giovedì 9 aprile 2020

Lettera a Joe Biden




Dear Joe, è arrivato il momento di sotterrare l’ascia di guerra, come dicevano i nativi di queste terre.
Il momento è grave, e accetto di non continuare a dare battaglia, toccherà a te, se le cose andranno come devono andare, contendere la Presidenza a Donald Trump (quel tipo che canterà vittoria se per il coronavirus ci saranno “solo” 100000 morti).
Io, lo sai, andrò a votare alle elezioni e voterò chi sarà scelto nella convention del partito (e sarai tu).
Come sai i miei voti li ho presi soprattutto fra i giovani, tu sopratutto fra i lavoratori e i pensionati.
Ho paura che se io non sarò il loro candidato quegli straordinari giovani (che sono il futuro dell’America) potrebbero, sbagliando, non andare a votare, e non possiamo permetterci altri quattro anni di Trump.
E quindi ti chiedo di conquistarli, e ti suggerisco tre temi su cui potrai far colpo e stupirli.
Sai che i miei nemici e avversari mi chiamano Bernie il socialista, e quello che vorrei per il nostro grande paese èqualche riforma che stupirà gli europei, addirittura.
I tre temi urgenti, secondo me, sono i seguenti:
 - una sanità pubblica e per tutti (e questa pandemia dovrebbe insegnarcelo);
 - un sistema fiscale che faccia pagare di più i ricchi;
 - regole umane per i migranti (noi siamo i figli, i nipoti, i pronipoti di emigranti, e siamo americani), adesso li mettiamo dentro gabbie e dividiamo i bambini dai genitori, una barbarie.
So che per te non è facile condividere questi temi, ma secondo me saranno queste cose che renderanno l’America grande di nuovo, e che le daranno un rinnovato primato morale nel mondo.
Non ti chiedo un accordo per avere posti nel governo che toccherà a noi guidare, ti chiedo solo di non far vincere Trump, affrontandolo con una politica e proposte davvero alternative.
Ce la possiamo fare.
Bernie Sanders


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