Geopolitica materialistica
Preludio
Intelligenza artificiale, Commercio Elettronico, Smart
City, Deep Learning, Clouds… sono tra le più diffuse metafore impiegate
nel sistema tecnologico. Impalpabili, eteree, quasi spirituali. Come tutte
le metafore un
po’ illuminano, un po’ nascondono. Come nella lingua del marketing,
sottolineano aspettative e oscurano realtà. È più la nebbia che la trasparenza.
Se si scende dalla metafora per approssimare una definizione attendibile di
ciascuna si precipita in un marasma semantico. Se dico tecnologie digitali, mi viene un’immagine che si
smaterializza seduta stante. Un mondo virtuale mi
appare alla mente, non il potenziale, il possibile, da secoli suggerito dal greco Aristotele, ma
l’incorporeo, l’immateriale, ciò che è sconnesso dalla materia (bruta).
Contribuiscono alla dematerializzazione
almeno due processi:
1] la miniaturizzazione incalzante dei dispositivi ha cambiato la
nostra percezione in modo tale che la materialità o, se vogliamo, la fisicità,
è diventa spettrale e i suoi rapporti col potere si sono eclissati. Questo lo
sosteneva già trent’anni fa Donna Haraway [pag. 153].
2] mentre noi siamo sempre più tracciati, osservati, analizzati, resi
visibili, visitabili e mercanteggiabili, si va esponenzialmente oscurando la
tangibile durezza della nascita, vita e morte dei congegni digitali, degli
apparati e delle reti.
È un’operazione quasi magica, meraviglia numinosa,
che avvicina la tecnica alla religione o, almeno, al vangelo del nostro tempo.
Si può rendere riconoscibile il complesso industrial-digitale in
cui siamo immersi?
Materie prime e seconde, forza lavoro (corpi, esistenze), produzione,
conflitti, politica, economia.
Nelle righe che seguono, qualche spiraglio.
Dalla Terra
Una cosa buona | è che
la roccia | può accucciarsi nel palmo | della mano, e sentire | i segni precari
| dell’incisione nettissima, |
taglio, abisso, o quel che | costò anche alla roccia la sua |
esistenza, come massa, anelante | concentrazione
Douglas Messerli, 1998
[trad. Federica Santini]
È un ciclo dalle molte ramificazioni.
La tecnologia in genere e quella digitale in modo speciale – Internet e web
– praticano una dieta onnivora. Si nutrono di molti tipi di minerali, faticano
a farsi bastare la tavola periodica degli elementi…
Nessun commento:
Posta un commento