
ma il potenziale esiste”.
Alibek ha detto di non avere idea se il vaiolo delle scimmie sia mai uscito
dal programma sovietico. Ma ha fatto notare che dagli anni ’70 fino agli anni
’90 “non è stato un problema procurarsi uno qualsiasi dei virus dell’orthopox
(vaiolo, camelpox e monkeypox)” e molti Paesi avevano accesso a questi virus se
li volevano.
E prosegue l’articolo:
La buona notizia è che il vaiolo non sembra essere trasmissibile da persona
a persona e il vaccino antivaioloso produce una protezione contro di esso. Alla
domanda se il vaiolo possa essere modificato in modo che il vaccino non sia
efficace contro di esso, l’ex ispettore degli armamenti ha risposto: “Direi che
questo rasenta l’impossibile”.
Alibek ha osservato: “Non c’è stato alcun lavoro per renderlo resistente al
vaccino. Non posso dire nulla di certo su ciò che stanno facendo ora”. Alibek
ha detto di aver lasciato il programma più di 10 anni fa. (ndr 1992) .
FONTE-ARTICOLO INTEGRALE (in inglese) https://www.upi.com/Science_News/2002/06/09/Monkeypox-could-be-used-as-bioweapon/19421023612300/
Nel 2006 Alibek ha fondato una nuova società di produzione farmaceutica, la
MaxWell Biocorporation (MWB), di cui è stato amministratore delegato e
presidente, con sede a Washington, D.C., e diverse filiali e affiliate negli
Stati Uniti e in Ucraina.
Nel 2014, Alibek è stato assunto dalla Locus Fermentation Solutions
come vicepresidente esecutivo del settore ricerca e sviluppo.
ULTERIORI INFORMAZIONI https://military-history.fandom.com/wiki/Ken_Alibek
BIOLOGICAL WEAPONS IN THE FORMER SOVIET UNION: AN INTERVIEW WITH DR.
KENNETH ALIBEK
https://www.nonproliferation.org/wp-content/uploads/npr/alibek63.pdf
KEN ALIBEK https://en.wikipedia.org/wiki/Ken_Alibek
“È noto che la Convenzione di Ginevra del 1972 proibisce la
fabbricazione delle armi batteriologiche e, per questo motivo, l’esercito
americano non le produce negli Stati Uniti ma altrove. Come mai? Perché al
mondo ci sono moltissime località, come l’Ucraina o la Georgia, dove è
possibile produrre e testare virus mortali sulla popolazione locale. Basta
creare un laboratorio militare, dargli un nome innocuo, come ‘Stazione
epidemiologica sanitaria’. Le ultime settimane hanno evidenziato questa
realtà. Gli Americani ci dicono che il programma per la
riduzione della minaccia biologica del Dipartimento della Difesa degli Stati
Uniti viene attuato in regime di cooperazione con paesi partner per combattere
la minaccia delle epidemie (intenzionali, accidentali o naturali) causate dai
patogeni infettivi più pericolosi al mondo. Tra questi partner c’è
l’Ucraina. I laboratori che operano in Ucraina e che sono
legati agli Stati Uniti sono eredi dei laboratori di armi
biologiche dell’Unione Sovietica. L’elenco non si trova on line. L’ambasciata
statunitense in Ucraina specifica che hanno obiettivi del
tutto pacifici.
ULTIME
NOTE: Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle
malattie questa è la prima volta
che le catene di trasmissione sono state segnalate in Europa senza collegamenti
con l’Africa occidentale o centrale: avviene cioé una trasmissione in
comunità.
Uno studio risalente ancora al 2013 condotto da
scienziati del Tulane National Primate Research Center negli Usa parla anche
di trasmissione via aerosol: la ricerca ha dimostrato che il virus del
vaiolo delle scimmie (virus respiratorio) può restare nell’aria in aerosol fino
a 90 ore.
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DATI INTERESSANTI
Un’esercitazione svoltasi nel 2021 ipotizzava una pandemia di vaiolo delle
scimmie: “in 18 mesi, lo scenario si evolve in una pandemia catastrofica a
livello globale
IL VAIOLO DELLE SCIMMIE IN UNA SIMULAZIONE NEL MARZO 2021
I MINISTRI DEL G7 SI ESERCITANO PER LA PROSSIMA PANDEMIA – IL “VAIOLO DEL
LEOPARDO”
Il 25 marzo 2022 AIFA ha autorizzato un farmaco per il
trattamento del vaiolo della scimmia
Il nome dell’antivirale è tecovirimat. Il vaiolo è stato
dichiarato eradicato nel 1980, dopo che l’ultimo caso si è verificato nel
1977. Il medicinale non è stato sperimentato su pazienti umani e
sugli animali ha dimostrato una buona efficacia. “Questo nuovo trattamento ci
offre una opzione addizionale se mai il vaiolo dovesse essere usato
come arma bioterroristica – afferma il direttore dell’Fda Scott
Gottlieb.
Tecovirimat SIGA è stato autorizzato in “circostanze eccezionali”. Questo
perché non è stato possibile ottenere informazioni complete su Tecovirimat SIGA
a causa della rarità delle malattie.
USAMRIID, located at Fort Detrick – Un vaccino sperimentale contro il
vaiolo protegge dal vaiolo delle scimmie nei primati non umani https://www.usamriid.army.mil/press_releases/jahrling_press_release_smallpox.pdf
US
Buys 13 Million Doses of Monkeypox Vaccine
https://www.nogeoingegneria.com/timeline/progetti/il-vaiolo-delle-scimmie-come-arma-biologica/