Adesso basta –
Vito Biolchini
Così ieri ha scritto su Facebook un
giornalista cagliaritano:
Ho appena assistito a una scena
abbastanza scioccante in piazza San Benedetto. Una specie di blitz di
finanzieri in borghese. Macchina buttata sul marciapiede tipo telefilm e giù
all’inseguimento per controllare i documenti di un ragazzo che aveva appena
attraversato via Paoli. Per quello che ho visto, aveva l’unica colpa di essere
vestito un po’ modaiolo. Lui tranquillo e finanzieri con modi bruschi da
poliziotti americani. Ma siamo impazziti?
Ieri notte mi arriva, sempre via
Facebook, un video abbastanza scioccante. Mi dicono che siamo a Sassari, si vedono
un uomo e una donna fermati e strattonati da agenti della Polizia Locale; una
situazione inverosimile, di ingiustificabile violenza nei confronti di inermi
cittadini. Lui si prende perfino qualche calcio, si vede chiaramente una
colluttazione e ad un certo punto grida “Chiamate la polizia!”. Ecco il video. Scoprirò
stamattina da una lunare cronaca della Nuova Sardegna (che titola “Sorpresa a
gettare i rifiuti attacca i vigili”: titoli da regime, solo che allora i
giornalisti che scrivevano la verità perdevano il posto. Ora di chi avete paura
colleghi di Predda Niedda, del sindaco Campus?) che l’uomo era
sceso con la sua compagna a buttare l’immondezza. Incredibile.
C’è evidentemente qualcosa di strano
nell’aria, come se il lockdown avesse liberato in qualche esponente delle forze
dell’ordine quell’oscuro istinto autoritario che talvolta anima chi veste una
divisa.
Apro l’Unione Sarda: “Nuoro, va a fare
la spesa con la moglie disabile: multa da 900 euro”. Leggo la cronaca:
Un verbale salatissimo: novecento
trentatré euro. Vittima, una coppia di anziani di Nuoro: lei, 72 anni, disabile
al cento percento con accompagnamento, era in auto col marito 74enne. Andavano
a fare la spesa. I due ieri mattina sono stati fermati dalla polizia Stradale
che non ha voluto sentire ragioni. Li ha sanzionati entrambi (533 euro all’uomo
e 400 alla donna) per aver violato il decreto del presidente della Regione
Solinas che impone l’uscita per necessità ad un solo membro per famiglia al
giorno. «Io non so fare la spesa e certo non potevo lasciare mia moglie sola a
casa» ha detto l’uomo agli agenti. Non è bastato. Subito dopo l’anziano ha
accusato un grave malore tanto da far arrivare l’ambulanza. Nessun commento
dalla Questura.
Volete altri casi? Ieri la
testimonianza, sempre sull’Unione Sarda, di una donna inseguita e fermata dai
vigili urbani solo perché, dopo avere visto la coda davanti ad un market, aveva
deciso di recarsi n un altro esercizio commerciale.
Poi ancora un caso ancora più
inverosimile, sempre a Cagliari: “Infermiera in
pensione multata di 400 euro: Stavo solo facendo una telefonata sotto casa”.
Ora basta.
Basta con gli abusi. Basta con le forze
dell’ordine che, male interpretando lo spirito delle leggi e delle ordinanze
regionali e comunali, si lasciano andare a inverosimili manifestazioni di
violenza e di sopruso contro semplici cittadini.
Non è possibile tollerare ancora.
Consiglieri comunali, regionali, parlamentari: chi ha il potere di mandare un
messaggio chiaro e forte ai responsabili dell’ordine pubblico o a chi, come il
presidente della Regione Christian Solinas o ai sindaci delle
maggiori città, si sono assunti l’onere di guidare le nostre comunità in questo
momento di crisi, lo mandi immediatamente.
La Sardegna non si merita atteggiamenti
simili. Dalla crisi usciremo con un esercizio sempre maggiore dei nostri
diritti democratici, non con gli atteggiamenti autoritari di chi pensa che la
limitazione del diritto di circolazione equivalga alla dichiarazione di un
generalizzato stato di emergenza in grado di giustificare la compressione di
tutti gli altri diritti.
Non è possibile tollerare più oltre
questa situazione di sopruso, che deve essere denunciata in ogni momento e in
ogni sede.
Adesso basta.
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