martedì 4 ottobre 2022

J’accuse - Giulio Moscatelli

(Tutti colpevoli)

Questa è una requisitoria ed è rivolta contro tutti: almeno contro i principali attori che fin qui da lungo tempo hanno agito nella Storia. 

Vi accuso di falsità o di malvagità; nel migliore dei casi di “fallimento”.  

Vi passerò in rassegna in ordine sparso…ma cominciamo dai marxisti (tranquilli, seguiranno tutti gli altri). 

La classe-guida sarebbe il proletariato vero? Quelli che cambieranno la storia vero? La borghesia capitalistica come ultima forma di antagonismo vero?  Ebbene vi avverto che non esiste più né classe dei lavoratori, né borghesia ma solo un immenso, orribile lumpenproletariat…come diceva il vostro fondatore? «la classe operaia non ha da realizzare alcun ideale» … certo è tutto “scienza”. Solo che la storia è “fatta di fatti” e contro di essi non si argomenta: e i fatti dicono che la Russia ha impiegato 30 anni per riprendersi dalla catastrofe sovietica da cui è uscita sconfitta nell’89 e i partiti comunisti europei -italiano in primis- hanno finito la loro corsa come alfieri della Nato e del globalismo capitalistico. Non c’è che dire. Come si diceva? alcun ideale, solo quello che dice il partito è buono: ecco perché i militanti (educati a questo relativismo e questo machiavellismo cinico e maldigerito) non hanno mosso ciglio quando i sindacati di riferimento della sinistra li hanno venduti al nemico: “non capisco ma mi adeguo” … E non c’è nulla da  controbattere perché i fatti sono stati questi e nessuno li può cambiare; come dicevate? “le dure repliche della storia” … beh eccovele servite su un bel piatto. 

E passiamo ad altri (parenti stretti): gli illuministi, i nipotini di Voltaire, quelli della “ragion strumentale”, quelli del “tutto si può fare” basta farlo nel modo più razionale, che portano dritti dritti ai lager e al razzismo; anaffettivi fino a calcolare quanti negri ci vanno delle stive delle navi negriere (e magari perché no? quanti no-vax ci stanno nei container…).  

Nella famiglia ci sono pure i “materialisti” (la progenie di D’Holbach, Condillac, Mably ecc.) che nel loro esito meccanicistico sono i prodromi di quella personalizzazione della Natura uber alles (e della speculare svalutazione dell’essere umano) che sfocerà nel delirio malthusiano che vagheggia “contenimenti” drastici del numero della specie umana tanto cari agli autori della “Georgia guidestone”. Siete sempre voi dietro le maschere più aggiornate (vegani, green, animalisti, climatisti) e potenziate dai capitali dei vostri “filantropi” miliardari. Odiate i vostri simili (umani), semplice. 

Un posto di spicco sul banco degli accusati spetta ai positivisti: quelli della divinizzazione della “Scienza”, della venerazione delle macchine come totem e feticci perché dotati di quella forza di cui palesemente confessano di essere privi, per poi addebitarne la mancanza all’essere umano: ridicoli, non sapete (e non sappiamo) nemmeno che cosa sia la morte (e la vita)!  Ma sappiamo benissimo dove portano le vostre istanze: al transumanesimo, all’orgia dei cyborg e degli orchi (dove non sono risparmiati né la pedofilia né il commercio di organi). 

E passiamo agli altri: i cosiddetti liberisti, a quelli che vagheggiano un mondo dove il capitale permetterebbe la libera concorrenza, il farsi da sé, l’affermarsi del merito. Sciocchi, idioti. Ho già dimostrato qui ( https://frontiere.me/liberismo-che-roba-e/ ) che tutto ciò di cui blaterano non esiste: quello che invece esiste e si staglia minaccioso e gigantesco è la concentrazione di capitali finanziari e di beni di produzione. L’elefantiaca mole dei trust di pochissimi noti che accentrano sempre più nelle proprie mani tutto ciò di cui il resto degli uomini ha (sempre meno) diritto per vivere. 

Nemmeno la scomparsa del ceto medio ha aperto gli occhi a questi berluschini in sedicesimo, aficionados di una saga per allocchi. 

Alziamo il tiro: inquadriamo nel mirino i sedicenti “fascisti” veri, quelli che si intestano virtù militari ed eroiche e il culto della corporeità guerriera: oggi che c’è bisogno di eroi dove siete finiti? In qualche pagliacciata di piazza roboante di saluti a braccio teso e canti nostalgici… che squallore! Storicamente quelli che diedero prova di valentìa militare sono finiti tutti a fornire quadri e manovalanza alla strategia della tensione (lato Nato, come Junio Valerio Borghese ha dimostrato): il vostro disprezzo della morte altro non era che disprezzo della vita…nulla più. 

Ma tutti i sopraddetti non sono i soli a meritare di finire nella “discarica della storia… no, non ho dimenticato quelli “buoni”, i cattolici (sia quelli impegnati in politica che gli altri …): sempre dalla parte dello sfruttamento dal 1200 sino ad oggi! L’alleanza prima era tra “trono ed altare” poi è passata a saldarsi in quella tra “ricchezza e altare, capitale e altare”… sempre a pregare per l’oppressore mai per l’oppresso. E non valga l’obiezione che la De rerum novarum si poneva su posizioni avanzate circa la questione sociale; no! ipocrisia e sterilità, al punto che rapidissimo fu il fulmine della scomunica per i comunisti ma MAI è scoccata la folgore né per liberali, né per liberisti, né per i libertari, né per i concentratori di capitali. E questo fino ad oggi. Anche questi sono fatti che non permettono argomenti di replica. 

Il futuro farà a meno di tutti voi: la vostra occasione l’avete avuta. 

Tutti colpevoli, nessuno escluso, e nessuno di noi può evitare la punizione che appare nitida e vicina. 

Indignatio facit versus

https://frontiere.me/jaccuse/

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