La settimana scorsa, questa pubblicità satirica per le
elezioni – per il finto partito “Blood: A Strong Occupation for Israel” – è
diventata virale in Israele.
Dietro a questa pubblicità “SANGUE: una Forte Occupazione per Israele” ci siamo noi di Breaking the Silence.
Abbiamo anche messo dei cartelloni pubblicitari sulla principale autostrada
di Tel Aviv, con un pugno chiuso e la stella gialla di David, entrambi simboli
del partito fuorilegge suprematista ebraico ‘Kach’, la cui incarnazione moderna
si prevede che dopo queste elezioni diventerà il terzo più grande partito alla
Knesset.
La nostra era satira.
Ma in Israele, la linea che separa la satira dalla realtà è talmente
sottile che si potrebbe perdonare la gente per aver scambiato questo Blood per un vero partito.
Quella che per noi è satira, per molti elettori ricorderà fin troppo i
manifesti dei partiti di destra.
Pochi giorni fa, i volontari che accompagnano i palestinesi a raccogliere
le loro olive in Cisgiordania sono stati brutalmente attaccati da una folla di
coloni, e ore dopo i soldati stessi sono stati attaccati dai coloni,
presumibilmente per non essere stati abbastanza compiacenti con loro.
Nella nostra realtà politica, “forza” e “sacrificio” funzionano come parole
d’ordine utili per l’oppressione e la supremazia perpetua sui palestinesi. Alla
fine, chi fa i veri sacrifici non sono i politici, ma i palestinesi che devono
vivere sotto occupazione giorno dopo giorno. E questo per non parlare delle
decine di migliaia di giovani soldati che ogni anno vengono mandati a uccidere
ed essere uccisi affinché questo incubo selvaggio continui.
La nostra finta campagna elettorale è intesa come un campanello d’allarme
per gli israeliani, che ora stanno andando alla quinta elezione in tre anni,
eppure l’occupazione è stata menzionata a malapena da qualcuno di loro.
Il nostro messaggio è chiaro: se non votate contro l’occupazione, votate a
favore.
Ed ecco il nostro spot:
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