Siamo un Paese con un tasso di dispersione scolastica molto
serio, con un livello di abbandono scolastico preoccupante, con un grado di
analfabetismo funzionale allarmante, in cui ci sono meno diplomati e meno
laureati rispetto all’Unione Europea… eppure in molti credono di saper fare gli
insegnanti ed ora anche di saper fare i virologi.
Siamo un Paese che non si preoccupa seriamente del pericoloso virus dell’ignoranza… infatti svuotiamo i supermercati come se ci fosse la carestia, accumuliamo bottiglie d’acqua come se ci fosse la siccità, cerchiamo un benzinaio che possa farci il pieno di amuchina, indossiamo mascherine solo fra una sigaretta ed un’altra, ci laviamo le mani ma ci teniamo la coscienza sporca.
Pur non essendo virologo, regalo dieci semplici consigli da seguire per tentare di combattere il virus dell’ignoranza:
Siamo un Paese che non si preoccupa seriamente del pericoloso virus dell’ignoranza… infatti svuotiamo i supermercati come se ci fosse la carestia, accumuliamo bottiglie d’acqua come se ci fosse la siccità, cerchiamo un benzinaio che possa farci il pieno di amuchina, indossiamo mascherine solo fra una sigaretta ed un’altra, ci laviamo le mani ma ci teniamo la coscienza sporca.
Pur non essendo virologo, regalo dieci semplici consigli da seguire per tentare di combattere il virus dell’ignoranza:
· Non
lavarsene le mani.
· Coprirsi
la bocca se si dicono stupidaggini.
· Toccare
con mano il valore della diversità.
· Non
“tirare i pacchi”: non è pericoloso ma è da maleducati.
· Non
assumere farmaci, a meno che non siano libri preSCRITTI.
· Pulire
le parole con disinfettanti a base di rispetto e tolleranza.
· Usare
la mascherina solo per nascondere la vergogna di non sapere.
· Aprire
la finestra sul mondo se si sospetta di avere delle chiusure mentali.
· Evitare
il contatto ravvicinato con chi soffre di intolleranza alle persone che vengono
da altri Paesi.
· Con
tatto, contattare una persona che sappia ascoltare in caso si abbia un’influenza
negativa sugli altri.
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