mercoledì 30 marzo 2022

La guerra continua

 



Quello che è successo, secondo me (2) – Francesco Masala

Continuiamo con l’analogia con il pugilato, la noble art.

Se questa guerra fosse un incontro di pugilato secondo le regole, dall’angolo, l’allenatore ucraino avrebbe gettato la spugna, e comunque l’arbitro avrebbe dichiarato la fine dell’incontro dopo il primo round, per manifesta inferiorità del combattente ucraino.

Che bello se fosse un incontro di pugilato pulito!

Nella guerra guerreggiata non ci si arrende mai, tanto chi decide di non arrendersi non muore mai perchè tocca al soldati e alla povera gente crepare. Magari potrebbe succedere fra qualche settimana che ci lasci la pelle chi è in alto: alla fine della guerra – è solo un’ipotesi remota, naturalmente – un sicario di qualche servizio segreto occidentale, travestito da russo, potrebbe ammazzare qualcuno per chiudergli la bocca, se per caso gli venisse in mente di raccontare l’indicibile.

Analizziamo adesso cosa accade in quel capannone abbandonato dove si svolge l’incontro/scontro fra i due pugili, organizzato dal boss dei boss.

Sono stati invitati ad assistere di persona all’evento solo gli amici/alleati del boss, tutti gli altri potranno comunque seguire l’evento da remoto, informati dai giornalisti embedded, gente di fiducia.

Si aprono le scommesse fra i presenti, il boss che organizza avvisa che non tollererà scommesse a favore del pugile russo, si scommette quindi solo a favore del combattente ucraino.

Gli scommettitori (per coincidenza aderenti a un club esclusivo chiamato Nato, sapendo di essere, utili o inutili, idioti) si guardano in faccia un minuto, stupiti: ma come, scommettere sul più debole, siamo pazzi?, ma basta meno di un minuto e lo sguardo del boss per iniziare a scommettere sul combattente ucraino…

intanto, nella povera Italia, dopo il successo della infiltazione del PD nel gioco d’azzardo,  qui e qui, e nelle multinazionali di armi, qui (o sono quelle imprese a essersi infiltati nel PD e quindi nel governo e adesso sono loro il governo, dicono i “complottisti”) qualcuno comincia a pensare alle spese militari del 2% da mettere in Costituzione?

“La politica é il ramo dell’industria dedicato all’intrattenimento” diceva Frank Zappa; da  Reagan a Zelensky solo conferme.

scrive Carl Von Clausewitz: “la guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi”, sempre attuale

Intanto è morta anche Madeleine Albright, che riposi in guerra, qualcuno pensa che tutte le donne siano per la pace, forse non conoscono Victoria Nuland e Hillary Clinton ...

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articoli, video, musica e disegni di Massimo Troisi, Gian Luigi Deiana, Franco Fracassi, Ennio Caruccio, Frank Zappa, Julian Assange, Yvan Colonna, Madeleine Albright, Tonio Dell’Olio, Moni Ovadia, Fabio Armao, Rocco Artifoni, Danilo Tosarelli, Massimo Mazzucco, Joe Lauria, Paolo Nori, Dario Fabbri, Francesco Masala, Enrico Euli, Vincenzo Costa, Fausto Amodei, Piero Brombin, Benigno Moi, John Mearshmeier, Alessandro Visalli, Pepe Escobar, Marco Travaglio, Giulietto Chiesa, Andrea Zhok, Paolo Maddalena, Paolo Desogus, Giuseppe Masala, Thomas Fazi, Daniele Lanza, Yo Yo Mundi, Wu Ming, Fabio Vighi, Maurizio Vezzosi, Carl Von Clausewitz

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