Lo sviluppo della pandemia di coronavirus, la sua aggressività, è anche il
frutto amaro della devastazione della natura, della perdita della biodiversità
delle specie, della distruzione dell'habitat delle specie selvatiche, della
deforestazione, dell'inquinamento dell'ambiente, dei mari e dell'aria e dei
cambiamenti climatici causati dal capitalismo e dall'imperialismo.
L'Italia del 2020 che ha affrontato il virus pandemico è un’Italia fiaccata
da decenni di tagli, privatizzazioni, riduzione di ospedali e di posti letto,
smembramento della medicina territoriale, indebolimento delle cure intermedie,
domiciliari e della rete di medici di medicina generale e di pediatri di libera
scelta.
Un'Italia che ha tagliato costantemente il personale sanitario, bloccato il
turn-over di medici, infermieri e tecnici sanitari.
Un'Italia che, con Governi di centrodestra come di centrosinistra, senza
dimenticare i Governi “tecnici”, aveva già sottratto al servizio sanitario 37
miliardi di euro in 10 anni, ma i cui tagli hanno ormai una durata quasi
trentennale, così come quasi trentennale, dal 1992 ad oggi, è stata l'opera di
aziendalizzazione, privatizzazione e di rottura progressiva di ogni solidarietà
tra le diverse parti del territorio nazionale.
Tutto ciò ha inevitabilmente contribuito, nella fase dell’esplosione della
pandemia, a determinare la morte di migliaia di persone e di duecento
lavoratori della sanità.
E' necessario cambiare radicalmente direzione, dire basta a questo stato di
cose.
La sanità deve fare quello che serve, quando serve, senza speculazioni e
senza risparmi, perché la salute venga prima dei profitti e dei bilanci.
Per queste ragioni, ricercando la più ampia unità d'azione con tutte le
realtà politiche, sindacali e sociali interessate, lanciamo una raccolta di
firme a sostegno di una petizione popolare per:
o un unico Servizio Sanitario Nazionale pubblico e laico,
gestito dallo Stato, con relativo superamento dell'attuale sistema di autonomie
regionali;
o superamento delle forme di finanziamento diretto o indiretto
della sanità privata, con relativo assorbimento del personale in essa
impiegata; abolizione della sanità erogata dal terzo settore con fondi pubblici
o con bandi finanziati con soldi pubblici;
o definizione di un polo pubblico volto alla ricerca, alla
produzione e alla distribuzione di farmaci e presidi medico sanitari;
o l'abolizione di tutti i ticket, di ogni forma di
partecipazione da parte dell'utenza;
o un forte incremento del finanziamento del servizio sanitario
nazionale, da realizzarsi anche attraverso il taglio delle spese militari, la
reintroduzione di una tassazione fortemente progressiva sui redditi e una
patrimoniale sulle grandi ricchezze;
o la ridefinizione dell'assetto dei servizi di prevenzione,
cura, riabilitazione, ospedalieri e territoriali, anche attraverso la
riapertura, ove necessaria, degli ospedali soppressi e con processi di
reinternalizzazione;
o attività di sostegno ai diritti riproduttivi, sostegno e
finanziamento dei Consultori familiari, gratuità di aborto e contraccezione per
tutte le donne;
o superamento delle liste d'attesa, rivedendo modelli
organizzativi e gestionali in essere, superando l'attività intramoenia,
investendo in mezzi e personale; obbligo di gestire le richieste all'interno di
percorsi per tutte le attività sanitarie, senza lasciare le persone nei tentacoli
del libero mercato;
o superamento del numero chiuso per l'accesso alla formazione
universitaria per medici e professionisti della sanità;
o piano straordinario di stabilizzazione del personale precario
e assunzione di personale medico, delle professioni, e dei lavoratori della
sanità, con contratto a tempo indeterminato, anche per consentire la formazione
di equipe stabili, con miglioramento delle cure;
o una politica volta a riconoscere adeguatamente il lavoro del
personale impiegato nella sanità;
o il mantenimento del testo unico sulla sicurezza sul luogo di
lavoro (81/ 2008), contro ogni ipotesi di scudo penale per i datori di lavoro.
Per una sanità pubblica, gratuita, laica, di qualità, noi ci siamo!
Promuovono: Democrazia Atea, Fronte Popolare, La Città Futura, Partito
Comunista dei Lavoratori, Partito Comunista Italiano, Partito della
Rifondazione Comunista, Partito Marxista-Leninista Italiano, Potere al Popolo,
Risorgimento Socialista, Sinistra Anticapitalista
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