Khasha Zwan non è morto
ridendo ma i talebani ridevano - Doriana Goracci
Khasha
Zwan, era un comico conosciuto in tutto l' Afghanistan. Era, perchè è stato
ammazzato. Gli mancavano tutti i denti o quasi ma non è stata questa la ragione
per essere fatto fuori. Qui in Italia, come da altre parti del mondo, si è
saputo solo in queste ore della sua ricomparsa, da cadavere, alla fine di
luglio. Ora c'è un video che
circola nei media del mondo.
"Ha le mani dietro la schiena, è ammanettato, viene caricato in auto tra due talebani ma lui inizia a far battute, a prendere in giro i narcotalebani come ha sempre fatto in radio, in tv, nei suoi spettacoli. E' seduto tra due uomini armati in una macchina e picchiato. Poco dopo che il filmato è stato girato, il corpo del comico è stato ritrovato senza vita. E adesso, dopo una prima smentita, i talebani hanno ammesso di averlo ucciso.Il miliziano alla sua sinistra ride fino a quando, invece, quello alla sua destra (armato di Kalashnikov e smartphone), stizzito, inizia a schiaffeggiarlo, costringendolo al silenzio... Lo consideravano da sempre un nemico da abbattere (infatti è stato ucciso a fine luglio, mentre marciavano su Kabul); tra i primi ad essere epurato perché le sue battute passavano di bocca in bocca, scacciavano la paura dai volti degli afgani sciogliendoli in sorrisi. Khasha Zwan è morto facendo battute, sorridendo in faccia ai suoi aguzzini, con la potenza anarchica dell’ironia spesa sino alla fine..." Già l' Anarchia... La Federazione Anarchista Era, il 29 luglio l'ha comunicato, pubblicando una sua foto, su twitter: "Nazar Mohammad, un noto comico afgano, meglio conosciuto come Khasha Zwan o Khasha Kandahari è stato assassinato dai talebani. I talebani hanno filmato i suoi ultimi momenti mentre veniva brutalmente schiaffeggiato e maltrattato prima di essere colpito. #Death_to_Taliban ".
Il suo vero
nome era Nazar Mohammad, nessuno può sapere se sia morto ridendo ma sappiamo
che hanno riso con lui, di lui, da morto.E' stato portato via da casa, è stato
poi ucciso contro un albero con diversi colpi d’arma da fuoco, poi sdraiato a
terra con la gola tagliata.
Tutti hanno
in mano i cellulari, ce l'aveva lui e lo usava su tik tok, lo
hanno i talebani, ce l'ho anche io e lo uso, anche così, riportando la
citazione di un grande comico Dario Fo:
“Il riso è
sacro. Quando un bambino fa la prima risata è una festa. Mio
padre, prima dell'arrivo del nazismo, aveva capito che buttava male;
perché, spiegava, quando un popolo non sa più ridere diventa pericoloso.”
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