La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta – Theodor W. Adorno
Premesso che tutte le guerre sono da condannare, e naturalmente anche quella in Ucraina, che è l’ultima di centinaia di guerre nel mondo dopo la seconda guerra mondiale, detto questo, quando la polvere delle macerie e delle fosse comuni si sarà posata bisognerà fare i conti, ma sarà tardi, bisogna farlo subito.
provo ad affrontare alcuni punti su cui riflettere, secondo me, conoscendo bene le parole di Frank Zappa: una delle mie tesi filosofiche preferite è che la gente sarà d’accordo con te solo se è giá d’accordo con te. Non riesci a cambiare la mente degli altri.
1 – la Russia si è presa la parte del torto, chi attacca ha torto, ma leggendo e ascoltando Romano Prodi, Sergio Romano, Marcello Foa, fra gli altri, noti complottisti, sembra di capire che l’Europa avesse deciso, già dal 2008, che l’Ucraina sarebbe dovuto essere uno stato cuscinetto e fuori dalla Nato, che gli Usa sono dietro a tutti i colpi di stato e cambi dei governi nei paesi dell’ex-Urss, che la Russia ha torto sulla guerra, ma non ha torto sulle richieste, inascoltate, politiche e geostategiche.
2 – gli Usa (il paese più terrorista del mondo), dopo la caduta del Muro di Berlino, hanno deciso che avrebbero dominato il mondo, a qualsiasi costo (l’unico nemico buono è quello morto, come per gli indiani d’America, né più, né meno, e una volta conquistato, di quel paese si fa saccheggio, l’Iraq ricorda qualcosa?)
3 – la Russia, legittimamente, non vuole i missili, della Nato sui suoi confini, come gli Usa, legittimamente, non vogliono missili puntati contro di loro ai confini del Canada e del Messico, la regola che Usa ed Europa seguono è la regola diabolica fai agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.
4 – la vergogna dell’Europa è che sembra composta di stati a stelle e strisce, nella fase di declino degli Usa, si sono rimangiati le promesse alla Russia, sull’Ucraina stato cuscinetto e fuori dalla Nato, inviano, come ordinano gli Usa, armi (finanziate con gli eurobond o fuori bilancio?) agli ucraini, che hanno appaltato la difesa a milizie paramilitari neonaziste.
proviamo a seguire il cortocircuito, l’Europa (Germania compresa) nata dalle macerie del nazifascismo, consegna le sue armi ai neonazisti dell’Ucraina, come se niente fosse (magari qualche generale potrebbe essere consultato quando si parla di guerra), la Comunità Europea nata dai sogni e dalle idee di chi stava nella carceri fasciste dà le sue armi ai neonazisti (meno male che Spinelli e Pertini non assistono a questo atto ignobile).
5 – accogliamo i migranti che vengono da un paese attaccato dal nemico, lasciamo affogare i migranti creati dalle guerre Usa ed europee, Afghanistan e Iraq, per esempio, e quelli che arrivano dai continenti di cui tutti gli stati europei, d’amore e d’accordo, si erano spartiti i territori, per depredarli, e poi una volta che gli stati africani e il vicino e il medio oriente, disegnati col righello dai colonialisti europei, hanno raggiunto l’indipendenza, sono stati strangolati dalla politica agricola europea e dai dazi, dall’Isis e dalle bombe turche sui curdi, tutte armi per creare migranti, che non piacciono all’Europa.
6 – l’Europa, anzichè cercare la pace con il suo vicino, sostiene una guerra per procura su pressioni Usa, come un morto che cammina (ancora per poco, temo).
è raro, nella storia, vedere dei paesi che operano contro ìl proprio interesse, (economico, politico, geostrategico), quello dei loro cittadini, e quello delle loro imprese; l’Europa, gigante economico, ma pulce nella politica, è uno di quei casi.
7 – faccio una proposta/provocazione per far rinsavire l’Europa, si crei subito un battaglione, per semplicità lo chiameremo Battaglione Europa, composto dai figli e figlie e nipoti dei parlamentari europei e nazionali che sono d’accordo per mandare le armi ai neonazisti, il battaglione sia rimpolpato dai figli e figlie e nipoti dei giornalisti d’accordo con tale scelta, e contrari a un Ucraina neutrale e fuori dalla Nato, come vuole la Russia (e come voleva l’Europa nel 2008). Si troverà un accordo con la Russia prima che il battaglione parta, sono sicuro.
8 – diplomazia, diplomazia, diplomazia.
Il nemico – Bertolt Brecht
Al momento di marciare
molti non sanno
che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda
è la voce del loro nemico.
E chi parla del nemico
è lui stesso il nemico.
Francesco Masala
...continua qui
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