Oggi non sono entrati in discussione
soltanto gli assetti produttivi e le strutture del capitalismo maturo, ma siamo
di fronte a una vera e propria “crisi del mondo”. Viviamo in un’epoca per molti
aspetti suprema della storia dell’uomo sia per le possibilità che per i rischi.
L’allarme non riguarda solo il rapporto tra lo Stato e l’elettronica, ma
riguarda anche i fiumi, i laghi, i mari, l’aria che respiriamo, l’atmosfera e
la toposfera della Terra.
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