non è soltanto vero che si deve parlare come si
mangia; come si parla rivela anche come si mangia.
e come si mangia allora in Vaticano? come si parla…
porge distinti ossequi, all’Ecc.ma Ambasciata, ha
l’onore di fare riferimento, si avvale della circostanza per
rinnovare i sensi della sua alta considerazione.
ma come osano parlare di sensi costoro
che hanno giurato di essere casti?
lo spagnolesco fra noi.
il testo della lettera del Vaticano sul Disegno di
Legge Zan è questo e fa rabbrividire.
. . .
La Segreteria di Stato, sezione per i Rapporti con gli
Stati, porge distinti ossequi all’Ecc.ma Ambasciata d’Italia e ha l’onore di
fare riferimento al disegno di legge N.2005, recante «misure di prevenzione e
contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso,
sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla
disabilità», il cui testo è stato già approvato dalla Camera dei Deputati il 4
novembre 2020 ed è attualmente all’esame del Senato della Repubblica.
Al riguardo la Segreteria di Stato rileva che alcuni
contenuti dell’iniziativa legislativa — particolarmente nella parte in cui si
stabilisce la criminalizzazione delle condotte discriminatorie per motivi
«fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di
genere» — avrebbero l’effetto di incidere negativamente sulle libertà
assicurate alla Chiesa cattolica e ai suoi fedeli dal vigente regime
concordatario. Ci sono espressioni della Sacra Scrittura e delle tradizioni
ecclesiastiche del magistero autentico del Papa e dei vescovi, che considerano
la differenza sessuale, secondo una prospettiva antropologica che la Chiesa
cattolica non ritiene disponibile perché derivata dalla stessa Rivelazione
divina.
Tale prospettiva è infatti garantita dall’Accordo tra
la Santa Sede e la Repubblica italiana di Revisione del concordato lateranense,
sottoscritto il 18 febbraio 1984. Nello specifico, all’articolo 2, comma 1, si
afferma che «la Repubblica italiana riconosce alla Chiesa cattolica la piena
libertà di svolgere la sua missione pastorale, educativa e caritativa, di
evangelizzazione e di santificazione. In particolare è assicurata alla Chiesa
la libertà di organizzazione, di pubblico esercizio del culto, di esercizio del
magistero e del ministero spirituale, nonché della giurisdizione in materia
ecclesiastica». All’articolo 2, comma 3, si afferma ancora che «è garantita ai
cattolici e alle loro associazioni e organizzazioni la piena libertà di
riunione e di manifestazione del pensiero, con la parola, lo scritto e ogni
altro mezzo di diffusione».
La Segreteria di Stato auspica pertanto che la Parte
italiana possa tenere in debita considerazione le suddette argomentazioni e
trovare una diversa modulazione del testo normativo in base agli accordi che
regolano i rapporti tra Stato e Chiesa e ai quali la stessa Costituzione
Repubblicana riserva una speciale menzione.
La Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati, si avvale della
circostanza per rinnovare all’Ecc.ma Ambasciata d’Italia i sensi della sua alta
considerazione.
Dal Vaticano, 17 giugno 2021.
. . .
il testo originale è molto peggiore delle
anticipazioni circolate ieri sulla stampa: non ci sono riserve sulla
Giornata contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia (discutibile,
ma per diversi, anzi opposti motivi) né un tentativo di tutela delle cosiddette
scuole cattoliche.
peggio, molto peggio, e inevitabilmente peggio: è il
concetto di base del disegno di legge Zan che non può essere accettato, proprio
quello che comunque lo giustifica, aldilà degli errori evidenti che contiene (a
mio giudizio).
qualcuno che si ricorda che papa Bergoglio è un
gesuita arriva a supporre che questa lettera sconsiderata è in realtà una mossa
ben calcolata a favore di una levata di scudi che porti all’approvazione della
legge; ma io non ci credo.
la Chiesa pensa davvero che coloro che esercitano
comportamenti sessuali non allineati con le prescrizioni della Chiesa devono
continuare ad essere discriminati, additati al pubblico disprezzo e
maltrattati, per non dire puniti.
perché ci sono espressioni della Sacra Scrittura e
delle tradizioni ecclesiastiche del magistero autentico del Papa e dei vescovi,
che considerano la differenza sessuale, secondo una prospettiva antropologica
che la Chiesa cattolica non ritiene disponibile perché derivata dalla stessa
Rivelazione divina.
. . .
ovviamente, al momento, nessuno di noi ritiene che
tali espressioni ricadano nei comportamenti puniti dalla legge, perché sono
semplicemente punti di vista, non istigazioni dirette alla violenza capaci di
produrre effetti concreti (e la legge si occupa soltanto di punire questi).
anzi, la loro divulgazione non può che far bene,
perché in realtà sono poco conosciuti, ed è bene che si senta la puzza di
retrivo e di marcio che esce da queste vetuste parole putrefatte.
perché come negare che la Chiesa considera Rivelazione
divina frasi come quelle che ora citerò? come negare la costante linea
di negazione di ogni sessualità non finalizzata alla procreazione che
attraversa la Bibbia ebraica?
la parola stessa sodomia nasce dalla
Bibbia ebraica e dalla distruzione della città in punizione dei comportamenti
di alcuni abitanti, là dove il pio e santo seguace di Jahvé, Lot, offre agli
infoiati concittadini le due figlie vergini, purché risparmino gli ospiti (Genesi,
19) – che sono poi angeli mandati da Jahvé, giusto per avere un pretesto
per la distruzione della città i cui abitanti peccavano molto (Genesi,
13).
20 Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e
Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. 21 Voglio scendere a
vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me;
lo voglio sapere!».
e lo sa bene, perché dopo che Lot è fuggito dalla
città, messo in guardia dagli angeli, 24 […] il
Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco
provenienti dal Signore. 25Distrusse queste città e tutta la
valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. 26Ora
la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale. 27Abramo
andò di buon mattino al luogo dove si era fermato alla presenza del
Signore; 28contemplò dall’alto Sòdoma e Gomorra e tutta la
distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una
fornace.
. . .
ma fino a qui siamo ad un racconto mitico; ma che dire
delle prescrizioni legali e religiose assieme contenute nel libro Levitico?
“Se un uomo giace con un maschio come fa con una
donna, hanno commesso tutti e due un abominio: saranno messi a morte entrambi.
Il loro sangue ricadrà su di loro” 20, 13.
non c’è discussione possibile.
15L’uomo che si accoppia con una bestia dovrà essere
messo a morte; dovrete uccidere anche la bestia. 16Se una donna
si accosta a una bestia per accoppiarsi con essa, ucciderai la donna e la
bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte: il loro sangue ricadrà su di
loro.
ma neppure questo basta; in questo stesso libro, che
rappresenta una specie di codice penale per estratto, sta scritto:
10 Se uno commette adulterio con la moglie del suo
prossimo, l’adultero e l’adultera dovranno esser messi a morte.
18Se uno ha un rapporto con una donna durante le sue
mestruazioni e ne scopre la nudità, quel tale ha scoperto il flusso di lei e
lei ha scoperto il flusso del proprio sangue; perciò tutti e due saranno
eliminati dal loro popolo.
ma il vero problema sta nel fatto che la chiesa non
pensa certo più di punire l’adulterio con l’uccisione degli adulteri, da
sempre, direi; e addirittura oggi consiglia i rapporti sessuali durante le
mestruazioni, come forma di controllo delle nascite; ma allora perché non ha
trovato assurdo punire col rogo i sodomiti scoperti sul fatto, per secoli e
secoli?
e ancora oggi sente di non poter abbandonare l’orrore
per i comportamenti sessuali non conformi alle sue norme morali, che è
diventato poi, semplicemente, orrore per il sesso e per le emozioni sessuali?
. . .
per la verità, lasciatemelo dire da persona che studia
da qualche tempo questi testi, non pare che questo riguardi direttamente la
figura di quel Jeshuu che salvò dalla morte come suo secondo miracolo il servo
molto amato da un centurione romano e che si preparò alla morte cenando col
discepolo che amava di più (Lazzaro!) mentre questo teneva la testa appoggiata
sul suo petto; per non dire che con lui, secondo un passo del Vangelo
secondo Marco che fu poi eliminato, aveva trascorso poco prima una
notte nudo con nudo, orribile a dirsi!
ma il passo è riportato, tra molte perplessità, da un
illustre cristiano del secondo secolo, e c’erano allora correnti cristiane che
giustificavano l’omosessualità, poi diventata di nuovo un abominio.
e, nella tradizione alla fine vincente del
cristianesimo, questo stesso orrore, che era degli ebrei, entrò a
caratterizzare la nuova religione: del resto di se stessi gli ebrei
raccontavano che, quando occuparono la Palestina, distrussero i templi pagani
dove donne e uomini esercitavano la prostituzione sacra come forma di onore
dedicata ai loro dei.
. . .
basterà un esempio solo fra i tanti:
7Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine, che alla
stessa maniera si abbandonarono all’immoralità e seguirono vizi contro natura,
stanno subendo esemplarmente le pene di un fuoco eterno. 8Ugualmente
anche costoro, indotti dai loro sogni, contaminano il proprio corpo,
disprezzano il Signore e insultano gli angeli. Lettera di Giuda.
il cristianesimo stesso nasce dall’orrore per
l’omosessualità e per ogni altra forma di sessualità non destinata alla
procreazione matrimoniale.
forse è proprio questo l’elemento fondamentale e
veramente irriducibile che lo distingue dal paganesimo, che invece la
accettava, sia nel mondo greco, sia in quello latino, ma perfino nel mondo
germanico.
. . .
quindi, quando parliamo delle radici ebraico-cristiane
della cultura europea, di che cosa stiamo parlando se non dell’orrore per
l’omosessualità e ogni altra manifestazione sessuale, anche fra i due sessi,
che non serva a procreare?
e, allora, la chiesa cattolica sta lottando per se
stessa e per la sua stessa storia (rinunciando a storicizzarla e a
reinterpretarla, se possibile – ma non ne sono sicuro).
la sua è davvero una lotta per la vita: per la sua
vita.
compatiamola.
però leggete bene il titolo: non ho scritto Il
Vaticano è Sodoma; perché, sapete, la vita è beffarda e se una proibizione
diventa un’ossessione, è poi facile cascarci dentro.
ho avuto un amico, anni dopo, che a vent’anni andava
con una banda a picchiare i gay nei loro luoghi di ritrovo ed
è morto a cinquant’anni di aids dopo avere convissuto per
vent’anni col suo amante, che fece la stessa fine, ma almeno era sempre stato
buddista.
. . .
apprendo, a post finito, che Draghi ha detto alla
Camera che il nostro è uno stato laico, non è uno stato confessionale.
Quindi il Parlamento è libero di discutere”.
posso dirgli bravo, almeno, questa volta?
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