Posso dirlo?
Fa schifo che i conti in tasca a Di Maio, che sarebbe colpevole di avere scelto
come stretta collaboratrice al ministero una donna laureata di cui si fida, li
faccia il Giornale. Fa schifo che l’opposizione (giusta, doverosa e
su alcuni temi direi addirittura umanitaria) a questo governo sia
portata avanti da chi, come nel caso del quotidiano berlusconiano, per anni ha
portato l’acqua alla frotta di incapaci scherani del berlusconismo, scelti per
meriti servili se non addirittura sul limbo della prostituzione, che hanno
guadagnato per il solo fatto di essere a disposizione. Che il
quotidiano che scrisse di Ruby Rubacuori nipote di Mubarak oggi si erga a
difensore del buonsenso è qualcosa che provoca conati di
vomito.
Mi rifiuto
di credere che i portaborse di vent’anni di berlusconismo, gli uomini senza
qualità che hanno avuto come unica virtù quella di difendere l’indifendibile,
possano essere l’opposizione a questo governo. Io me li
ricordo bene Dell’Utri, Bondi ministro, Sgarbi rivenduto come intellettuale,
Scajola e tutti gli altri. Questi erano quelli che non assumevano gli
amici: li proclamavano classe dirigente.
Allo stesso
modo mi pare che qualcuno nel Partito democratico non abbia ancora capito come
gli sgherri di Renzi siano il viatico verso l’autodistruzione.
Che quelli del giglio magico (eletti per provenienza
geografica e frequentazioni adolescenziali) ci impartiscano oggi la morale
della meritocrazia applicata è una barzelletta che non fa
ridere nessuno. Sono, del resto, gli stessi sostenitori di Minniti che oggi
riescono a reinventarsi oppositori di Salvini senza nemmeno rinnegare le
proprie scelte. Se c’è un modo perché questa Lega duri trent’anni ha la loro
faccia.
A Di Maio
invece vorrei chiedere una cosa, una soltanto, semplice semplice: se per anni
ci avete detto che è immorale che i parlamentari guadagnino più di duemila e
cinquecento euro al mese (a proposito, quando il decreto per il taglio di legge
lasciando perdere la scenetta delle restituzioni?) quanto può essere morale che
la segretaria di un ministro guadagni tre volte tanto lo stipendio morale?
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