Sig. Presidente Trump, buongiorno: il governo italiano desidera
informarLa che due cittadini del suo grande paese sono sbarcati a Roma da una
nave addetta al soccorso in mare, dopo aver tentato di attraversare l’Atlantico
in gommone. Nella capitale italiana, alloggiati in albergo di lusso poiché
foraggiati dalla sinistra, hanno tentato l’acquisto di beni di prima necessità
(cocaina) e hanno purtroppo subito una truffa (i venditori al dettaglio
nord-africani gli hanno rifilato dell’aspirina).
Questo ha comprensibilmente irritato i suoi connazionali, uno dei quali
ha massacrato con otto coltellate un membro delle nostre forze dell’ordine.
Sviati da informazioni errate, abbiamo in principio definito i due
statunitensi “maledetti animali bastardi” e stavamo per riscrivere il
Codice Penale per condannarli ai lavori forzati, giustiziarli e espellerli, non
avendo ben chiaro in che ordine fare queste cose, ma sono dettagli: la cosa
importante era sfruttare la vicenda per la nostra propaganda. Come lei ben sa,
il clima politico attuale richiede sempre maggiori incitamenti alla brutalità
che non risolvono alcun problema ma gonfiano le nostre percentuali di elettori
e quindi, soprattutto, le nostre tasche.
Ora che però conosciamo la nazionalità dei coinvolti, siamo un po’
incerti sul prossimo corso d’azione. Sarebbe così gentile da fornirci qualche
documento farlocco che li identifichi come nipoti di Sanders o delle immagini
“photoshoppate” che li ritraggano sotto braccio ad Alexandria Ocasio-Cortez? Ci
aiuterebbe a chiarire che la colpa di qualsiasi atrocità accada in Italia è
sempre dei nostri avversari politici.
Ringraziandola anticipatamente, ci firmiamo come il fedele e servile
“governo del cambiamento”, sdraiato a tappeto sotto i piedi dei
potenti: viva la grande Russia! (Salvini, no, che accidente fai?!) viva la
bandiera stelle e strisce, viva l’aquila americana!
Maria G. Di Rienzo
non avrei saputo dirlo
meglio...
. . .
nel delirio di queste ore, guardato da lontano con un sorriso beffardo
che è riuscito a vincere persino la pietà umana per quel carabiniere ammazzato
e vigliaccamente strumentalizzato, non posso risparmiarmi di cogliere il lato
surreale della faccenda: che i pusher truffatori e derubati,
effettivamente nord-africani, secondo la migliore tradizione, siano andati a
fare denuncia del furto subito, talmente si sentivano sicuri, e che i
carabinieri si sono mossi al loro servizio.
ma, cristo, non li conoscevano? quando abitavo in città, e proprio nel
quartiere dello spaccio, tutti conoscevamo di viso, se non proprio per nome e
cognome, gli spacciatori, tranne la questura (forse...).
a me pare che questo sia il punto da approfondire, perché l'impunità
garantita agli spacciatori allora a Brescia si risolse dopo qualche tempo col
trasferimento del questore colluso.
e non mi pare che la situazione sia cambiata affatto, sotto la guida
stentorea e tuittatrice del Capitan Gradassa, il quale più strepita e meglio
nasconde il fiasco totale della sua politica di ministro della polizia, il
quale evidentemente cerca l'insicurezza ben più che la tranquillità dei
cittadini.
anche noi diciamo No ai venditori abusivi di merce contraffatta.
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