il girotondo dei bambini morti: saman e la sua ombra
il mito trascolora l'orrore della realtà, quello di un ordine sociale che
divora la parte indifesa tra i propri figli; la mitologia greca narra di un dio
indefinito e insaziabile, crono, che tuttavia una volta fu ingannato dalla
propria consorte, la terra; quella volta egli ingoiò solo un sasso, così il
pupo divino si salvò e stabilì un nuovo ordine delle cose: iniziò così l'ordine
del mondo;
l'ordine del mondo non ha però posto fine alla divorazione di bambini, la
ha soltanto diversificata e diffusa; ciascuna di queste varianti appare
inaccettabile alle altre, tanto quanto ciascuna esige come indiscutibile la
propria autoassoluzione;
la necrografia infantile di questi giorni addiziona una uccisione canonica,
di cui resterà scolpito il nome, saman, e diverse decine di uccisioni anonime,
quelle dei bambini di gaza fatti a pezzi dai bombardamenti; ovviamente si
tratta di una addizione apparentemente impossibile, ed è questa apparenza che
consente di condensare l'orrore sulla vicenda della giovane pakistana saman e
viceversa di trovare congrua la folla anonima di vittime bambine nei
bombardamenti "mirati" dell'aviazione israeliana;
tuttavia i bambini uccisi nell'ultima guerra di gaza hanno un nome, e solo
la lettura dei loro nomi vale come estrema preghiera; il primo si chiama yazin
al masri, di due anni; l'ultimo si chiama yusuf abu hatab, di undici anni; era
evitabile la loro morte? o era necessaria? cosa si insegna in merito nelle
scuole elementari di israele, ai bambini della sua parte? a che serve la
scuola?
la vicenda della giovane saman appare meno ostica nella sua decifrazione:
"appare" meno ostica; tuttavia anche questa va penetrata attraverso
la mente dell'assassino, per poter essere davvero compresa; l'ordine
demografico e sociale pakistano è ancor oggi imperniato sull'endogamia a
dominanza maschile; metà dei matrimoni avviene tra cugini, anzi essi sono
concepiti come matrimoni tassativi e prestabiliti, pre-stabiliti fin da quando
i contraenti sono ancora bambini; la sposa entra nella "proprietà"
della famiglia dello sposo (prima ancora che nella "proprietà" dello
sposo), e mai viceversa, e l'intero sistema ereditario si fonda su questa
costrizione; sottrarsi a questo ordinamento significa, per la donna designata,
compiere un grave crimine sociale; solo l'accesso diffuso all'istruzione da
parte delle bambine è in grado di scalfire pezzo a pezzo questo codice
mostruoso, ed è per questo che vige nel ventre di questa società una resistenza
feroce contro la scuola; la scuola;
sempre in pakistan, nella provincia profonda, alcuni giorni fa le cronache
hanno riportato il caso di una bambina di quattro anni, stuprata, torturata e
uccisa; la polizia ha raccolto indizi su oltre quattrocento possibili autori
del delitto: cioè tutti e nessuno; una commissione governativa ha reso noto per
l'occasione l'aggiornamento statistico dei delitti contro i bambini, da cui
risulta un aumento spaventoso proprio con l'espansione della modernizzazione;
questo significa che la parte di società meno protetta, cioè più estromessa
dalla rete familistica delle endogamie, è sempre più esposta all'esclusione
relazionale e alla criminalità sessuale, nella sostanziale indifferenza o
connivenza degli strati sociali invischiati in questa colla oscena; va
assolutamente chiarito che questa radice, rigidamente maschilista e
potenzialmente infanticida, non è affatto indotta dall'islam: essa è infatti
assolutamente pre-islamica e si perpetua a prescindere dalle norme religiose in
quanto tali; solo la scuola, come insegna la figura di malala, e oggi quella
della povera saman, è in grado di fare la differenza: la scuola;
giro giro tondo, gira il mondo, gira la terra...; la terra: se giriamo di
botto il mondo passando da questi bassifondi di preistoria orientale agli stadi
avanzati della civiltà occidentale non possiamo sperare di trovare miglior
respiro e consolazione se non in canada, la mitica e pacifica "terra della
nonna" e di figure bizzarre e fiabesche quali quella di zagor lo spirito
con la scure;
la nonna era, per le tribù native del genocidio americano, la regina
d'inghilterra; essendo il canada un dominio britannico, il superamento di quel
confine da parte degli indiani in fuga dagli stati uniti era certo preferibile
alla vita nelle riserve, come la nonna e le giubbe rosse apparivano preferibili
al grande padre di washington e ai suoi generali custer; eppure:
eppure solo pochi giorni fa, esattamente il 31 maggio 2021, il governo
canadese ha reso pubblico il rapporto aggiornato sull'operato delle scuole
residenziali per indiani nativi nel corso del novecento, cioè fino a ieri; è
stata resa nota la storia spaventosa della kamloops native residential school,
del resto singolarmente simile alla filosofia delle scuole per bambine
aborigene vigente in australia fino a pochi decenni fa: sottrazione dei bambini
alle famiglie di origine, deportazione in località isolate, estirpazione
violenta delle lingue native, imposizione forzata della religione cattolica,
denutrizione, malattie non curate, pazzia, fosse comuni; il governo canadese,
in specie, pone oggi in risalto la scoperta di una fossa comune nel terreno
della scuola di kamloosa con i resti di almeno 250 bambini; si impegna a
proseguire la ricerca, per la necessità della memoria e dell'espiazione; e per
mettere in forma di legge e in condizione pratica il pieno riconoscimento della
cittadinanza e la piena applicazione dei diritti a tutti i suoi abitanti;
è curioso che in italia di questo documento agghiacciante abbia dato
notizia, addirittura dalla finestra domenicale di mezzogiorno su piazza san
pietro, proprio papa francesco, e che viceversa la notizia sia stata
generalmente ignorata da giornali e telegiornali; l'italia, per suo costume,
non ama la memoria se essa impone l'espiazione; tanto meno nella scuola, forse;
ma soprattutto, in italia continua ad essere tabu il riconoscimento della
cittadinanza persino ai figli di immigrati anche se scolarizzati o persino se
nati in italia;
la povera saman è l'ultima vittima sacrificale di questa incapacità di
memoria e di questa persistenza del tabu nazionale e del principio della
stirpe; per questo saman è anche una vittima sacrificale italiana; almeno a
scuola, è necessario capirlo;
e così il girotondo si chiude: walking, dead baby, walking
Nessun commento:
Posta un commento