sabato 18 aprile 2020

delirio in divisa





Adesso basta – Vito Biolchini

Così ieri ha scritto su Facebook un giornalista cagliaritano:
Ho appena assistito a una scena abbastanza scioccante in piazza San Benedetto. Una specie di blitz di finanzieri in borghese. Macchina buttata sul marciapiede tipo telefilm e giù all’inseguimento per controllare i documenti di un ragazzo che aveva appena attraversato via Paoli. Per quello che ho visto, aveva l’unica colpa di essere vestito un po’ modaiolo. Lui tranquillo e finanzieri con modi bruschi da poliziotti americani. Ma siamo impazziti?
Ieri notte mi arriva, sempre via Facebook, un video abbastanza scioccante. Mi dicono che siamo a Sassari, si vedono un uomo e una donna fermati e strattonati da agenti della Polizia Locale; una situazione inverosimile, di ingiustificabile violenza nei confronti di inermi cittadini. Lui si prende perfino qualche calcio, si vede chiaramente una colluttazione e ad un certo punto grida “Chiamate la polizia!”. Ecco il video. Scoprirò stamattina da una lunare cronaca della Nuova Sardegna (che titola “Sorpresa a gettare i rifiuti attacca i vigili”: titoli da regime, solo che allora i giornalisti che scrivevano la verità perdevano il posto. Ora di chi avete paura colleghi di Predda Niedda, del sindaco Campus?) che l’uomo era sceso con la sua compagna a buttare l’immondezza. Incredibile.
C’è evidentemente qualcosa di strano nell’aria, come se il lockdown avesse liberato in qualche esponente delle forze dell’ordine quell’oscuro istinto autoritario che talvolta anima chi veste una divisa.
Apro l’Unione Sarda: “Nuoro, va a fare la spesa con la moglie disabile: multa da 900 euro”. Leggo la cronaca:
Un verbale salatissimo: novecento trentatré euro. Vittima, una coppia di anziani di Nuoro: lei, 72 anni, disabile al cento percento con accompagnamento, era in auto col marito 74enne. Andavano a fare la spesa. I due ieri mattina sono stati fermati dalla polizia Stradale che non ha voluto sentire ragioni. Li ha sanzionati entrambi (533 euro all’uomo e 400 alla donna) per aver violato il decreto del presidente della Regione Solinas che impone l’uscita per necessità ad un solo membro per famiglia al giorno. «Io non so fare la spesa e certo non potevo lasciare mia moglie sola a casa» ha detto l’uomo agli agenti. Non è bastato. Subito dopo l’anziano ha accusato un grave malore tanto da far arrivare l’ambulanza. Nessun commento dalla Questura.
Volete altri casi? Ieri la testimonianza, sempre sull’Unione Sarda, di una donna inseguita e fermata dai vigili urbani solo perché, dopo avere visto la coda davanti ad un market, aveva deciso di recarsi n un altro esercizio commerciale.
Poi ancora un caso ancora più inverosimile, sempre a Cagliari: “Infermiera in pensione multata di 400 euro: Stavo solo facendo una telefonata sotto casa”.
Ora basta.
Basta con gli abusi. Basta con le forze dell’ordine che, male interpretando lo spirito delle leggi e delle ordinanze regionali e comunali, si lasciano andare a inverosimili manifestazioni di violenza e di sopruso contro semplici cittadini.
Non è possibile tollerare ancora. Consiglieri comunali, regionali, parlamentari: chi ha il potere di mandare un messaggio chiaro e forte ai responsabili dell’ordine pubblico o a chi, come il presidente della Regione Christian Solinas o ai sindaci delle maggiori città, si sono assunti l’onere di guidare le nostre comunità in questo momento di crisi, lo mandi immediatamente. 
La Sardegna non si merita atteggiamenti simili. Dalla crisi usciremo con un esercizio sempre maggiore dei nostri diritti democratici, non con gli atteggiamenti autoritari di chi pensa che la limitazione del diritto di circolazione equivalga alla dichiarazione di un generalizzato stato di emergenza in grado di giustificare la compressione di tutti gli altri diritti.
Non è possibile tollerare più oltre questa situazione di sopruso, che deve essere denunciata in ogni momento e in ogni sede.
Adesso basta.


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