La Libertà Non Sta Nello Scegliere Tra Bianco E Nero, Ma Nel Sottrarsi A Questa Scelta Prescritta. (Theodor W.Adorno)
domenica 17 novembre 2019
Il capitalismo dal volto buono. Solo il volto - Fabio Balocco
Tanti anni fa, mi pare fine anni Ottanta dello scorso
secolo, ero a Milano da amici di sinistra che erano entusiasti della campagna
pubblicitaria della Benetton, la famosa “United Colors of Benetton”, con tanto
di rivista patinata in cui risaltavano quei bei bimbi di diverso colore di
pelle e diversi abbigliamenti altrettanto colorati. Credo che fu una furba
svolta nell’immagine del capitalismo, che si mostrava sotto vesti (letterali)
decisamente buoniste. Gli avrebbe dato una mano, nel caso, il fotografo
Oliviero Toscani con quelle sue foto anche provocatorie volte a far riflettere
sul bene e sul male della nostra società. I Benetton quindi apparivano quasi
come dei benefattori. Salvo poi mostrare anni dopo il loro vero volto con il
business delle autostrade e la tragedia del ponte Morandi.
L’immagine del capitalismo dal volto buono in questi
anni ha avuto diversi adepti. Grandemente buonista la Ferrero, con quegli spot
giovanilisti acqua e sapone, con quelle famigliole con bimbi adottati neri o
gialli che si rimpinzano di merendine o di Nutella, salvo poi scoprire che
dietro ci sono le piantagioni di olio di palma al posto della giungla e i
lavoratori sfruttati nei noccioleti turchi.
Di recente ecco la capitalista di sinistra Coop che si
inventa uno spot secondo il quale se tu fai la spesa dai compagni salvi il
mondo: lo salvi dall’inquinamento della plastica, dallo sfruttamento dei
braccianti, addirittura dal riscaldamento climatico. Salvo poi verificare negli
scaffali che questa benefattrice produce l’aglio biologico in Argentina, e
preferisce importare le acciughe dall’Albania e i manghi dal Perù piuttosto che
dalla Sicilia.
Ma forse il massimo del buonismo viene raggiunto da
Conad “persone oltre le cose”, con quell’addetto alle vendite che riporta a
casa della bimba la bambola che lei si era persa nel supermercato (mamma, stai
attenta…) e poi impudentemente si autoinvita a cena a casa vostra. Adesso la
Conad ha acquisito Auchan, proprio quello, il gigante della GDO francese che
navigava in pessime acque. Razionalizzerà chiudendo dei punti vendita e lasciando a spasso un po’ di
persone: si parla di ottomila addetti. Non credo proprio che potrà
fare diversamente se vuole fare business. Ci saranno un po’ meno persone oltre
le cose.
Dico la verità, preferisco il capitalismo che mostra
il suo vero volto con i denti aguzzi, piuttosto che quello che si traveste da
fata turchina.
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