domenica 27 marzo 2022

Dio è dalla nostra parte



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Quello che è successo, secondo me – Francesco Masala

 

Proviamo a immaginare un incontro di pugilato, la noble art, la chiama qualcuno, una guerra in quindici battaglie nella quale esistono delle regole (Muhammad Alì, splendido disertore, è stato un pugile immenso).

Le guerre guerreggiate non sono un arte così nobile (e agli assassini in divisa, e senza, gli arbitri, se non si possono comprare, non sono mai piaciuti, Dag Hammarskjold lo potrebbe testimoniare).

La guerra Russia-Ucraina è come un incontro di boxe clandestina, preparato per anni da chi organizza queste schifezze, fra un pugile-paese peso massimo e un pugile-paesecon una categoria di peso inferiore. La Russia da anni avvisava, nel deserto, che non avrebbe voluto combattere la guerra, che aveva delle richieste, più o meno legittime, che andavano discusse nelle sedi competenti.

Ma i boss degli incontri clandestini, senza regole, se non quelle, tenute nascoste, degli organizzatori stessi, avevano deciso da anni questa guerra, facendo sparire, o comprando, gli arbitri possibili, che per tempo avrebbero potuto risolvere ed evitare i problemi alla base della possibile guerra.

E quando i boss decidono qualcosa quello si fa, la guerra era stata decisa, addirittura gli organizzatori avevano stabiliti la data d’inizio.

Si capisce che quando l’incontro di boxe clandestina inizia quasi tutti danno la colpa a chi tira il primo colpo, soprattutto se è più grosso, e se poi la stampa (embedded) si concentra sulla povere vittime (il sangue fa crescere l’audience, si sa) è fatta, la colpa è di chi tira il primo colpo, gli organizzatori hanno raggiunto il loro obiettivo.

Nessuno si chiede più il perché e il come, chi lo fa è un nemico, viene sbeffeggiato ed emarginato, in tanti sensi, il tempo (sempre troppo tardi) dirà se chi fa domande è nemico della verità o della menzogna.

Vista da vicinissimo, foto, filmati, testimonianze e lunghe file della povera gente che scappa, sembra che la guerra sia tutta qui, tutto quello che è nascosto è invisibile e indicibile.

Gli organizzatori si sfregano le mani, morte e distruzione non li disturbano, anzi, è il loro pane quotidiano, Dio è dalla nostra parte, dicono, Bob Dylan* ce l’aveva detto e cantato...

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