L’Italia ha
una splendida Costituzione scritta in larga parte da esuli politici, fuggiti
sotto la dittatura fascista e rientrati dopo la Guerra, che vi hanno impresso
per ben due volte il diritto all’asilo politico. È un dovere dei cittadini
ricordare a ogni governo il suo dovere di accogliere chi fugge da guerre, da
persecuzioni,da torture…. Ora l’Italia ha davanti a sé un paese come la Libia,
dove l’Onu riporta che vi sono almeno mezzo milione di migranti rinchiusi in
lager e torturati, le donne stuprate, per di più sotto le bombe nella guerra
civile fra il generale Haftar e El-Serraj, l’uomo forte di Tripoli.
È chiaro che
questi profughi devono scappare dalla Libia ed è un dovere per l’Italia e i
paesi della Ue di accoglierli. Invece vedo in atto una politica di non
accoglienza, sia da parte del governo italiano , ma anche dell’Europa, sotto
ricatto dei paesi di Visegrad, soprattutto Polonia e Ungheria. «La strage di
Pasquetta» del 13 aprile ha rivelato a tutti la real-politik dell’Europa. Alarm
Phone aveva avvisato Italia, Malta, Portogallo e Germania che un barcone era in
avaria in acque Sar maltesi. Nessuno ha risposto. Sono morti in maniera tragica
ben 12 giovani e gli altri sono stati riportati in Libi nonostante il veto
dell’Onu di riportarli nell’inferno libico Questa è oggi la vera politica
dell’Italia e della Ue: è una politica criminale! La Ue ha continuato a versare
quei sei miliardi di euro promessi a quel dittatore della Turchia, Erdogan, per
bloccare milioni di profughi siriani e afghani che fuggono da guerre
spaventose.
E i profughi
lasciati marcire negli inferni delle isole greche come Lesbo e Kios? Eppure
anche per l’Unione europea il diritto di asilo costituisce il nucleo centrale
della Carta Europea. È mai possibile che la Ue non sia riuscita a risolvere il
problema di ricollocamenti a causa dell’irriducibile rifiuto, mai sanzionato,
di alcuni paesi dell’Est ad accogliere? E sempre sotto ricatto di Budapest,
Vienna e Roma, pur di non salvare i migranti, la Ue ha cancellato la missione
Sophia e ha creato una nuova spedizione di navi militari per bloccare il
trasporto via mare delle armi alla Libia. «Una barzelletta», l’ha definita la
vice-presidente dell’Onu in Libia.
È anche
l’Italia che vende tante armi alla Turchia (69 milioni solo nel 2018!) e agli
Emirati Arabi che poi le passano alla Libia! L’Europa è sempre più fortezza: ha
ora rafforzato Frontex che assumerà oltre diecimila nuovi agenti entro il 2027
per il controllo dei confini esterni. Negli ultimi quattro anni-secondo Oxfam-
più di un miliardo di euro del Trust Fund per l’Africa non è stato investito in
progetti di sviluppo, bensì «per finanziare politiche nazionali di brutale
contenimento dei flussi migratori». Risorse usate per la guardia costiera che
si è rivelata complice dei trafficanti di esseri umani e ha operato in mare per
riportare in tre anni circa 40.000 uomini, donne e bambini verso i lager libici
sottoposti a torture e stupri.
«Un’Europa
sempre più chiusa su se stessa e un’Italia sempre meno accogliente, anche con
il governo giallorosso. Il primo grave segnale è stato il rinnovo automatico
del criminale Memorandum Italia-Libia , frutto amaro di Minniti, allora
ministro degli Interni (rinnovo voluto da Di Maio). Nonostante le promesse di
Zingaretti, il governo giallorosso non ha ancora abrogato i Decreti Sicurezza,
boccone avvelenato del precedente governo gialloverde. Il Ministero degli
Interni ha continuato a bloccare per settimane le navi salva migranti, invece
di offrire subito un porto sicuro. Ed ora, per decreto ministeriale, l’Italia
ha di nuovo chiuso i porti fino al 31 luglio, proprio nella stagione in cui i
profughi tentano di fuggire dalla Libia. E così siamo giunti all’ultimo atto di
questa immensa tragedia: il blocco delle due navi salva migranti a Palermo, la
Alan Kurdi (che batte bandiera tedesca) e la Aita Mare Ong basca Salvamento
Maritimo.
Il 5 maggio
scorso la Guardia Costiera ha riscontrato diverse irregolarità di natura
tecnica e operativa per le due navi. È scontro con il governo tedesco che dice:
«Non c’è nessun rischio di sicurezza per l’ Alan Kurdi». L’unica nave italiana
Mediterranea Saving Humans è inoperativa per almeno due settimane. Tutto questo
è estremamente grave perché ora nel Mediterraneo non c’è più nemmeno una nave
per soccorrere i naufraghi. Infatti la Open Arms e la Sea Watch 4 si trovano
ancora nel porto di Burricuna (Spagna). E la Ocean Viking (SOS Mediterranée) è
ormeggiata nel porto di Marsiglia.
È la
vittoria della pandemia del razzismo e dell’indifferenza che sta avvelenando
l’Europa e l’Italia. È il trionfo di politiche criminali che escludono e
uccidono gli impoveriti da questo sistema . Ma così naufragano non solo i
poveri, ma anche l’Europa come patria dei diritti umani. È l’egoismo la più
micidiale malattia che ci sta uccidendo! «Bisogna soccorrere e salvare- ha
detto Papa Francesco- perché siamo tutti responsabili della vita del nostro
prossimo».
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