mercoledì 22 settembre 2021

Appartengo a una cultura

 


Appartengo a una cultura - Alessandro Ghebreigziabiher

 

Libero adattamento di I belong to a culture, tratto dall'opera teatrale The Normal Heart, di Larry Kramer:

Appartengo a una cultura che include Mansa Musa I del Mali, l’uomo più ricco della storia, la regina guerriera Nzinga di Ndongo e MatambaAlessandro De Medici principe di Firenze, Abram Petrovič Gannibal, che portato in Russia come schiavo per Pietro il Grande divenne maggiore, generale del Genio militare, governatore di Reval e nobile dell'Impero, Blanche Bruce, il quale anch’egli reso schiavo cambiò il suo destino con le sue mani e divenne il primo senatore nero a restare in carica negli USA per tutto il suo mandato, Vicente Guerrero, il primo presidente nero nelle Americhe cento ottanta anni prima di Obama, Yasuke, pure lui deportato come schiavo in Giappone diventando poi un celebre samurai. Ma anche Martin Luther King, lo stesso Barack ObamaMalcom XNelson MandelaBob MarleyHarriet TubmanStephen Biko. Per non parlare delle scrittrici e degli scrittori Alice WalkerJames BaldwinAlex HaleyToni MorrisonAugust WilsonChinua Achebe, degli atleti Muhammad AliPeléCarl LewisUsain BoltMichael Jordan e di molti, moltissimi altri in ogni campo.

Queste non sono persone invisibili.

I neri durante le due guerre mondiali hanno combattuto e sono morti come tutti gli altri, mentre nella Germania nazista venivano sterilizzati, incarcerati e uccisi. Perché non insegnano niente di tutto questo nelle scuole?

L'unico modo per sviluppare un vero orgoglio è nell’esigere il riconoscimento di una cultura che non è solo legata al colore della pelle.

Ogni cosa è lì: per tutta la storia ci siamo stati; ma dobbiamo rivendicarlo, e identificare chi ne ha fatto parte, e articolare cosa c'è nelle nostre menti e nei nostri cuori e tutti i nostri contributi creativi su questa terra. E finché non lo faremo, finché non ci organizzeremo in blocco per quartiere per città per stato in una comunità visibile unita che reagisce, siamo condannati.

Nel mentre, voglio essere definito così: come uno di coloro che hanno combattuto questa guerra.


da qui

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