“Il 30 dicembre 2019 rimarrà una data fondamentale nella storia della
Giustizia italiana. Come dite? Sono stati individuati e condannati i mandanti della
strage nella Banca dell’Agricoltura? Oppure è stato riconosciuto ufficialmente
l’assassinio di Pino Pinelli, ferroviere anarchico, nella Questura di Milano?
Era innocente, naturalmente, ma quella è roba vecchia, non interessa più a
nessuno! Come dite? È stata individuata e determinata “la responsabilità penale
e amministrativa del commissario straordinario, dell’affittuario o acquirente
(e dei soggetti da questi delegati) dell’Ilva di Taranto in relazione alle
condotte poste in essere in attuazione del Piano ambientale”? Sì, d’accordo,
questa è toria recente, una storia che riguarda lavoratori e cittadini, molte
sofferenze, morti per cancro… uffa che noia.
No, il 30 Dicembre 2019 rimarrà come fulgido esempio di efficienza
della Magistratura e di coraggio delle nostre Forze dell’Ordine, in primis
dell’Arma dei Carabinieri: a poche ore dalla sospensione delle misure cautelari
è stata rintracciata, arrestata e tradotta in carcere una pericolosa terrorista
ambientale (che non so che cosa voglia dire ma è sicuramente una aggravante).
Come dite? Era a casa sua? Sì, però era già evasa in precedenza! Girava
libera e sotto gli occhi di tutte le persone che volevano vederla, dite? Beh,
se i carabinieri non volevano vederla avranno avuto un buon motivo.
Comunque: la signora è stata condannata perché “aprendo le sbarre di un
casello cagionava danno economico alla società autostrade”. La società
autostrade con la propria incuria ha ammazzato 43 persone in una sola volta, è
vero, ma come fai a stabilire le responsabilità? Troppo complicato. E poi lì in
mezzo ci sono personaggi importanti, non puoi sapere chi vai a pizzicare. Come
nelle ferrovie, sì, a Viareggio ne sono morti 39, bruciati vivi. Lì grazie alla
testardaggine dei familiari qualche responsabile è stato individuato, dopo
molti anni e molte spese. Lo Stato? No, lo Stato si è ritirato dal processo,
naturalmente.
Come dite? La Giustizia deve essere uguale per tutti? Che pretesa!
Comunque: la signora può considerarsi fortunata. Giuseppe, per
avere spostato delle transenne, è stato portato in caserma e giustiziato.
D’accordo, un gesto meno nobile il suo: Giuseppe era un burlone e aveva bevuto
un po’ troppo. Non era ubriaco Riccardo: veniva curato in un centro
di salute mentale da quando era ritornato dal servizio militare sconvolto dagli
atti di nonnismo subiti. Il giorno in cui ha saputo di essere stato assunto per
lavorare alla nettezza urbana era così felice che è uscito sul balcone a
festeggiare con i petardi. Era nudo. È morto, con i piedi legati col fil di ferro,
per “compressione toracica”. Come quel ragazzino, Federico. Lui
almeno ha avuto diritto a una testimone e un processo: i suoi assassini sono
stati condannati, non in quanto tali ma per le bugie che hanno raccontato…
Hanno preso un paio di anni più della signora in questione. Anche Michele è
morto per arresto cardiaco mentre gli agenti lo stavano ammanettando a terra.
C’è chi ha testimoniato che “è stato ammazzato di botte”. Esagerazioni. La
Corte ha sentenziato che i colpi inferti dai poliziotti, intervenuti per
“schiamazzi”, erano necessari per “vincere la resistenza” dell’uomo. Aldo oggi
non morirebbe: lo avevano arrestato perché nell’orto coltivava qualche pianta
di marijuana ad uso personale…
Ho capito, l’elenco è lungo e vi state annoiando. Non è colpa mia: sono
tantissimi i casi in cui la Giustizia non ha fatto Giustizia. E Nicoletta lo
sa.
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Cronologia:
Autostrade Ponte Morandi, Genova 2018
Michele Ferrulli, Milano 2011
Strage, pardon, incidente ferroviario, Viareggio 2009
Giuseppe Uva, detto Pino, Varese 2008
Aldo Bianzino, Perugia 2007
Riccardo Rasman, Trieste 2006
Federico Aldrovandi, Ferrara 2005
Strage di piazza Fontana, Milano 1969
Ilva di Taranto, dal 1961 innumerevoli morti per tumore.
Autostrade Ponte Morandi, Genova 2018
Michele Ferrulli, Milano 2011
Strage, pardon, incidente ferroviario, Viareggio 2009
Giuseppe Uva, detto Pino, Varese 2008
Aldo Bianzino, Perugia 2007
Riccardo Rasman, Trieste 2006
Federico Aldrovandi, Ferrara 2005
Strage di piazza Fontana, Milano 1969
Ilva di Taranto, dal 1961 innumerevoli morti per tumore.
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