Il
governo italiano con il cosiddetto "decreto sicurezza della razza
bis" intende impedire ai soccorritori volontari di salvare vite umane nel
Mediterraneo.
Questo significa condannare a morte i naufraghi, vittime inermi ed innocenti di una insensata, scellerata violenza.
*
Il governo italiano non solo omette di soccorrere esseri umani in pericolo, ma si adopera per impedire che altri lo facciano.
Il governo italiano non solo non soccorre i superstiti dei lager libici, ma si adopera per impedire che possano salvarsi.
*
Da lunedì 22 luglio 2019 il Parlamento italiano dovrà' decidere se avallare un flagrante crimine contro l'umanità o respingere il "decreto sicurezza della razza bis" e così difendere l'umanità, la civiltà', la democrazia e il diritto.
Chiediamo al Parlamento di rigettare lo scellerato "decreto sicurezza della razza bis" che di fatto condanna a morte degli esseri umani naufraghi inermi ed innocenti.
E chiediamo ad ogni persona di volontà buona di manifestare adesso nonviolentemente il proprio impegno in difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa della Costituzione della Repubblica italiana che riconosce e difende i diritti umani.
*
Chiediamo a chi ci legge di invitare il Parlamento a respingere il "decreto sicurezza della razza bis".
E' possibile scrivere ad ogni parlamentare attraverso il sito www.senato.it e www.camera.it dove sono disponibili le e-mail di tutti i membri dell'organo legislativo.
*
Proponiamo a chi ci legge di condividere l'appello al Presidente della Repubblica promosso dalla partigiana Lidia Menapace, dal missionario padre Alex Zanotelli e da molte altre persone, che recita:
"Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei è il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo".
Per adesioni: centropacevt@gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.
Chiediamo a chi ci legge di diffondere questo appello.
Il governo italiano non può condannare a morte i naufraghi.
Salvare le vite è il primo dovere.
Questo significa condannare a morte i naufraghi, vittime inermi ed innocenti di una insensata, scellerata violenza.
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Il governo italiano non solo omette di soccorrere esseri umani in pericolo, ma si adopera per impedire che altri lo facciano.
Il governo italiano non solo non soccorre i superstiti dei lager libici, ma si adopera per impedire che possano salvarsi.
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Da lunedì 22 luglio 2019 il Parlamento italiano dovrà' decidere se avallare un flagrante crimine contro l'umanità o respingere il "decreto sicurezza della razza bis" e così difendere l'umanità, la civiltà', la democrazia e il diritto.
Chiediamo al Parlamento di rigettare lo scellerato "decreto sicurezza della razza bis" che di fatto condanna a morte degli esseri umani naufraghi inermi ed innocenti.
E chiediamo ad ogni persona di volontà buona di manifestare adesso nonviolentemente il proprio impegno in difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa della Costituzione della Repubblica italiana che riconosce e difende i diritti umani.
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Chiediamo a chi ci legge di invitare il Parlamento a respingere il "decreto sicurezza della razza bis".
E' possibile scrivere ad ogni parlamentare attraverso il sito www.senato.it e www.camera.it dove sono disponibili le e-mail di tutti i membri dell'organo legislativo.
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Proponiamo a chi ci legge di condividere l'appello al Presidente della Repubblica promosso dalla partigiana Lidia Menapace, dal missionario padre Alex Zanotelli e da molte altre persone, che recita:
"Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei è il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo".
Per adesioni: centropacevt@gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.
Chiediamo a chi ci legge di diffondere questo appello.
Il governo italiano non può condannare a morte i naufraghi.
Salvare le vite è il primo dovere.
Il
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della
biosfera" di Viterbo
Viterbo,
21 luglio 2019
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