giovedì 10 marzo 2022

Il cromosoma Calcutta - Amitav Ghosh


se si tiene conto che c’è di mezzo la scienza, si viaggia nel tempo, c’è la tecnologia, c’è un’indagine senza polizia, la ricerca di una o più persone, un complotto, una setta, che l’ambientazione è prevalentemente a Calcutta, che è un mondo altro dal nostro, se si tiene conto che è misterioso, che è una corsa contro il tempo, il romanzo è di fantascienza.

e se si aggiunge che è scritto benissimo, e altrettanto bene tradotto da Anna Nadotti, ci sono scuse per non leggere Il cromosoma Calcutta?

avvertenza: se lo inizi non puoi smettere, ma alla fine ti sarà piaciuto molto, promesso

 

 

 

 

Antar, il protagonista di Il cromosoma Calcutta di Amitav Ghosh (Neri Pozza, 2008, traduzione di A. Nadotti), si trova a cercare una persona misteriosamente scomparsa: Murugan, personaggio eccentrico che lavorava nella sua stessa azienda.
Per capire che fine possa aver fatto l’uomo, del quale resta solo un frammento del tesserino di riconoscimento, Antar si fa aiutare da un’intelligenza artificiale. Perché Murugan è scomparso senza lasciare traccia? Quale segreto nasconde? Antar ricorda di averlo conosciuto di persona in un lontano passato e il ricordo del loro incontro torna nella sua mente.

Quando i due uomini si conobbero, un racconto singolare caratterizzò la loro conversazione: la storia degli studi e delle scoperte di Ronald Ross, medico americano che praticava ricerche sulla malaria. Nel racconto di Murugan, molti personaggi ambigui entrano in contatto con Ross, che diventerà premio Nobel per la medicina. Fra questi spicca Lutchman, che incontra il medico in maniera apparentemente casuale e diventa sua cavia. Ma Murugan espone ad Antar una teoria complessa, che vede Ross usato come strumento da poteri superiori con lo scopo di ricavare una delle scoperte scientifiche più importanti per il genere umano.

È il cosiddetto “cromosoma Calcutta”, una forma di mutazione del DNA che potrebbe portare a eccezionali risultati nel campo della medicina. Murugan spiega ad Antar che la riproduzione del cromosoma avviene in maniera differente da quanto conosciuto sinora e le sue potenzialità curative, in particolare nei confronti dei danni cerebrali causati dalla sifilide, sono eccezionali.
Antar, all’epoca, non aveva dato troppo peso ai racconti di Murugan, e ne perde i contatti fin quando non si sente in dovere di cercarlo…

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Se pensiamo alla fantascienza siamo abituati ad immaginare pianeti lontani, navicelle spaziali e creature mostruose. In questo caso particolare Il Cromosoma Calcutta rimane legato all’aspetto più letterale del termine, in quanto di parla di scienza da laboratorio, di ricerca, di provette, campioni, camici e analisi ematiche.

Sul limite di un confine difficile da identificare, Amitav Ghosh si muove con estrema maestria e crea un racconto avvincente, verosimile, in cui diventa quasi impossibile capire cosa sia realtà e cosa sia finzione letteraria.
Le sequenze temporali di questo romanzo sono costruite a regola d’arte; i pezzi del racconto vengono scelti e aggiunti con estrema cura, a suscitare sempre di più l’interesse nella lettura.
I personaggi, pur provenendo da luoghi e tempi lontani e non avendo apparentamenti punti in comune, si avvicinano e si incontrano in quanto legati da un comune denominatore.
Ed è così che Antar ritrova per caso una tessera di riconoscimento e viene a conoscenza delle vicende di Murugan, disperso a Calcutta mentre stava investigando su Ronald Ross, colui che aveva scoperto i metodi di trasmissione della malaria. Le scoperte di Ross però non sono così lineari, c’è qualcosa al di là di quello che appare: cospiratori in grado di condizionare il succedersi degli avvenimenti, che non sono poi così casuali, e di minacciare coloro che si oppongono al “progetto”…

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