Famiglia
Cristiana ama il dialogo con i lettori. È sempre stato proficuo e sereno anche
nella differenza. Lo dimostrano le numerose lettere, spesso su temi caldi e
delicati: complimenti, richieste di aiuto. A volte critiche. Il tutto sul piano
del rispetto e della tolleranza. Vorremmo fosse così anche
quando si tratta dei numerosi commenti che compaiono sul nostro sito on line o
sulla pagina Facebook. Purtroppo accanto a chi dissente con rispetto,
ecco comparire numerosi gli haters. Tanti
nemici, tanto onore, si dice. Ma non è una consolazione per chi si trova a
leggere osservazioni che potrebbero essere dette con altri toni. “Brandendo”
una tastiera dietro uno schermo, c’è chi preferisce esprimere contrarietà
offendendo. Tralasciamo di citare bestemmie e volgarità. I messaggi che le
contengono vengono immediatamente cestinati. Ma soffermiamoci sui numerosi
nostri odiatori che a qualunque articolo rispondono con banali e inutili
osservazioni, spesso ripetitive e fuori luogo, ispirate da rancore e ideologia. I
vigliacchi leoni da tastiera spesso si nascondono
dietro un nick name o un falso nome. Sono ripetitivi, violenti e
incapaci di dialogare. Soprattutto non lasciano spazio ai commenti, anche
negativi, di lettori più pacati ed educati.
Tra i temi
ricorrenti: gli immigrati, “ospitateli nelle vostre case”; la Chiesa che invita
all’accoglienza, “pensate piuttosto ai vostri preti pedo li o all’attico di
Bertone”; lotta alla povertà, “siete diventati comunisti... sembra di leggere
l’Unità”; il rispetto per le altre religioni, “dovreste
chiamarvi “Famiglia Musulmana”, “siete diventati adoratori di Allah”. E poi le
accuse a Francesco, non un Papa ma un “usurpatore”, un “eretico”, la “causa
della fine del cattolicesimo”. Ci fermiamo e preferiamo pensare ai tanti
lettori sobri e intelligenti che cercano il confronto senza offendere.
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