Pustola è un indiano dei nostri tempi, sopravvissuto allo sterminio del suo popolo.
passa di famiglia in famiglia affidataria, un ragazzo difficile.
poi gli succede una cosa "magica": riesce a immedesimarsi in diversi persone e in diverse situazioni spazio-temporali diverse, per esempio a Little Big Horn.
la storia è quella di un giovane Holden indiano, mutatis mutandis.
non perdetevelo, non ve ne pentirete..
Lungi dall'essere un libro per ragazzi (anzi il
linguaggio usato è fin troppo forte per loro) il romanzo di Alexie risulta, al
contrario, un bellissimo viaggio nella fantasia, nei sogni e, soprattutto,
negli incubi di un giovane americano di origine pellerossa cui è concesso di
muoversi nello spazio-tempo alla ricerca, prima di tutto, di quella stabilità
emozionale e famigliare che gli è stata sempre negata. Una vera sorpresa,
davvero consigliato.
… Essere orfani fa schifo, essere nativi
americani fa schifo, non avere un soldo e vivere di elemosina anche negli
affetti fa ancora più schifo. Indossare abiti e scarpe smessi e passare da una
casa all’altra in mezzo a perfetti estranei è davvero un enorme schifo! Pustola
alias Michael sembra incarnare tutte le sfighe del mondo, in più ha un sacco di
brufoli di cui non riesce a liberarsi, e se ancora non bastasse è anche un tipo
rissoso che si caccia nei guai, stavolta più grossi del solito. Scrittura asciutta
ed efficace quella di Sherman Alexie, che non teme l’uso del turpiloquio quando
necessaria, e usa un tono discorsivo per avvicinare il lettore al protagonista,
permettendo una completa immersione nell’universo adolescenziale. Paradossi e
trip al limite del visionario portano Pustola a viaggiare in altri corpi e
altri luoghi, creando un corto circuito che rimescola le carte. Usando il
colorito vocabolario di un quindicenne misto all’ironia e alla sincerità senza
sconti che lo contraddistingue, Alexie dà voce a un adolescente emarginato come
Michael, sull’orlo di un precipizio e con la seria possibilità di cadervi. Lo
scrittore - nativo americano con sagace senso dell’umorismo -, ha abituato i
suoi lettori a uno stile veloce e senza fronzoli, come nell’autobiografia Diario
assolutamente sincero di un indiano part-time, apprezzatissima in America
e oltre oceano.
Arnold Spirit Jr è un giovane indiano della
tribù Spokane, vive in una riserva nel nord America, ed è spesso vittima di
pessimi scherzi. Nato con una malformazione fisica (idrocefalo-troppa acqua nel
cervello) le cui conseguenze sono: capoccione gigantesco e continuamente
dolorante, convulsioni, un occhio miope e uno ipermetrope che lo costringono a
portare occhialoni giganteschi, quarantadue denti (dieci di troppo), un corpo
sproporzionato, magrissimo e con mani e piedi enormi, evidenti difetti di
pronuncia, balbuzie. Insomma, una vita non facile. Arnold decide però di
raccontarla lo stesso, con grande ironia e intelligenza, non solo con le parole
ma anche col disegno, che ama moltissimo. Molto meno indifeso di quello che
sembra, Junior capisce che la sua vita è fuori dalla riserva, che solo là fuori
c’è la salvezza non solo per lui ma per tutta la tribù.
…mentre è in banca, pistola in pugno, pronto alla
strage, succede qualcosa: un ribaltamento spazio temporale lo porta a vivere la
vita degli altri.
E nel corpo dell’indiano si troverà a subire il
massacro dei nativi americani e poi, subito dopo, a vestire l’uniforme dei
soldati mandati ad ucciderli e poi ancora quelli, in un tempo più recente, di
uno spietato agente dell’FBI.
Un viaggio di ricerca che cambia la sua vita.
Non ci sarà nessuna carneficina, forse ci sarà una nuova famiglia, cambieranno
i rapporti con le persone e si farà strada un termine nuovo con il quale fare i
conti: il rispetto.
Rispetto per gli altri e rispetto per se stesso
e nel nome del rispetto la possibilità di immaginare il futuro.
Racconta la condizione di quei nativi americani
tagliati fuori dalla vita sociale Sherman, nato in una riserva indiana nello
stato di Washington, scrive del disagio di chi si è visto cancellare la propria
storia.
Controlla il ritmo del racconto, lo calibra,
miscela in modo capace toni di denuncia ad un forma di ribellione che è un
insieme di gesti appassionati, di cinismo e umorismo.
E per i ragazzi lettori il consiglio di leggere
anche l’altro libro già uscito presso lo stesso editore: Diario assolutamente sincero di un indiano part-time.
Nessun commento:
Posta un commento