…quanto alle cause di questo peggioramento
nostro, che – ricordo – rispecchia la situazione di diffusione del virus di due
o tre settimane fa, sono chiaramente collegabili a due fattori, e mi scuso di
ripetermi, ma con la conferma dell’analisi, aggiorno alcuni dati:
1. l’introduzione del greenpass potenziato,
con i buchi clamorosamente emersi: ai positivi, che dovrebbero stare in
quarantena, non viene revocato il greenpass e quindi possono continuare a
circolare ed infettare: perfino incredibile; e tutti gli altri si sentono
falsamente rassicurati sulla impossibilità di contagiare e contagiarsi, e fanno
altrettanto.
2. la perdita rapidissima e drammatica di
efficacia anche delle due dosi di vaccino, oramai dichiarata ridotta tre mesi,
con prospettive francamente allucinanti, per chi si è vaccinato, mentre sulla
durata della terza dose non sappiamo nulla ancora.
Dopo cinque mesi dal completamento del
ciclo vaccinale, l’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella
forma sintomatica che asintomatica, scende dal 74% al 39% (!!!; e
prima?), dice l’Istituto Superiore di Sanità, che però ha smesso di dare i dati
dei ricoverati e dei morti distinguendoli tra non vaccinati e diverse categorie
di vaccinati; gli ultimi che avevamo vedevano una leggera prevalenza dei morti
vaccinati.
quindi ora chiaramente l’equilibro si è
ulteriormente spostato a loro sfavore, anche se si insiste che il vaccinato ha
14 volte più probabilità di morire del vaccinato; ma siccome la gente continua
a correre a vaccinarsi, vuoi per convinzione, vuoi per paura e disperazione,
vuoi per costrizione, e i morti continuano ad aumentare, anche se il numero dei
non vaccinati continua a diminuire, è abbastanza chiaro che è il numero dei
morti vaccinati che sta crescendo, fermo restando il dichiarato vantaggio
individuale di vaccinarsi, che però dura poco, anzi sempre meno.
. . .
a questo punto occorre tirare delle amare
conclusioni dall’evidenza; sono abbastanza semplici e chiare, pur se pare che
in genere non vengano colte ancora:
la prima è che i vaccini occidentali
funzionano poco e male e si stanno rivelando una colossale truffa medica;
lasciando perdere gli studi che pure emergono su potenziali effetti negativi
inaccettabili sui più giovani, che non possono essere sacrificati alle paure di
morire degli anziani, neppure in una società gerontocratica come la nostra, è
abbastanza evidente che i vaccini a m-RNA su cui l’Occidente ha puntato sono
una ciofeca, almeno dal punto di vista strategica.
propaganda con dati falsi, virologi pagati
perché screditassero la concorrenza (Astrazeneca, come volevasi dimostrare; ora
ci sono le prove); ma si sapeva da subito che non potevano reggere per un virus
mutante, che le varianti li avrebbero aggirati!
ma altri vaccini, adottati altrove (Cuba!,
che ce li ha anche offerti, ma li abbiamo rifiutati) sono più efficaci.
se il covid sta diventando una malattia
occidentale che fa strage soprattutto in Europa ed America, una spiegazione c’è
e solo chi vuole chiudere gli occhi non la vede e sta nei vaccini sbagliati
che sono stati adottati da noi, ma non altrove.
. . .
di fronte alla pandemia l’Occidente si è
affidato a grandi aziende americane, pluricondannate per truffe mediche negli anni
passati, che hanno adocchiato l’affare del millennio e buttato sul mercato a
prezzi esosi prodotti improvvisati (resta da approfondire come mai tanto
rapidamente, ma ci tornerò prima o poi).
vaccini più tradizionali prodotti da chi
consideriamo dei rivali politici (Russia e Cina) sono stati bloccati.
un sistema politico abituato al lobbismo
ha dato via libera agli speculatori medici indigeni, sostenuti da schiere di
luminari sanitari abituati ad essere pagati dalle aziende farmaceutiche.
ha fatto il resto la convinzione dei
politici, parte ignoranti, parte probabilmente foraggiati e parte fatti fessi,
di avere trovato l’elisir che risolveva il problema in poche battute; e una
volta imboccata questa strada è impossibile tornare indietro.
del resto la fregola universale in
Occidente, più che di ristabilire condizioni di sicurezza sanitaria, è quella
di tornare ad aumentare i consumi.
. . .
per il resto la pandemia ha dimostrato che
viviamo in una società occidentale dominata dall’egoismo individuale e
collettivo, dalla incapacità di accettare limitazioni e sacrifici per il bene
comune, dal culto isterico dell’individualismo, che è la nostra tomba civile.
hanno fatto il resto l’indisciplina
organica, i filosofi che difendono i diritti del singolo anche quando
dovrebbero essere limitati per il bene della collettività, i vaneggiamenti
post-scientifici diffusi ad arte, assieme al vaccinismo dogmatico, l’orgiastica
disinformazione mediatica diffusa dai centri di controllo dell’informazione
pubblica e il clima isterico di paura irresponsabile alimentato ad arte,
trasformando la pandemia in uno spettacolo degradante e in un confusionario
circo mediatico.
e tutto questo sembra la prova generale di
una analoga propensione negazionista al suicidio, a fronte delle necessarie
limitazioni per impedire il collasso climatico.
. . .
dobbiamo trarre le conclusioni
inevitabili: la civiltà occidentale trova la sua tomba in questi drammatici
errori, la sua egemonia culturale sul mondo finisce con questa pandemia nata
probabilmente dai laboratori che lavoravano al suo servizio.
l’egoismo, la brutalità, l’arroganza di un
senso di superiorità mai così ingiustificato ci condannano alla perdita di un
predominio, prima di tutto culturale, ma poi di conseguenza anche economico,
fondato sull’ostentazione della ricchezza.
si apre una drammatica e rifiutata
regressione verso forme di benessere meno esteso e più contenuto, che dovrebbe
del resto riaprire il conflitto sociale.
se non è la fine dell’Occidente, molto ci
somiglia.
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