Il romanzo è ambientato a Parigi, tra i Passages de Paris e il Baeubourg, quei passages che avevano colpito Walter Benjamin (QUI l’inizio di un documentario, con sottotitoli in spagnolo, QUI il doc completo, in inglese, di Judith Wechsler).
C’è un protagonista,
sullo sfondo, Marcel Duchamp (qui e qui, per chi vuole
ripassare, qui un'intervista), le sue opere, la sua creatività, i suoi personaggi, quelli veri sono
Victor Blainville, fotografo investigatore di omicidi che lo vedono coinvolto
in qualche modo, il poliziotto “democratico” e Rose.
Un bel libro per le persone normali, un libro imperdibile per gli amanti
di Marcel Duchamp.
Buona lettura.
Il fotografo Victor Blainville, protagonista
parigino dei romanzi di Vilar, non è un investigatore comune: detesta le
inchieste, i poliziotti e le cattive sceneggiature. Quando gli danno un
appuntamento in uno dei passages di Parigi e vi rinviene il corpo di una donna
in una posa molto studiata, non si accontenta di fotografarlo. La scena macabra
che gli si apre davanti è la fedele ricostruzione dell’ultima opera di Marcel
Duchamp, Etant données... C’è di che lambiccarsi il cervello:
perché Blainville è stato coinvolto in un crimine commesso sicuramente da un
esteta? Così, quando un’avvenente libraia gli dà appuntamento in un altro
passage, Victor si mette allerta. Naturalmente il nome di lei è Rose, lo
pseudonimo usato da Duchamp... Troppe coincidenze!
Un noir raffinato e autoironico, che mescola
provocazione dada e vita.
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