Nel 2022 sono state 289 i “senza fissa dimora” deceduti: un numero mai così alto. Roma e Milano le città con il bollino nero.
Talmente invisibili da non fare notizia,
neanche quando perdono la vita per strada, in totale solitudine. Nel
2022 in Italia è morta una persona senza dimora al giorno portando il
bollettino dei decessi a quota 289 già a ottobre: ben 43 in più di
quelli registrati in tutto il 2021 e 81 in più rispetto al 2020. Si tratta del
numero più alto raccolto negli ultimi cinque anni dalla Fio.Psd,
la Federazione italiana degli organismi per le persone senza
dimora che con il suo osservatorio mappa i decessi tramite le
segnalazioni delle organizzazioni che seguono i senzatetto su
tutto il territorio nazionale. Nel 2019 l’associazione ne ha contati 219 e
l’anno precedente 211.
«I dati, purtroppo, confermano la
costante di un morto al giorno, una dimensione della tragedia mai vista in
questi anni», commenta Michele Ferraris, responsabile della
comunicazione della Fio.Psd. I dettagli sulle morti di quest’anno confluiranno
nel report che verrà pubblicato a inizio 2023, ma stando ai dati raccolti nel
2021, emerge che la maggior parte di queste persone viene ritrovata per strada
(46,8%), in sistemazioni di fortuna (29,7%) e in stazione (9%). Si muore anche
in ospedale (12,2%). Solo l’1,4% perde la vita in carcere e l’1% in strutture
territoriali.
La percentuale più alta dei decessi,
inoltre, si concentra nel Lazio e in Lombardia: nelle province di Roma
e Milano si consuma circa un terzo dei decessi. È una tendenza che potrebbe
trovare conferma anche nel 2022 con 44 morti registrati fino ad ora nella sola
provincia di Roma (24 sono avvenuti in città) e altri 32 nella provincia di
Milano (10 sono avvenuti in città). «Si tratta di città molto estese con una
popolazione di grandi dimensioni, a volte impreparate ad affrontare crisi
sistemiche», dice Ferraris: «Così come in un piccolo centro è difficile che una
persona viva per strada, figuriamoci morire abbandonata a se stessa, possiamo immaginare
come più facilmente ciò possa accadere dove i numeri sono elevati e non si
affronta il problema con metodi nuovi e a volte non ascoltando le realtà che se
ne occupano».
Le persone senza dimora muoiono tutti i
giorni. Lo dimostrano i dati dell’anno in corso, destinati a crescere fino a
dicembre: «Dare i numeri o fare previsioni è triste e non utile – aggiunge
Ferraris -, ma il dato è chiaro e il timore molto forte». Il timore che il 2022
sia l’anno record dei decessi delle persone senza dimora è già diventato
realtà. Secondo Ferraris «non esiste una causa unica e chiara» che spieghi il
perché di numeri così alti quest’anno. È possibile, tuttavia, che
l’aumento dei decessi sia riconducibile all’aumento dei senza dimora:
«Esiste – prosegue il referente della Fio.Psd – una tendenza e una situazione
nazionale che possono spiegare questo aumento: la povertà è aumentata
in tutte le fasce medio basse. Questo spinge sempre più in basso chi già
viveva grandi difficoltà e situazioni di disperazione».
E spesso tutto ciò porta queste persone
ad «abbassare le difese e l’attenzione, a non curarsi più di sé e dei
pericoli». Tanto che, stando ai dati del 2021 e al luogo di ritrovamento delle
persone decedute, emerge come la principale causa di queste morti non è
il freddo invernale: il 44% dei decessi, infatti, si verifica a causa di
incidenti, il 39% per motivi di salute o di freddo, il 12% per episodi di
violenza e il 5% per suicidio.
«Nessuna forza politica ha messo il
tema dei senzatetto nel proprio programma», osserva il referente della
Fio.Psd. Durante la campagna elettorale appena conclusa, l’associazione
si è rivolta ai leader politici chiedendo maggiore attenzione
sui temi dell’esclusione abitativa, del sostegno al reddito e della povertà
energetica. «Nessuno ha valutato opportuno rispondere alla nostra lettera»,
dice Ferraris: «Speriamo che questo non sottenda il totale disinteresse nei
confronti di una popolazione inerme e che non vota». Con un bollettino che ogni
giorno segna un nuovo decesso, questo non può essere il momento del silenzio: «Dal
prossimo governo ci attendiamo massima attenzione agli ultimi. Si tratta di
rispettare e far rispettare la Costituzione e i diritti di ogni essere umano.
La Fio.Psd è sempre disponibile al confronto con le Istituzioni, nel rispetto
reciproco e dei propri ruoli. Disponibile, ma sempre vigile», conclude
Ferraris.
da Avvenire
Morti senza
dimora, la strage invisibile
La strage invisibile
I Senza Dimora muoiono tutti i mesi, non solo d’inverno*
Ogni anno, all’arrivo delle prime giornate di freddo
invernale, siamo chiamati a commentare la cronaca di alcune morti in strada, l’Emergenza Freddo, che emergenza
non può essere
Il dato è invece molto diverso e ben più pesante, i senza dimora muoiono tutti i mesi, nelle
ultime quattro stagioni 79 sono deceduti d’inverno, 53 in primavera, altri 53 in estate e
60 in autunno
Le persone decedute portavano con sé tutti i tratti
di una grave emarginazione adulta fatta di grande sofferenza e di uno stato di
degrado personale (volti o corpi affaticati, salute psico-fisica compromessa,
stato di abbandono, isolamento relazionale); al 92% erano uomini, per due terzi
stranieri e, dai dati raccolti, con una età media di 49 anni
Il luogo di ritrovamento racconta che la causa
principale non è il freddo. Non è stato sempre facile
infatti risalire alle ragioni primarie ma sempre grazie alla ricostruzione di
chi conosceva le persone è stato possibile riscontrare come il 60% dei decessi è per incidente/violenza/suicidio e
il 40% per motivi di salute
La salute delle persone senza dimora è uno degli
aspetti più importanti su cui da anni i servizi del lavoro sociale provano a
lavorare. Eppure l’accesso ai servizi di cura o l’avvio di percorsi di
prevenzione sono ad oggi difficilissimi da realizzare...
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