martedì 12 maggio 2020

Liberate quelle navi salva vita - Alex Zanotelli



L’Italia ha una splendida Costituzione scritta in larga parte da esuli politici, fuggiti sotto la dittatura fascista e rientrati dopo la Guerra, che vi hanno impresso per ben due volte il diritto all’asilo politico. È un dovere dei cittadini ricordare a ogni governo il suo dovere di accogliere chi fugge da guerre, da persecuzioni,da torture…. Ora l’Italia ha davanti a sé un paese come la Libia, dove l’Onu riporta che vi sono almeno mezzo milione di migranti rinchiusi in lager e torturati, le donne stuprate, per di più sotto le bombe nella guerra civile fra il generale Haftar e El-Serraj, l’uomo forte di Tripoli.
È chiaro che questi profughi devono scappare dalla Libia ed è un dovere per l’Italia e i paesi della Ue di accoglierli. Invece vedo in atto una politica di non accoglienza, sia da parte del governo italiano , ma anche dell’Europa, sotto ricatto dei paesi di Visegrad, soprattutto Polonia e Ungheria. «La strage di Pasquetta» del 13 aprile ha rivelato a tutti la real-politik dell’Europa. Alarm Phone aveva avvisato Italia, Malta, Portogallo e Germania che un barcone era in avaria in acque Sar maltesi. Nessuno ha risposto. Sono morti in maniera tragica ben 12 giovani e gli altri sono stati riportati in Libi nonostante il veto dell’Onu di riportarli nell’inferno libico Questa è oggi la vera politica dell’Italia e della Ue: è una politica criminale! La Ue ha continuato a versare quei sei miliardi di euro promessi a quel dittatore della Turchia, Erdogan, per bloccare milioni di profughi siriani e afghani che fuggono da guerre spaventose.
E i profughi lasciati marcire negli inferni delle isole greche come Lesbo e Kios? Eppure anche per l’Unione europea il diritto di asilo costituisce il nucleo centrale della Carta Europea. È mai possibile che la Ue non sia riuscita a risolvere il problema di ricollocamenti a causa dell’irriducibile rifiuto, mai sanzionato, di alcuni paesi dell’Est ad accogliere? E sempre sotto ricatto di Budapest, Vienna e Roma, pur di non salvare i migranti, la Ue ha cancellato la missione Sophia e ha creato una nuova spedizione di navi militari per bloccare il trasporto via mare delle armi alla Libia. «Una barzelletta», l’ha definita la vice-presidente dell’Onu in Libia.
È anche l’Italia che vende tante armi alla Turchia (69 milioni solo nel 2018!) e agli Emirati Arabi che poi le passano alla Libia! L’Europa è sempre più fortezza: ha ora rafforzato Frontex che assumerà oltre diecimila nuovi agenti entro il 2027 per il controllo dei confini esterni. Negli ultimi quattro anni-secondo Oxfam- più di un miliardo di euro del Trust Fund per l’Africa non è stato investito in progetti di sviluppo, bensì «per finanziare politiche nazionali di brutale contenimento dei flussi migratori». Risorse usate per la guardia costiera che si è rivelata complice dei trafficanti di esseri umani e ha operato in mare per riportare in tre anni circa 40.000 uomini, donne e bambini verso i lager libici sottoposti a torture e stupri.
«Un’Europa sempre più chiusa su se stessa e un’Italia sempre meno accogliente, anche con il governo giallorosso. Il primo grave segnale è stato il rinnovo automatico del criminale Memorandum Italia-Libia , frutto amaro di Minniti, allora ministro degli Interni (rinnovo voluto da Di Maio). Nonostante le promesse di Zingaretti, il governo giallorosso non ha ancora abrogato i Decreti Sicurezza, boccone avvelenato del precedente governo gialloverde. Il Ministero degli Interni ha continuato a bloccare per settimane le navi salva migranti, invece di offrire subito un porto sicuro. Ed ora, per decreto ministeriale, l’Italia ha di nuovo chiuso i porti fino al 31 luglio, proprio nella stagione in cui i profughi tentano di fuggire dalla Libia. E così siamo giunti all’ultimo atto di questa immensa tragedia: il blocco delle due navi salva migranti a Palermo, la Alan Kurdi (che batte bandiera tedesca) e la Aita Mare Ong basca Salvamento Maritimo.
Il 5 maggio scorso la Guardia Costiera ha riscontrato diverse irregolarità di natura tecnica e operativa per le due navi. È scontro con il governo tedesco che dice: «Non c’è nessun rischio di sicurezza per l’ Alan Kurdi». L’unica nave italiana Mediterranea Saving Humans è inoperativa per almeno due settimane. Tutto questo è estremamente grave perché ora nel Mediterraneo non c’è più nemmeno una nave per soccorrere i naufraghi. Infatti la Open Arms e la Sea Watch 4 si trovano ancora nel porto di Burricuna (Spagna). E la Ocean Viking (SOS Mediterranée) è ormeggiata nel porto di Marsiglia.
È la vittoria della pandemia del razzismo e dell’indifferenza che sta avvelenando l’Europa e l’Italia. È il trionfo di politiche criminali che escludono e uccidono gli impoveriti da questo sistema . Ma così naufragano non solo i poveri, ma anche l’Europa come patria dei diritti umani. È l’egoismo la più micidiale malattia che ci sta uccidendo! «Bisogna soccorrere e salvare- ha detto Papa Francesco- perché siamo tutti responsabili della vita del nostro prossimo».

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