sabato 5 maggio 2018

Non importa quello che si dice, ma come lo si dice e quando lo si dice - Gianni Lixi




Ci voleva stomaco, ci voleva uno stomaco a prova di chiodi per ascoltare il nulla che Netanyahu in diretta televisiva ed in inglese comunicava al mondo. Una sciorinata di slides che non aggiungevano nulla a quello che già si sapeva[1]. Il nulla. Il nulla che però faceva parte di una patomima israelo-americana per  accelerare un evento diventato ormai  l’ossessione di Netanyahu e di parte del suo popolo: la guerra all’Iran. Ed infatti a strettissimo giro di posta è stato rilasciato il comunicato già preparato dal segretariato di stato americano: il trattato con l’Iran deve essere annullato. La settimana prima altre bugie avevano scatenato una gragnola di missili in territorio Siriano. Netanyahu,  primo ministro di un popolo (difficile chiamarlo stato: chi sa dove inizia e dove finisce israele?)  che occupa 3 stati(Siria, Libano e Palestina); che possiede la bomba atomica che però non è soggetta a nessun trattato perché ufficialmente non ce l’ha; che qualche ora prima bombardava delle basi iraniane in Siria (ma non è dato sapere con certezza perché in questo pazzo mondo è normale che uno bombardi un altro paese e che non dica neanche che è stato lui a bombardare), sciorinava bugie per salvare la sua poltrona (traballante perché è un disonesto imbroglione). Questo signore sta portando il pianeta verso una guerra israelo-americana contro l’Iran dalle conseguenze tanto imprevedibili quanto catastrofiche per l’Umanità. Ed alla base di tutto questo solo bugie. Dette bene ed al momento giusto, ma bugie, di cui gli israeliani sono maestri. Voglio qui citare una parte di un bell’articolo comparso recentemente su “Counterpouch” a firma di un avvocato newyorchese Stanley L Cohen (qui) : “Israele è bravo in quello che fa. Dannatamente bravo. No, non i massacri, la tortura, la detenzione amministrativa senza fine , il furto della  terra; questi sono fatti. Fatti di una cronaca funesta ma pubblica, anzi sbandierata e quasi orgogliosa dei “successi ottenuti ” in totale dispregio per le norme e le leggi internazionali. Quello in cui  eccelle davvero è la grande bugia … la riscrittura storica adattata ai suoi interessi; il pretesto; la capacità di rimodellare la realtà di ieri, oggi e sicuramente domani , in un percorso in cui nessun oltraggio è oltraggioso, nessun crimine troppo estremo, nessuna offesa troppo offensiva. Tutto  ovviamente, giustificato dal mantra per la sopravvivenza.  È un’abilità … una sventurata forma d’arte politica che converte la verità scomoda in un dogma egoista con conseguenze nefaste fin troppo prevedibili”.
Tornando all’assioma del titolo e riconsiderando le inopportune ed a conti fatti sciagurate parole di Abu Mazen di due gg fa, si può senza tema di smentita dire che c’era comunque più verità nelle sue  parole che nel nulla bugiardo di Netanyahu. Gli ebrei non sono usurai, come non lo sono i caucasici, gli arabi, gli africani. Ma è certamente vero che l’usura è stata praticata in molte parti d’Europa da molti  ebrei. E’ stato Il fanatismo popolare , usato contro gli ebrei dalla “Cristiana” Europa che ha contribuito alle inenarrabili persecuzioni che hanno visto gli ebrei dover scappare da una nazione all’altra. A questo punto mi sia permesso dire che sono stati i tolleranti arabi che hanno dato ospitalità agli ebrei in Spagna durante la dominazione araba, per poi esserne ricacciati fuori alla riconquista della Spagna da parte degli europei. Delle atrocità dell’olocausto non è forse neanche il caso  di parlarne . Anzi si forse è il caso. Ogni volta che affronto il problema mi sembra impossibile che l’uomo sia potuto arrivare ad un disprezzo del suo stesso genere così efferato. Spero solo che rimanga stampato nella testa e nell’anima di tutti gli uomini. Non mi sembra però che questa speranza sia ben riposta. Sono in molti gli uomini che tendono a dimenticare. Ed i primi sono proprio molti israeliani. Abu Mazen come già detto ha pronunciato forse delle parole inopportune (sopratutto per i Palestinesi) ma che avevano un fondo di verità, Netanyahu ha detto solo bugie. Ma Abu Mazen le ha pronunciate in un periodo storico dove il grande capitale e la lobby delle armi che appoggia israele ed israele stesso utilizza ogni pretesto per accusare chiunque non sia in linea con lui di antisemitismo. Succede in ogni nazione, ma   l’esempio più emblematico in questo periodo è in Gran Bretagna. Qui Corbin è costretto dalla lobby laburista israeliana a scusarsi un giorno si e l’altro pure per  virgole, sguardi, esclamazioni che sono etichettate come comportamenti o discorsi antisemiti ma dietro i quali non c’è assolutamente nulla di antisemita.
Insomma non importa quello che si dice ma come e soprattutto quando lo si dice!
[1] 30/04/18 ANSA; dichiarazione dell’alto rappresentante per la politica estera in Europa Federica Mogherini: “Non ho visto da parte di Netanyahu argomenti che provino una violazione da parte dell’Iran” di un accordo che “fu creato proprio perché fra le parti non c’era la fiducia”.


Nessun commento:

Posta un commento