Comunione e Liberazione fuorilegge - Carla Corsetti
Il disastro della Lombardia, per dimensioni, a buon diritto può essere
definito genocidio.
I soggetti responsabili sono molteplici, ma non sarà difficile individuarli, perché sono tutti collegati.
Prendiamo il primo: Comunione e Liberazione.
Democrazia Atea si è occupata di questa associazione di stampo cattolico ormai da un decennio, denunciandone la pervasività.
La sanità, soprattutto in Lombardia, è sempre stata interamente nelle mani di questa organizzazione, i suoi uomini hanno occupato tutti i posti dirigenziali nelle ASL e sono loro che hanno deciso chi assumere e quali imprenditori potevano “competere” nelle finte gare per le forniture ospedaliere e farmaceutiche.
Gli imprenditori, la maggior parte spontaneamente, ma alcuni anche ob torto collo, si sono coalizzati in una associazione legata a doppio filo con Comunione e Liberazione, denominata Compagnia Delle Opere.
Per chi non ne fa parte è impossibile lavorare, in qualunque settore, perché le 34mila imprese della CDO fanno cartello, monopolizzano il mercato con un fatturato annuo che supera i 70 miliardi di euro, e sono sempre più numerose le Procure che riescono a svelare i sistemi di corruzione che garantiscono questi introiti.
Nelle università l’organizzazione di CL ha creato una associazione denominata Student Office che induce le giovani matricole a confonderlo con un servizio pubblico.
Una volta che gli studenti sono stati “agganciati” dagli uomini dello Student Office, comprendono immediatamente che se restano con CL avranno una invisibile corsia preferenziale per gli esami e a fine corso saranno privilegiati per essere collocati nel mondo del lavoro.
Le attività dell’organizzazione CL sono molteplici e si dipanano tra convenzioni bancarie agevolate e sfruttamento della povertà attraverso la gestione delle mense per i poveri, ma il banchetto più ricco resta la sanità.
All’interno di CL c’è anche un gruppo ristretto denominato Gruppo Adulto, i cui componenti, generalmente affermati professionisti molto facoltosi, praticano la castità, la più pericolosa delle perversioni sessuali, vivono in condizioni di soggezione psichiatrica verso i loro referenti spirituali ai quali consegnano buona parte dei loro averi e ai quali rendono conto nel dettaglio delle loro miserie quotidiane.
Ogni anno questa organizzazione misura il suo potere esibendo una passerella di personaggi utili al tornaconto reciproco, pronta a garantire gli affari, più o meno leciti, il Meeting di Rimini, che si ripete da 40 anni sempre con la stessa partitura: interventi vuoti, prospettive evanescenti, un meeting che offende parole come intelligenza, cultura e razionalità, e che si dipana in una sequela di frasi fatte o di ragionamenti sull’aria fritta, necessarie per celare ciò che più concretamente si costruisce a margine e al di fuori della trasparenza mediatica, ovvero affari e potere.
Dieci anni fa lo scrittore Ferruccio Pinotti ha ricostruito la struttura sanitaria lombarda e il modello religioso imposto da Comunione e Liberazione, la “Lobby di Dio”, ma soprattutto come sia stato facile lucrare sulla sanità privata demolendo la sanità pubblica.
Quel modello religioso di sanità oggi è esploso mietendo migliaia di vittime.
Dichiarare fuorilegge Comunione e Liberazione è il minimo.
da quiI soggetti responsabili sono molteplici, ma non sarà difficile individuarli, perché sono tutti collegati.
Prendiamo il primo: Comunione e Liberazione.
Democrazia Atea si è occupata di questa associazione di stampo cattolico ormai da un decennio, denunciandone la pervasività.
La sanità, soprattutto in Lombardia, è sempre stata interamente nelle mani di questa organizzazione, i suoi uomini hanno occupato tutti i posti dirigenziali nelle ASL e sono loro che hanno deciso chi assumere e quali imprenditori potevano “competere” nelle finte gare per le forniture ospedaliere e farmaceutiche.
Gli imprenditori, la maggior parte spontaneamente, ma alcuni anche ob torto collo, si sono coalizzati in una associazione legata a doppio filo con Comunione e Liberazione, denominata Compagnia Delle Opere.
Per chi non ne fa parte è impossibile lavorare, in qualunque settore, perché le 34mila imprese della CDO fanno cartello, monopolizzano il mercato con un fatturato annuo che supera i 70 miliardi di euro, e sono sempre più numerose le Procure che riescono a svelare i sistemi di corruzione che garantiscono questi introiti.
Nelle università l’organizzazione di CL ha creato una associazione denominata Student Office che induce le giovani matricole a confonderlo con un servizio pubblico.
Una volta che gli studenti sono stati “agganciati” dagli uomini dello Student Office, comprendono immediatamente che se restano con CL avranno una invisibile corsia preferenziale per gli esami e a fine corso saranno privilegiati per essere collocati nel mondo del lavoro.
Le attività dell’organizzazione CL sono molteplici e si dipanano tra convenzioni bancarie agevolate e sfruttamento della povertà attraverso la gestione delle mense per i poveri, ma il banchetto più ricco resta la sanità.
All’interno di CL c’è anche un gruppo ristretto denominato Gruppo Adulto, i cui componenti, generalmente affermati professionisti molto facoltosi, praticano la castità, la più pericolosa delle perversioni sessuali, vivono in condizioni di soggezione psichiatrica verso i loro referenti spirituali ai quali consegnano buona parte dei loro averi e ai quali rendono conto nel dettaglio delle loro miserie quotidiane.
Ogni anno questa organizzazione misura il suo potere esibendo una passerella di personaggi utili al tornaconto reciproco, pronta a garantire gli affari, più o meno leciti, il Meeting di Rimini, che si ripete da 40 anni sempre con la stessa partitura: interventi vuoti, prospettive evanescenti, un meeting che offende parole come intelligenza, cultura e razionalità, e che si dipana in una sequela di frasi fatte o di ragionamenti sull’aria fritta, necessarie per celare ciò che più concretamente si costruisce a margine e al di fuori della trasparenza mediatica, ovvero affari e potere.
Dieci anni fa lo scrittore Ferruccio Pinotti ha ricostruito la struttura sanitaria lombarda e il modello religioso imposto da Comunione e Liberazione, la “Lobby di Dio”, ma soprattutto come sia stato facile lucrare sulla sanità privata demolendo la sanità pubblica.
Quel modello religioso di sanità oggi è esploso mietendo migliaia di vittime.
Dichiarare fuorilegge Comunione e Liberazione è il minimo.
scrive Roberto Saviano:
...prendo atto della ritrovata loquacità di Cl, che fa il paio con la (memorabile) nota diffusa dal suo ufficio stampa dopo la condanna definitiva per fatti gravissimi del loro ras Roberto Formigoni, nota che riposto testualmente: "Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme" (san Paolo). In questo momento soffriamo insieme a Roberto Formigoni, nella consapevolezza che solo Dio può ultimamente e veramente vedere il cuore dell'uomo e può rispondere al bisogno di misericordia che tutti abbiamo. Lo accompagniamo con la preghiera in questa circostanza per lui così drammatica, che viviamo come un potente richiamo alla conversione di ciascuno di noi. Nessuna prova può cancellare la compagnia che Cristo fa alla nostra vita, consentendoci di ricominciare sempre, nell'umile certezza che tutto collabora misteriosamente al bene: questo è ciò che domandiamo al Padre per Roberto e per noi".
Quando la sanità lombarda dovrà essere rifondata non dimentichiamo chi ha tirato per la giacchetta persino Dio per evitare di prendere le distanze da un corrotto.
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