mercoledì 29 luglio 2020

Guardia costiera assassina libica


UNA FUCILAZIONE - Peppe Sini

Della fucilazione di innocenti commessa ieri dalla Guardia costiera libica devono rispondere anche il governo e il parlamento italiani che hanno reiterato la decisione che lo stato italiano finanzi la Guardia costiera libica affinche' impedisca agli innocenti sopravvissuti ai lager di giungere in salvo in Italia e in Europa.
Ieri la Guardia costiera libica ha eseguito con scellerata fascistica determinazione e con disumana abissale obbedienza al mandato ricevuto l'effettiva mostruosa volonta' dei suoi mandanti e finanziatori: ha catturato degli innocenti inermi fuggiaschi in mare e li ha costretti a tornare nei lager, e chi ha cercato ancora di fuggire e' stato fucilato sul posto.
Il governo italiano dovrebbe dimettersi.
E  dovrebbero dimettersi i parlamentari italiani che hanno votato il finanziamento ai pretoriani libici garanti del regime dei lager e delle stragi.
Il popolo italiano dovrebbe insorgere nonviolentemente per far cessare questo cumulo di orrori.
Il popolo italiano dovrebbe insorgere nonviolentemente per imporre a governanti e legislatori il ritorno alla legalita' che salva le vite, alla Costituzione repubblicana democratica antifascista, al diritto internazionale, al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, alla civilta'.
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La strage degli innocenti nel Mediterraneo.
I lager, le torture e gli omicidi dei migranti in Libia.
La schiavitu' e l'apartheid in Italia.
L'abominevole sistematica violazione dei piu' fondamentali principi giuridici e morali che riconoscono e difendono la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Il popolo italiano dovrebbe insorgere nonviolentemente per far cessare questo cumulo di orrori.
Il popolo italiano dovrebbe insorgere nonviolentemente per imporre a governanti e legislatori il ritorno alla legalita' che salva le vite, alla Costituzione repubblicana democratica antifascista, al diritto internazionale, al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, alla civilta'.
*
Ancora una volta chiediamo che  si realizzino immediatamente quattro semplici indispensabili cose:
1. riconoscere a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro, ove necessario mettendo a disposizione adeguati mezzi di trasporto pubblici e gratuiti; e' l'unico modo per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani;
2. abolire la schiavitu' e l'apartheid in Italia; riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto": un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese; si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. formare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 29 luglio 2020




La Guardia costiera libica uccide i migranti. Un delitto anche nostro – Paolo Soldini

La Guardia costiera libica ha sparato contro i migranti di un’imbarcazione che aveva riportato in Libia e ne ha uccisi tre. La Guardia costiera libica, per decisione del Parlamento italiano, ha ricevuto (o riceverà) dal nostro paese 10 milioni di euro per armarsi meglio ed essere più efficiente. Prendete queste due affermazioni e mettetele, come abbiamo fatto, una accanto all’altra. C’è bisogno di qualche commento?

Diremmo di no. Ma un commento, per chi avrà voglia di leggerlo, ve lo offriamo comunque. I cinquestelle e quei parlamentari del PD (una larga maggioranza) che hanno votato a favore della legge sul rinnovo delle missioni all’estero con quel capitolo infame sulla “modernizzazione” e l’”addestramento” della Guardia costiera libica sapevano quel che facevano. Che i campi in cui vengono rinchiusi come bestie i profughi che vogliono scappare dalla Libia siano un inferno di violenze, stupri, ricatti, umiliazioni, uccisioni è stato denunciato in tutti i modi da tutte le organizzazioni che si occupano di immigrazione, che siano volontarie o ufficialissime, come quelle dell’ONU. Esistono migliaia di testimonianze, migliaia di foto, documentari, perfino un paio di film.
Risparmiateci l’ipocrisia
È troppo, è demagogico, è ingiusto, è impolitico accusare di connivenza chi ha votato perché gli assassini e i torturatori potessero continuare a torturare e uccidere? O piuttosto che connivenza dovremmo dire complicità? Possiamo sbagliare ma non ci pare che qualcuno di loro, nelle ultime ore, abbia detto una parola se non di scusa almeno di cordoglio; se non di giustificazione, impossibile, almeno di impegno a cambiare leggi, consuetudini e alleanze perché cose del genere non avvengano ancora. Perché avverranno, statene certi, sicuramente stanno già avvenendo, lontano dagli occhi e dalla pudicizia del mondo.
Quindi, per favore, risparmiateci l’ipocrisia. Se pensate che qualche morto ammazzato a mitragliate qualche centinaia di affogati in mare ogni anno, migliaia di uomini e di ragazzi torturati e di donne stuprate siano un prezzo equo da pagare per bloccare l’immigrazione e la propaganda di Salvini pensate una cosa stupidissima, ma abbiate il coraggio di dire che la pensate. E se pensate che abolire le sconcezze dei decreti-sicurezza salviniano-dimaieschi sia impopolare, vi faccia perdere qualche voto o sia un rischio per il governo, abbiate il coraggio di dire anche questo invece di prenderci in giro annunciando da mesi che l’abolizione si farà la “prossima settimana”. La prossima settimana c’è già stata.

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