una storia per ragazzi, sembra.
un gruppo di giovani, durante il fascismo, cresce con il mito di Emilio Lussu, esempio e modello di vita.
e quello che sembrava impossibile succede, lui appare e sa.
la vita di un paese in Sardegna, dove sembra qualcuno si illude che il fascismo si possa ricondurre e imbrigliare nei vecchi rapporti di dominio, è il teatro di una vicenda che riesce anche a commuovere.
buona lettura.
….Chi ha a che
fare con la storia sa bene quanto sia complesso rendere semplici e coinvolgenti
i grandi temi mantenendo al tempo stesso la profondità. Snocciolare dati e date
spesso non è sufficiente per toccare le corde del cuore e per fare appassionare
i lettori, specie i più giovani.
Il romanzo
storico è uno strumento efficace perché sa restituire carne e sangue alle donne
e agli uomini di epoche precedenti; nei romanzi i fatti storici divengono
materia viva e il lettore, trascinato al loro interno, si ritrova partecipe.
Gli amici di
Emilio assolve
a questo compito e lo fa con grazia e generosità. Con uno stile asciutto e
agile, l’autrice tratteggia la vita durante il fascismo calandola in un paesino
sardo. Corilè, il luogo immaginario della storia, diventa l’archetipo di tanti
luoghi conosciuti.
Nelle mani
di Graziella Monni la storia è materia duttile -lei che per tanti anni è stata
docente di storia e filosofia e ora preside- la storia la restituisce al
lettore con pennellate e passaggi leggeri.
Il contesto
storico -ben reso anche con la cura dei modi e del linguaggio dell’epoca- è lo
sfondo scenico che permette ai personaggi di scegliere da che parte stare,
senza mai soffocarli o appesantire la trama.
Il lettore,
pagina dopo pagina, acquisirà la stessa consapevolezza dei personaggi, vivrà
conflitti e dilemmi, occasioni e scontri, giocherà nei campi e siederà tra i
banchi di scuola, correndo a perdifiato e attendendo l’accadere degli eventi. I
grandi temi etici e la storia sono resi con grande leggiadria. La lettura è
bella, coinvolgente, tocca diversi tasti e sa commuovere…
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