Potete essere disgustati, potete avere paura, potete
anche essere scioccati, ma non potete negare il suo incredibile talento:
Benjamin Netanyahu il mago ha colpito ancora. Ora è anche un alchimista: prendi
una grave accusa, spargi incitamento e conquista l’ammirazione delle masse.
Puoi essere sprezzante, puoi denunciarlo, puoi persino insorgere contro la
nazione che lo ha votato, ma devi rispettare la sua scelta. Piegare la testa. È
la volontà del popolo. Le persone vogliono Netanyahu.
È giunto il momento di riconoscere questo fatto:
Israele è di destra, estremamente di destra. Il razzismo è politicamente
corretto, la corruzione personale non fa alcuna differenza, purché tu
garantisca la continuazione della supremazia ebraica, il dominio su un’altra
nazione, l’arroganza e l’odio. Pace, uguaglianza e giustizia sono per i deboli.
Non per la maggior parte degli israeliani. Lo hanno detto forte e chiaro
lunedì, in modo più deciso rispetto alle due precedenti campagne elettorali:
Netanyahu è il nostro re. Netanyahu è il re della maggior parte degli
israeliani.
E dalla parte opposta, ahimè, dalla parte opposta,
niente. A sinistra di Netanyahu, vuoto assoluto. Un deserto arido. Netanyahu
merita lode, ma non possiamo ignorare il fatto che di fronte a lui c’era una
porta aperta. Un vuoto ideologico, una carenza di carisma. Non c’è sinistra e
nessun centro in Israele, solo una destra originale e una destra che è
un’imitazione commerciale. Le persone preferivano l’originale. In Gran
Bretagna, c’è una sinistra. Anche negli Stati Uniti, c’è ancora una sinistra,
ma in Israele, la sinistra più lontana è il centro, che è anch’esso quasi
inesistente.
I leader di Bianco e Blu, Benny Gantz e Yair Lapid, si
sono guadagnati la sconfitta. È molto difficile nascondere l’amarezza. Questo è
ciò che accade quando non dici nulla. Quando non osi fare qualcosa di diverso,
non offri un’alternativa. Bianco e Blu è stato punito ieri, meritatamente,
perché tentennava l’intero partito, non il suo leader. A favore del piano di
pace nel Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, come
Netanyahu. A favore di un attacco a Gaza, come Netanyahu. A favore del blocco di
Gaza, come Netanyahu. A favore della squalifica della candidata alla lista
comune Heba Yazbak, a favore dell’annessione della Valle del Giordano con un
accordo internazionale. Se pensavano di riuscire a ingannare qualcuno in quel
modo, hanno fallito.
Una banda di bravi ragazzi e playboy non fa
opposizione. Si dà una pacca sulla spalla, si lanciano sorrisi, è molto
ammaliante, ma quando non hai nulla da offrire, gli elettori non ti danno il
loro voto. Quando il tono politico è dettato da una fazione di estrema destra,
come Moshe Ya’alon, Zvi Hauser e Yoaz Hendel, anche parlare di un centro
diventa assurdo. Quando i generali che si sono appena tolti la divisa, ma non
il loro modo di pensare, sono l’alternativa alla destra, non c’è davvero
un’alternativa.
Anche la lista di sinistra Emet (Labour-Gesher e
Meretz) è stata sanzionata, e lo meritava altrettanto. Meretz è stato
inghiottito dai laburisti come se non fosse mai esistito, accettando un ex
membro del partito ultranazionalista Yisrael Beitenu come uno dei suoi leader,
che cos’è questo travestimento? Cosa doveva essere? Un partito nazionalista, un
partito “puro”, che vuole anche essere chiamato di sinistra? Anche qui gli
elettori hanno detto la loro: mescolanze e cocktail sono per bar, non per una
lotta risoluta contro i religiosi e l’estrema destra che ha preso il controllo
del paese.
Non c’è avvenimento senza un lato positivo. Se questi
sono i risultati, dobbiamo sperare che la sconfitta sia sufficientemente chiara
e inequivocabile. Questo è l’unico modo in cui sarà finalmente possibile
iniziare a costruire un’opposizione diversa. Un’opposizione di sinistra, per
cambiare. Un’opposizione arabo-ebraica, per cambiare. Una sinistra genuina,
coraggiosa e chiara, con meno generali. Li abbiamo visti.
Non osarono fare dichiarazioni trasparenti, temendo
che avrebbe alienato gli elettori. Ma risulta che all’elettorato piacerebbe
davvero sentire cose chiare, nuove, forse anche sovversive. Provate, provate
qualcosa di nuovo! Ma per questo avete bisogno di coraggio, che è la merce più
rara nella politica israeliana, forse anche più rara dell’integrità. La
maggioranza ha avuto voce in capitolo lunedì. Ora dobbiamo fondare una nuova
società per opporci.
(Trad. Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org)
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