giovedì 7 giugno 2018

Un gioco molto bello




Voglio insegnare ai docenti un gioco molto bello. Entrate in classe come sempre, con la faccia preoccupata, però.
Vi guarderanno strano e forse ci sarà un po’ di silenzio, senza chiederlo.
Qualcuno chiederà cosa è successo, e voi gli racconterete che avete letto delle indiscrezioni su come mandare via tutti questi stranieri ingrati e anche un po’ delinquenti che vivono da noi.
Voi sapete che qualcuno degli studenti davanti a voi lo dice spesso, che gli stranieri rubano il lavoro, e cose così.
Direte loro che verranno create le brigate del lavoro italiano, appena finite le scuole ci saranno tre aree di intervento, agricoltura, ristorazione e cura delle persone, a casa o in residenze assistite.
Verranno fatti i calcoli scientificamente e ipotizziamo per semplicità che un terzo di voi sarà assegnato a una brigata diversa.
Sarà un passo necessario per riprenderci i lavori che ci hanno rubato, dicono nelle alte sfere.
– Sta scherzando, vero professore?
– Lasciatemi andare avanti e ne sentirete delle belle.
Dicevo, un terzo di voi andrà a lavorare in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, nella raccolta pomodori, agrumi, e tutto il resto, e quegli africani e quelli dell’Europa dell’Est li manderanno a casa.
Hanno preparato lo slogan, “Prodotti italiani raccolti da mani italiani”, già vi piace, vero?
Certo, gli stipendi non sono granché, 30 euro al giorno per 10-12 ore di lavoro, e ci saranno grandi tendopoli comunitarie, anche baracche in lamiera, tutto made in Italy.
Qualche vocina proverà ad intervenire, ma voi gli direte
– Dopo, dopo, lasciami continuare.
Un altro terzo lavorerà nei ristoranti, lavare piatti, cucinare (ma i posti da chef sono tutti occupati), servire ai tavoli, insomma, tutto quello che è necessario. Qui si arriva a mille euro, sempre 10-12 ore, però il ristorante darà un posto letto.
La terza parte, donne soprattutto, opererà nelle residenze sanitarie, cura delle persone, al posto di romene e ucraine, vecchi e vecchie e malati italiani curati da mani italiani. Certo, a volte bisognerà pulire la merda, ma nessuno dovrà essere schizzinoso. Anche qui un migliaio di euro, per dodici ore di lavoro.
Avrete un futuro assicurato, ragazze e ragazzi.
Si farà un gran silenzio, udrete solo il rumore dei vostri passi, mentre uscite per prendere una bottiglietta d’acqua.
Quando tornerete vi chiederanno:
– Vero che scherzava, professore, lei scherza sempre…
– Questa, purtroppo, o per fortuna, è una cosa seria, e dopo tanto parlare le cose succedono.
Vi piace? Un mio collega a metà giuoco si mise a piangere, pensando alle brigate del lavoro e a quegli studenti che aveva davanti.

Ps: grazie a Cesare Zavattini, lui sa perché

Nessun commento:

Posta un commento