sabato 17 aprile 2021

Il Centro Pompidou apre una mostra virtuale senza precedenti su Kandinsky – Umberto Verdat


Un’esperienza coinvolgente per il visitatore nel sito del museo francese che permette di accedere alla più grande collezione al mondo su Vassily Kandinsky. Più di 3.000 opere e documenti poco conosciuti sono esposti sulla piattaforma digitale di Google Arts and Culture, offrendo un’immersione nell’intimità dell’artista russo.

Kandinsky (Mosca, 1866) è considerato uno dei pittori più importanti del XX secolo e fu l’autore della prima opera di arte astratta dei tempi moderni. Nel 1933 si stabilì a Parigi, dove morì nel 1944.

Pittura e musica

Per Kandinsky il colore aveva un effetto psicologico-spirituale sull’osservatore, la pittura doveva essere simile alla musica, ossia raggiungere direttamente i sensi e trasmettere le giuste sensazioni ed emozioni, senza alcun bisogno di narrare vicende o raffigurare immagini, e in essa il colore rivestiva la stessa funzione del suono nella musica.

“Un quadro dev’essere composto come se fosse musica”, scriveva, ” e deve suonare come una sinfonia cromatica”. In analogia alla musica egli vedeva i suoi colori e le sue forme “risuonare” e “vibrare”.

La mostra propone di conoscere in profondità il lavoro del grande artista attraverso le sue opere, la sua vita e i luoghi dove ha vissuto: un progetto su cui il Centro Pompidou ha lavorato per mesi in modo da permettere agli utenti di accedere ai 3.000 pezzi del pittore che conserva nella sua collezione.

Ora, grazie alla digitalizzazione ad alta definizione, è possibile accedere a migliaia di opere poco conosciute e documenti d’archivio tra cui dipinti, schizzi, bozze, fotografie personali e corrispondenza.

Questa esperienza permette di riunire i suoi capolavori emblematici ma anche di condividere i suoi viaggi e scoprire gli incontri che hanno segnato la sua vita, così come la sua casa alla periferia di Parigi e l’appartamento che occupava durante i suoi anni a Mosca.

Il percorso interattivo

Il progetto si compone di tre parti: la prima riunisce opere, fotografie, tavolozze, pennelli e altri oggetti lasciati in eredità al Pompidou dalla vedova del pittore, Nina Kandinsky, alcuni dei quali non sono mai stati esposti. La seconda parte è una “Pocket Gallery“, che permette di scoprire le dodici opere più importanti del pittore. La terza, intitolata “Play a Kandinsky“, è un esperimento interattivo che mescola musica sperimentale e dipinti per immergersi nell’universo dell’artista.

Grazie all’applicazione, possiamo percorrere le sale del Pompidou, chiuso a causa della pandemia dal 30 ottobre, e contemplare le opere di Kandinsky e persino ingrandirle per vederne le sfumature.

https://www.centrepompidou.fr

 

da qui

 

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