Carlo Gubitosa@gubi@sociale.network
Scemenze a pagamento. Pensate che c'è
gente che versa soldi per essere disinformata sulla natura dei social network
decentralizzati, dove tu sei libero di fare quello che vuoi sulla tua
piattaforma, ma non sul server che ti ospita e che ha tutto il diritto di
stabilire la sua policy. (Per questo motivo sociale.network è installato su un
server autogestito). Di seguito un thread che spiega la differenza tra quello
che dice #byoblu e la realtà.
https://www.byoblu.com/2020/12/10/tg-byoblu24-10-dicembre-2020-edizione-1900/
TG BYOBLU24 | 10 DICEMBRE 2020 | EDIZIONE 19:00
ByoBlu - Il video blog di Claudio Messora
12
dicembre 2020, 08:12 · 1 · 4 · 4
Carlo Gubitosa @gubi@sociale.network
Prima bufala: "devo tornare a parlare
di censura". Nessuno ha impedito a Messora di far funzionare la sua
piattaforma appoggiandosi a servizi che tollerano la disinformazione in ambito
politico e sanitario. E nessuno può obbligare una azienda a erogare servizi
contrari alle sue politiche. Si parla di censura per monetizzare l'indignazione
di chi crede che sia oscurata una voce libera, mentre in realtà si sta cercando
di negare il diritto alla libera autodeterminazione di un fornitore di servizi.
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Carlo Gubitosa @gubi@sociale.network
Seconda bufala: "Eravamo sbarcati su
"Mastodon". Su Mastodon non si "sbarca" come si
sbarcherebbe su Facebook o Twitter. Non è un posto che esiste già prima e nel
quale tu arrivi come ospite. Mastodon è un SOFTWARE che si installa, si
configura e si fa funzionare su un server collegato a internet. Se il server è
tuo, le regole le decidi tu, se sei ospite su un server di un'altra persona, le
regole le decide lui, e anche se ti metti a piangere gridando alla censura
quelle regole non le decidi tu.
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Carlo Gubitosa @gubi@sociale.network
Terza bufala: "Mastodon, un social
che non poteva essere bloccato nemmeno da un governo". Mastodon non è un
social network, ma è un software, e infatti non è stato bloccato perchè
chiudere un nodo della rete non blocca la rete intera fatta di MIGLIAIA di nodi
che usano quel software aperto, libero e gratuito, un "universo" di
nodi federati, un "FEDIVERSO" dove si è liberi di esprimersi se uno
usa quel software sul PROPRIO SERVER, ma non si è liberi di stabilire le regole
del server se non è TUO.
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Carlo Gubitosa @gubi@sociale.network
Quarta bufala ""Il servizio di
hosting masto.host ha modificato il suo regolamento in maniera dichiarata per
escludere Byoblu".
Il regolamento è stato modificato per
escludere istanze di Mastodon che fanno disinformazione dannosa, e il gestore
di masto.host ha pensato che byoblu fosse una di queste istanze.
Ma non è escluso solo lui, non è una
censura mirata. Sono state scritte regole valide per TUTTI. E molti contenuti
di byoblu violavano la policy di masto.host già prima dell'aggiornamento.
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Carlo Gubitosa @gubi@sociale.network
Quinta bufala (entriamo nel complottismo).
Perché masto.host non ha più voluto ospitare sul suo server i contenuti di
social.byoblu.com? "Evidentemente su pressioni di parte del fediverso di
Mastodon, che in questo modo palesa se stesso". Per byoblu una rete
decentrata da 5mila nodi autogestiti diventa una potente lobby italiana, utile
per fomentare l'idea di un "nemico" e incassare solidarietà
dipingendo come vittima chi fa disinformazione e come censore chi protesta
contro la disinformazione.
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Carlo Gubitosa @gubi@sociale.network
Sesta bufala. "Il fediverso è
l'insieme dei server federati utilizzati per la pubblicazione nel web".
Falso. il fediverso è un insieme di migliaia di PIATTAFORME federate,
utilizzate per SCAMBIARE CONTENUTI col protocollo activitypub. I server sono
supporti dove incollare manifesti. Le piattaforme sono manifesti pieni di
contenuti. Un supporto ti ha detto che stavi violando le regole sull'affissione
nei suoi spazi. Tu urli alla censura mentre puoi attaccare i tuoi discutibili
manifesti altrove.
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Carlo Gubitosa @gubi@sociale.network
SETTIMA BUFALA:
"Invece di essere contenti della
grande visibilità offerta alcuni gestori di istanze di Mastodon hanno preferito
comportarsi come i grandi social network che erano nati per contrastare".
Mettetevi d'accordo: il problema è
MASTODON (il software o la comunità di sviluppatori?) oppure i GESTORI DI
ISTANZE?
I gestori di istanze, a cominciare da me,
hanno tutto il diritto di ribellarsi alla disinformazione antiscientifica,
sovranista e nazionalista che inquina il fediverso.
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Carlo Gubitosa @gubi@sociale.network
OTTAVA BUFALA:
I "gestori di istanze" sono cattivi
perché "la loro ostilità alimentata da giudizi immotivati ha condotto a
questo esito, alla chiusura del nostro social".
L'ostilità dei gestori di istanze mastodon
verso la disinformazione è un dovere morale verso la propria comunità di
utenti.
Nessuno ha chiuso niente, lo stesso
Messora ammette che il suo parco giochi sovranista può riaprire su un altro
server.
I giudizi su byoblu sono motivatissimi.
Qui i motivi:
https://git.lattuga.net/isolateByoblu/isolateByoblu/wiki/_pages
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Carlo Gubitosa @gubi@sociale.network
NONA BUFALA:
"Questo è quello che sta accadendo
dentro Mastodon, che perde una grande opportunità per dimostrare la propria
coerenza".
Traduzione: non siamo noi che fomentiamo a
scopo di lucro complottismo, pseudoscienza, sovranismo, nazionalismo, hate
speech e xenofobia. E' Mastodon che è incoerente.
Mastodon non è una lobby incoerente, ma un
software gratuito a codice aperto. La prova della sua libertà è che può essere
utilizzato anche da chi ne parla male sputando nel codice in cui mangia.
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Carlo Gubitosa @gubi@sociale.network
DECIMA BUFALA:
"La possibilità di rimanere in
contatto con noi esiste: iscrivetevi alla nostra newsletter, e lì potremo
offrirvi una alternativa".
Piangono per censure inesistenti, ma in
realtà vogliono email per continuare a realizzare con profitto un business
model basato sulla disinformazione.
L'alternativa alla finta
"censura" acchiappaclick è semplice: coi soldi della questua online
pagatevi un vostro server! E Mastodon ve lo offrono gratuitamente i
programmatori che avete diffamato.
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