venerdì 29 maggio 2020

LINEA GOTICA le due italie del covid - Gian Luigi Deiana



alla data decisiva della fase due gli attori istituzionali in campo sono, come è logico che sia, il governo nazionale e i governatori regionali; non vi è propriamente un contrasto tra governo e regioni, benchè la si butti sul governo e sulla presumibile goffaggine del ministro boccia, vi è invece un contrasto "tra" i governatori regionali: quelli del nord premono per una apertura generale senza vincoli di movimento e quelli del sud premono invece per una apertura generale condizionata a passaporti sanitari;
poichè il problema è impostato male la soluzione a breve, salvo una successione di colpi di culo, non potrà essere che sbagliata: non si sa perchè, ma proprio nel momento in cui si gioca la mossa decisiva della fase 2 viene zittita la commissione medico-scientifica, viene trascurata la logica dei dati e la responsabilità decisionale scade a livello umorale, come in una partita di carte al tavolo di un bar; per di più gli occhi della platea e delle tifoserie sono puntati proprio sul ministro boccia, che non è per niente il centro del problema: il centro del problema sta infatti nella esigenza di riconquista del territorio di mobilità e di mercato da parte del sistema produttivo del nord, e nella esigenza di controllo sanitario degli ingressi da parte del sistema della ricettività vacanziera del sud;
messa così, è chiaro che hanno prioritariamente ragione i governatori del sud, salvo che il controllo sanitario individualizzato da essi invocato è impraticabile ed inservibile;
resta l'ipotesi del passaporto sanitario limitato alla sola sardegna, ma ciò, posto che si possa impiantare da oggi a domani un modo per realizzarlo, si tradurrebbe per l'isola in un catastrofico autogol: non si tratterebbe infatti di una condizione di deterrenza nei confronti dei soli turisti lombardi, ma anche di tutto il flusso tedesco e nord europeo in genere, che logicamente finirebbe per convogliarsi verso il meridione italico o verso le coste balcaniche o egee o semplicemente verso la corsica o la costa spagnola: si tratta di flussi che marcano anni e non una sola difficile estate; quindi, al di là delle impuntature di sovranità e dei siparietti idioti tra il sindaco di milano e il governatore della sardegna, sarebbe comunque un pasticcio;
la pretesa dei governatori del nord è a sua volta visibilmente azzardata, appoggiata su dati ancora rischiosi e per la lombardia addirittura taroccati; nonostante ciò resta chiaro che un semi-lockdown estivo con milioni di persone immobilizzate per settimane a quaranta gradi nelle città padane è assurdo e disumano: restare ciechi rispetto a questo facendo gli offesi per le stupidaggini del sindaco sala significa battere persino un sindaco nella classifica della stupidità;
che fare allora? allora sarebbe necessario giocarsi tutto giugno marcando stretto il covid anzichè gli umori e i capricci: sebbene l'ordinamento istituzionale resti disegnato su un territorio nazionale, 1, e venti territori regionali, 20, il covid ha disegnato due italie, 2, e purtroppo comanda ancora lui; quindi fare il braccio di ferro tra la soluzione 1 e la soluzione 20 allo stato attuale è da scemi; la soluzione dettata dal padrone del gioco, che è il covid e non la confindustria, è la soluzione su due italie, 2, almeno per tutto giugno e probabilmente fino a metà agosto;
il covid non ha marcato una sua geografia capricciosa e matta: ha invece marcato un confine che corrisponde esattamente alla grande muraglia appenninica settentrionale: essa separa sul versante ligure le province di piacenza e la spezia e sul versante adriatico le province di rimini e pesaro; separa nel suo baricentro bologna e firenze ecc.: è la vecchia linea gotica dei tempi di guerra, o se si vuole la linea del rubicone di giulio cesare;
se si tiene pazienza la gente delle regioni del nord può avere modo di muoversi e respirare, con tutte le alpi e due mari a disposizione; e la gente del sud ha modo di gestire le condizioni di rischio con la necessaria sicurezza e con un minimo di motore economico in ripresa;
la linea gotica significa accettare di continuare a giocare la partita col covid senza la tentazione dell'azzardo, ma senza predisporsi a morire di autoquarantena infinita: perchè di autoquarantena, anche se di morte lenta, si muore lo stesso;
in termini di semplice sociologia, inoltre, orientare questa lunga estate a sciogliere la dipendenza nord-sud, così smaccatamente radicata nel costume italiano delle vacanze, sarebbe davvero una opzione innovativa e salutare, oltrechè dettata dal buon senso:
meglio una linea gotica oggi, che venti caporetto domani.

Nessun commento:

Posta un commento