un libro di Torsten Krol è sempre una benedizione per chi legge.
una storia con nazisti in fuga, indios che li accolgono, trucchetti per imbrogliarli, un antropologo intrappolato nella tribù, disprezzo, rispetto e amore per gli indios, sesso, amicizia, violenza sono gli ingredianti di un vìbellissimo romanzo avventuroso.
i tedeschi sono gli uomini delfino (meglio, fingono di esserlo approfittando di una leggenda).
non perdetevelo, non ve ne pentirete, promesso.
…Nel raccontare cioè le disavventure in mezzo alla giungla
amazzonica di un individuo educato al culto della razza, con gli occhi
meravigliati di un adolescente, con il candore dei suoi ragionamenti che
sfuggono ancora alla logica dell’odio. Un ritmo instancabile e incalzante che
non lascia scampo e non dà tregua. Un’avventura dentro la quale gli uomini
cambiano faccia in modo repentino, come il clima di quei luoghi. Chi, agli
occhi di Erich, fino a quel momento era eroe, si trasformerà ben presto in un
codardo, per poi trasformarsi nuovamente in un eroe. Una guerra persa e lontana
mille miglia raccontata all’ombra di alti alberi e ai bordi di un fiume capace
di uccidere. Un incontro spazio-tempo singolare, dove l’uomo si trasforma in
bestia e la bestia in uomo. Il corpo di Erich cambia e si dipinge dei colori
degli Yayomi, la sua mentre si trasforma, resistendo alla lotta per la
sopravvivenza. La crudeltà della vita, la sessualità come istinto primordiale,
l’onore di una morte coraggiosa si sovrappongono e si scontrano, diventando un
lungo cordone ombelicale al quale appendersi per non cadere. Krol, misterioso
autore che nessun agente o editore ha mai visto e che si dica viva nel cuore
dell’outback australiano, confeziona in questo libro una storia
avvincente, costringendoci alla lettura forzata ed appassionata.
…Lascia
pienamente soddisfatti dunque questo "intrigo sudamericano"
raccontato in "Gli uomini Delfino. Un intrigo
sudamericano" (titolo originale: The dolphin
people) e scritto dal misterioso Torsten Krol (ISBN,
2009) in cui, nell'immediato dopoguerra, quattro tedeschi di cui uno è un
medico nazista che ha commesso dei crimini contro l'Umanità, fuggendo verso il
cuore della foresta amazzonica, precipitano con il loro piccolo aerei e
finiscono prigionieri-ospiti del popolo degli Yayomy.
Ospiti rispettati perché il loro esser biondi con gli occhi azzurri in qualche modo conferisce loro un aurea di "dei". Ma, nello stesso tempo, sono tenuti virtualmente prigionieri: l'unica possibilità di fuga è lungo il fiume, ma bisogna attendere la stagione delle piogge pdr potersi mettere in salvo.
La storia si trasforma subito in una vicenda di civiltà a confronto (con Gerhard Wentzel un antropologo anche lui da anni involontario ospite degli Yayomi che si ritrova a far loro da guida negli intricati usi e costumi della tribù amazzonica) e poi si trasforma in incubo crudele, al quale solo due "giusti" sopravviveranno, dopo un faticoso percorso di integrazione e di trasformazione e di crescita da parte del giovane Erich, voce narrante.
Confronto di civiltà, scontro tra una cultura presunta "alta" e mondo "primitivo" fatto di usi e di costumi, rigidi, spesso basati su fortissime "credenze" a cui peraltro i pregiudizi e le false concezioni degli uomini cosiddett"evoluti" fanno da contraltare per mostrare che, in fondo, quando si entra in questo terreno le differenze si fanno sottili e che le similitudini sono molto maggiore di quanto non si potrebbe pensare a prima vista.
Il traduttore dall'Inglese Francesco Pacifico in calce al volume spiega nella sua breve presentazione che fa anche da postfazione: "(...) E' qui la magia del libro e forse pure la ragione della lingua di Krol, un flusso ininterrotto e senza apparenti pretese letterarie, che magicamente, invece, ricostruisce la complessa psicologia dei suoi delfini nazisti con la spericolatezza sorniona di un campione di Tetris che eleva muri altissimi sbracato sul divano" (fp) (ib, ultima pagina)…
Ospiti rispettati perché il loro esser biondi con gli occhi azzurri in qualche modo conferisce loro un aurea di "dei". Ma, nello stesso tempo, sono tenuti virtualmente prigionieri: l'unica possibilità di fuga è lungo il fiume, ma bisogna attendere la stagione delle piogge pdr potersi mettere in salvo.
La storia si trasforma subito in una vicenda di civiltà a confronto (con Gerhard Wentzel un antropologo anche lui da anni involontario ospite degli Yayomi che si ritrova a far loro da guida negli intricati usi e costumi della tribù amazzonica) e poi si trasforma in incubo crudele, al quale solo due "giusti" sopravviveranno, dopo un faticoso percorso di integrazione e di trasformazione e di crescita da parte del giovane Erich, voce narrante.
Confronto di civiltà, scontro tra una cultura presunta "alta" e mondo "primitivo" fatto di usi e di costumi, rigidi, spesso basati su fortissime "credenze" a cui peraltro i pregiudizi e le false concezioni degli uomini cosiddett"evoluti" fanno da contraltare per mostrare che, in fondo, quando si entra in questo terreno le differenze si fanno sottili e che le similitudini sono molto maggiore di quanto non si potrebbe pensare a prima vista.
Il traduttore dall'Inglese Francesco Pacifico in calce al volume spiega nella sua breve presentazione che fa anche da postfazione: "(...) E' qui la magia del libro e forse pure la ragione della lingua di Krol, un flusso ininterrotto e senza apparenti pretese letterarie, che magicamente, invece, ricostruisce la complessa psicologia dei suoi delfini nazisti con la spericolatezza sorniona di un campione di Tetris che eleva muri altissimi sbracato sul divano" (fp) (ib, ultima pagina)…
…Un libro bizzarro, particolare, stimolante ed
estremamente divertente; Torsten Krol crea una favola popolata da personaggi
incredibili. Medici nazisti, cacciatori di teste, ermafroditi e piranha sono il
contorno di questa storia incredibile e altamente improbabile che però incolla
il lettore alle pagine senza lasciare scampo. Erich e Zeppi sono due fratelli
tedeschi, figli di un pilota di carroarmati che non è mai tornato dal fronte
russo. Una nuova vita li attende in Venezuela dallo zio Klaus, ex medico in un
lager, che ha accettato di sposare la madre e di prendersi cura di loro. Ma il
loro aereo precipita in un fiume in mezzo alla giungla, dove i membri della
tribù Yayomi li scambiano per delfini.
Geniale ed esuberante ci porta a sorridere ad ogni scambio di battuta tra i personaggi; formidabile l’incontro scontro tra la cultura occidentale e primitiva che oltre che far sorridere aiuta anche a riflettere. L’autore rende lo scorrere della storia “frizzante” utilizzando uno stile ed un ritmo incalzante e mai banale; ci offre una parabola di impianto realistico pronta soverchiare ogni convinzione il lettore abbia sul rapporto tra popoli civilizzati e barbari…
Geniale ed esuberante ci porta a sorridere ad ogni scambio di battuta tra i personaggi; formidabile l’incontro scontro tra la cultura occidentale e primitiva che oltre che far sorridere aiuta anche a riflettere. L’autore rende lo scorrere della storia “frizzante” utilizzando uno stile ed un ritmo incalzante e mai banale; ci offre una parabola di impianto realistico pronta soverchiare ogni convinzione il lettore abbia sul rapporto tra popoli civilizzati e barbari…
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