“Sono sicura che nessuno di loro ha figli”.
Si potrebbe proporre un quiz: a chi attribuire
questa frase.
Soluzione: la frase è riportata dal giornalista
Nello Scavo in una sua cronaca di inviato in Bosnia. Lui è il migliore cronista
delle epopee a zigzag dei profughi moderni. Nel mio vocabolario spetta
solo a loro il titolo di viaggiatori, che deve contenere anche l’esplorazione
di chi parte senza prescritto itinerario e senza biglietto di ritorno. I
profughi moderni sono gli esploratori della foresta Europa.
Da molti anni Nello Scavo documenta sul
quotidiano Avvenire gli approdi, i naufragi, i respingimenti, gli accordi
sottobanco tra governi di costa e trafficanti di merce umana. Ne è complice
anche l’agenzia europea Frontex.
È l’ultimo paragrafo della storia della
pirateria nel Mediterraneo.
Nello Scavo ha proseguito le sue cronache in
terraferma, in Bosnia, regione che ho conosciuto negli anni ‘90 della sua
guerra terrestre, l’unica moderna svolta senza aviazione.
“Sono sicura che nessuno di loro ha figli”.
Loro sono i poliziotti croati. La frase è della
madre di un bambino afgano.
Acciuffata, perquisita, percossa, i pannolini
tolti ai bambini per cercare soldi, cellulari, numeri di
telefono, indirizzi nascosti.
Per sfuggire alle retate centinaia di profughi
vivono nei boschi, in casupole abbandonate dalla guerra di trent’anni fa.
Un medico, in viaggio di zigzag anche lui, cura
con impacchi di neve le ferite di un ragazzo preso a calci da caduto a terra.
Chi sta leggendo queste righe forse ha
arricciato il naso all’espressione: la foresta Europa. Da parte mia è un
complimento, esiste almeno un luogo dove si possono accampare donne, bambini,
ragazzi. Non esiste un tetto Europa per loro che secondo legge avrebbero ogni diritto
di chiederne uno. Esiste la foresta da esplorare in pieno inverno.
Cose che succedono là fuori dei confini, in
Bosnia? È documentato e denunciato che le deportazioni avvengono partendo dal
territorio italiano, via Slovenia, Croazia.
Non sono respingimenti, che avvengono alle
frontiere. Sono deportazioni eseguite in pieno territorio europeo contro le
leggi dell’obbligo di asilo.
Tolgono e buttano via pannolini ai bambini.
La madre afgana suppone a ragione che quei
poliziotti non abbiano figli. Del resto neanche io ne ho. Sono scomparsi i
figli dall’Europa.
Nessun commento:
Posta un commento